domenica 22 luglio 2012

Il Papa: il maligno cerca sempre di rovinare la pace di Dio (AsiaNews)


Su segnalazione di Laura leggiamo:


Papa: il maligno cerca sempre di rovinare la pace di Dio


All'Angelus, Benedetto XVI parla del significato del tema del Buon Pastore. Solidarietà per le famiglie delle vittime di Aurora e dello Zanzibar. Le Olimpiadi di Londra siano "occasione per promuovere fraternità e pace".


Castel Gandolfo (AsiaNews) 


"Il maligno cerca sempre di rovinare l'opera di Dio, seminando divisione nel cuore umano, tra corpo e anima, tra l'uomo e Dio, nei rapporti interpersonali, sociali, internazionali, e anche tra l'uomo e il creato. Il maligno semina guerra; Dio crea pace". E' l'insegnamento che Benedetto XVI propone, all'Angelus, prendendo spunto dall'episodio del Vangelo di oggi, che racconta di quando Gesù cacciò da Maria Maddalena "sette demoni".
Nelle parole rivolte alle tremila persone presenti nel cortile interno del Palazzo apostolico di Castel Gandolfo, il Papa, dopo la recita della preghiera marina, ha anche rivolto un augurio all'ormai prossima Olimpiadi di Londra e ha espresso la propria vicinanza alle famiglie delle vittime delle tragedie di Aurora, negli Stati Uniti e nello Zanzibar.
Prima dell'Angelus, Benedetto XVI ha dunque ricordato che "la Parola di Dio di questa domenica ci ripropone un tema fondamentale e sempre affascinante della Bibbia: ci ricorda che Dio è il Pastore dell'umanità. Questo significa che Dio vuole per noi la vita, vuole guidarci a buoni pascoli, dove possiamo nutrirci e riposare; non vuole che ci perdiamo e che moriamo, ma che giungiamo alla meta del nostro cammino, che è proprio la pienezza della vita. E' quello che desidera ogni padre e ogni madre per i propri figli: il bene, la felicità, la realizzazione".
L'episodio della Maddalena, ha proseguito il Papa, mostra che "la guarigione profonda" che Dio opera mediante Gesù "consiste in una pace vera, completa, frutto della riconciliazione della persona in se stessa e in tutte le sue relazioni: con Dio, con gli altri, con il mondo", che è l'opposto di ciò che tenta di fare il male.
"Per compiere questa opera di riconciliazione radicale Gesù, il Pastore Buono, ha dovuto diventare Agnello, «l'Agnello di Dio ... che toglie il peccato del mondo» (Gv 1,29). Solo così ha potuto realizzare la stupenda promessa del Salmo: «Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne / tutti i giorni della mia vita, / abiterò ancora nella casa del Signore / per lunghi giorni» (22/23,6)". "Queste parole ci fanno vibrare il cuore, perché esprimono il nostro desiderio più profondo, dicono ciò per cui siamo fatti: la vita, la vita eterna".
Una "occasione per promuovere fraternità e pace" possono essere, ha auspicato Benedetto XVI, anche le Olimpiadi. "Tra qualche giorno - ha detto - avrà inizio, a Londra, la XXX edizione dei Giochi Olimpici. Le Olimpiadi sono il più grande evento sportivo mondiale, a cui partecipano atleti di moltissime nazioni, e come tale riveste anche un forte valore simbolico. Per questo la Chiesa Cattolica guarda ad esse con particolare simpatia e attenzione. Preghiamo affinché, secondo la volontà di Dio, i Giochi di Londra siano una vera esperienza di fraternità tra i popoli della Terra". "possano - ha aggiunto in inglese - portare frutti, promuovendo la pace e la riconciliazione nel mondo".
Ancora in inglese, Benedetto XVI ha detto di essere stato "Profondamente colpito dall'insensata violenza che ha avuto luogo ad Aurora, Denver" e di essere "addolorato dalla perdita di vite umane nel recente disastro del traghetto in Zanzibar. Condivido l'angoscia delle famiglie e degli amici delle vittime e dei feriti, specialmente bambini. Assicuro tutti - ha concluso -della mia vicinanza nella preghiera".


