Peter Seewald: "Fisicamente Benedetto non è un gigante, ma è abbastanza pesante da poter pestare i piedi a qualcuno"

Papa/ Il suo intervistatore tedesco: Vatileaks contro suo governo


"Fede in spirito, avanti con collaboratori che gli sono capitati"


Roma, 13 giu. (TMNews) 


"Una cosa è certa, ovvero che Vatileaks implica un'azione preparata nei dettagli, condotta in modo sistematico e coperta con professionalità. 
E tutto ciò non per portare all'attenzione qualche irregolarità, bensì con l'obiettivo di danneggiare fortemente il governo di Benedetto XVI". 
E' l'analisi del giornalista tedesco Peter Seewald.
Seewald ha intervistato il Papa nel libro 'Luce del mondo' (dopo averlo intervistato, quando era cardinale, nel libro 'Sale della terra') nonché, nel 2007 per la 'Sueddeutsche Zeitung', il segretario del Papa mons. Georg Gaenswein. Benedetto XVI è un papa debole? "'Quando sono debole, è allora che sono forte', ha detto san Paolo", risponde Seewald in un'intervista all'agenzia cattolica 'Kath.net' tradotta dal sito 'Korazym'. "Da questo punto di vista, questo papa è, di fatto, un papa debole. Ma lo capisce solo chi ha imparato a pensare con l'intelligenza della fede, secondo l'insegnamento di Cristo. 
Il potere non è in grado di modificare il mondo per il meglio. E non è il mero management a poter mantenere o addirittura salvare la Chiesa. Nella sua incrollabile fiducia nella forza dello Spirito, dunque, il papa può scrivere dritto anche sulle righe storte e, come Gesù, andare avanti con collaboratori che, in un certo senso, gli sono capitati". 
Benedetto XVI è un papa forte? "Fisicamente Benedetto non è un gigante, ma è abbastanza pesante da poter pestare i piedi a qualcuno".


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