venerdì 15 giugno 2012

Santa Sede: una prelatura personale in vista di “un eventuale riconoscimento” della Fraternità sacerdotale San Pio X

LEFEBVRIANI: SANTA SEDE, UNA PRELATURA PERSONALE IN VISTA DI “UN EVENTUALE RICONOSCIMENTO”


Una prelatura personale in vista di “un eventuale riconoscimento” della Fraternità sacerdotale San Pio X (Lefebvriani). Questa la proposta consegnata ieri in “una bozza di documento” a mons. Bernard Fellay, superiore generale della Fraternità, durante un incontro con il card. William Levada, prefetto della Congregazione per la dottrina della fede e presidente della Pontificia Commissione Ecclesia Dei. 
Ne dà notizia oggi un comunicato diffuso dalla sala stampa vaticana, in cui si fa il punto sulla riunione di ieri. “L’oggetto dell’incontro”, al quale erano presenti mons. Luis Ladaria, segretario della Congregazione per la dottrina della fede, mons. Guido Pozzo, segretario della Pontificia Commissione Ecclesia Dei, e un assistente di mons. Fellay, “era quello - si legge nel comunicato - di presentare la valutazione della Santa Sede circa il testo consegnato dalla Fraternità nel mese di aprile, in risposta al preambolo dottrinale, sottoposto dalla Congregazione per la dottrina della fede il 14 settembre 2011 a detta Fraternità. Nella discussione successiva si è avuta anche la possibilità di offrire le opportune spiegazioni e precisazioni. Mons. Fellay, da parte sua, ha illustrato la situazione attuale della Fraternità e ha promesso di far conoscere la sua risposta in tempi ragionevoli”. 
“Durante l’incontro - si legge ancora nel comunicato - si è anche consegnata una bozza di documento con il quale viene proposta una Prelatura Personale come strumento più adatto ad un eventuale riconoscimento canonico della Fraternità”. Nel documento diffuso oggi viene ribadito che “come già detto nel comunicato stampa del 16 maggio 2012, si conferma che la situazione degli altri tre vescovi della Fraternità sarà trattata separatamente e singolarmente”. Al termine della riunione, fa sapere il comunicato, “si è auspicato che anche attraverso questo momento ulteriore di riflessione si possa giungere alla piena comunione della Fraternità sacerdotale San Pio X con la Sede Apostolica”.


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