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1 commento:

Simon de Cyrène ha detto...

A proposito di maligno:

Premetto che continuerò a pregare per le intenzioni di unità del Santo Padre affinchè la Tunica del Cristo non sia stracci ancora di più con il mini-scisma lefebvriano e farò tutto quel che è nel mio nullo potere per sostenere il Papa di fronte agli attacchi che potrebbe subìre nella ricerca di una soluzione concreta a questo annoso e penoso problema.

Detto ciò, mentre sono convinto che bisogna impegnarsi per reintegrare ogni fedele della FSSPX a livello individuale nella Chiesa cattolica, ho, a livello personale, raggiunto una conclusione opposta per quanto riguarda la persona morale stessa dell FSSPX.

Due sono le mie considerazioni:

(1) La prima concerne un’osservazione che è stata fatta da decenni da chi frequenta anche solo saltuariamente i fedeli della FSSPX: l’odio che in generale li abita anche se ci sono ovvie eccezioni: odiano i semiti, odiano gli stranieri, odiano la società nella quale vivono, odiano la Chiesa stessa ed i Suoi rappresentanti, vivono nella paranoia, vivono di bufale, di maldicenze e di calunnie, si nutrono spirtualmente non dell’incontro personale col Cristo ma di ideologie mal capite che scambiano per la Buona Novella.

(B) La mia seconda considerazione è che la ragione di tale atteggiamento negativo e pervasivo può solo essere sistemico, cioè indotto dalla FSSPX stessa in quanto struttura di peccato: a confermarlo ci sono gli articoli ufficiali, le conferenze pubblicate ed i sermoni trascritti sul web che mostrano questa dinamica (sic) di odio e di critica negativa costante senz’alcuna proposta positiva che sia.

Mentre i punti sollevati dal punto A ci devono indurre a maggiore carità verso ognuna di queste anime e ad un raddoppiato sforzo per aiutarli nella conversione personale e questo perchè Cristo non è venuto solo per coloro che sono simpatici e pieni di amore ma ancora di più per quelli antipatici e che odiano, il punto sottolineato in B invece mi fa dire che l’integrazione della persona morale della FSSPX sarebbe un errore di gestione ecclesiale e lo sfruttamento di una falsa opportunità.

La lettura delle linee generali del Capitolo della FSSPX mostrano in effetti due cose principali: la prima che vogliono manterere una dottrina non cattolica sulla Tradizione ed il Magistero pur volendo essere riconosciuti cattolici e la seconda che vogliono poter mantenere il diritto di coltivare lo stesso clima di sospetto, di disobebdienza e di critica negativa ma stavolta con permissione “canonica” di farlo. Cioè la FSSPX sarebbe la prima struttura di peccato ad evere il diritto di esserlo in tutta la Chiesa cattolica in duemila anni!

Ci sono state altre strutture peccaminose nella Chiesa per accidente e sono state sia chiuse, sia commissariate: ma in questo caso avremmo un gruppo di odio canonicamente riconosciuto dalla Santa Sede!

Sono quindi nell’obbligo morale di far parte a tutti i miei amici e bloggers di riconoscere che mi sono sbagliato nell’aver sempre voluto l’entrata della FSSPX nella Chiesa cattolica e mi unisco ormai a tutti coloro che nella Chiesa filialmente e per amore della Chiesa stessa e nell’obbedienza mettono in guardia il Santo Padre di non commettere quet’errore e di scuotersi i calzari al più presto da questa polvere.

In quanto cattolico amante della Tradizione, quella che va dall’anno 30 al 2012, ossequiente al Magistero vivo della Chiesa, affezionato alla forma straordinaria dell’unico Rito romano, vedo nella FSSPX solo una caricatura perversa della Chiesa di prima del Concilio ed una struttura di peccato che va da essere tenuta ben lontano dalla Chiesa, salvo a far tutto quel che è in nostro potere per salvare anime che ivi sono chiaramente schiavizzate nel vizio dell’odio.
In Pace