lunedì 11 giugno 2012

Per de Mattei la crisi di oggi ha origine dal Concilio

Clicca qui per leggere il commento.

18 commenti:

Anonimo ha detto...

L'analisi di de Mattei è parecchio faziosa. Ovviamente l'ermeneutica proposta da Papa Benedetto viene liquidata dall'esimio professore. Alessia

Anonimo ha detto...

Il De Mattei dovrebbe spiegare se anche il disastro Maciel dipende dal Concilio Vaticano II o no, visto che per lui sembra essere la radice di tutti i mali attuali della Chiesa.

Anonimo ha detto...

Circa 130 preti della diocesi di Friburgo firmano una dichiarazione di disobbedienza sulla Comunione ai divorziati risposati
http://www.memorandum-priester-und-diakone-freiburg.de/?page_id=273
Alberto

Andrea ha detto...

L' "esimio professore", cara Alessia, è sempre stato "al bando" nell'ambiente romano (Università e Chiesa) finché Berlusconi (o chi per lui) gli assegnò la vicepresidenza del CNR e i Legionari gli diedero una cattedra nella loro nascente Università.

Voglio dire che ha pagato e paga di persona, e molto.

La mia valutazione (indegna: è molto superiore a me) su di lui? 85% di ciò che dice è bene, 15% è "tirato per i capelli"

Anonimo ha detto...

Alessia,

ma l`hai letta l`analisi?

A me pare che l`ermeneutica della continuità debba essere spiegata dal Papa: se per tanto del Concilio è applicabile, non lo è in tutto, a partire dal concetto di comunione di cui ha scritto car. Ouellet.

Andrea ha detto...

E pochi giorni fa, caro Alberto, il Papa era "atteso al varco" a Milano (area culturale italo-svizzero-germanica) perché dicesse che non c'era problema per la Comunione ai divorziati risposati (cioè che il Sacramento del Matrimonio è una finzione) e che "LE" Chiese si federavano liberamente con quella di Roma (cioè che non esiste "Chiesa di Dio", ma "assemblee di credenti")

Efrem ha detto...

Quello di de Mattei e dei suoi amici è puro revisionismo storico che vuole propagandare un'idea che prima del Concilio ci fosse l'"età dell'oro" della Chiesa e della Fede... quando è proprio davanti alla crisi di valori e all'allontanamento del mondo dal cristianesimo che, profeticamente, è stato convocato quel Concilio...

Come si può dimenticare così allegramente che proprio nei decenni precedenti al Concilio l'Europa usciva da due guerre mondiali e si era in vista della terza guerra mondiale, con la crisi di Cuba, che avrebbe avuto conseguenze catastrofiche ed il tutto tra nazioni che _erano_ cristiane quando non cattoliche, le uen contro le altre ...
Non dimentichiamo che Mussolini e Hitler sono andati al potere _democraticamente_ eletti e chi li ha votati se non tutti bravi cristiani battezzati e cresimati che andavano pure a Messa (rigorosamente in latino) tutte le domeniche...???!!!
Eppure in Russi erano tutti cristiani ortodossi praticanti... e chi l'ha fatta allora la rivoluzione???

Queste sono le radici (che risalgono all'illuminismo), congiunte al progresso scientifico-tecnologico, che hanno prodotto la secolarizzazione e la crisi di fede che vediamo oggi. Al contrario il Concilio ha cercato di dare una risposta pastorale per evangelizzare quest'uomo tecnico-nihilista e ateo-marxista che già allora aveva lasciato la Chiesa (a partire dall'élite intellettuale) e non lo si sarebbe fatto tornare indietro a furia di anatemi e scomuniche...

Il problema semmai è che il mondo che si voleva evangelizzare ha finito per catechizzare lui fin troppi uomini di chiesa (ed intere congregazioni religiose) ed ora bisogna rimettere i punti sulle i, ma questo non significa rinnegare il concilio, quanto piuttosto valorizzarlo e recuperarlo fedelmente per la sua portata profetica, dando spazio là dove lo Spirito santo soffia e già suscita i frutti del concilio...

...Ma, del resto, di revisionismo storico da quelle parti sono abbastanza esperti...si veda il caso Williamson...

Anonimo ha detto...

La Conferenza dei Superiori Maggiori e i Francescani Usa esprimono solidarietà alla LCWR in attesa del confronto con la CDF del 12 giugno
http://www.thecompassnews.org/news/nation-and-world/3358-franciscans-men-religious-express-support-for-nuns-before-vatican-meet.html?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A%20TheCompassNewspaper%20%28The%20Compass%20-%20Official%20Newspaper%20of%20the%20Catholic%20Diocese%20of%20Green%20Bay%2C%20Wisconsin%29
Alberto

Gianpaolo1951 ha detto...

I miei complimenti, Efrem!
Noto che Lei è preparato quanto il Prof. de Mattei…, se non addirittura al di sopra!...
Noto anche che Lei conosce e assapora i dolci e gustosi frutti del CVII!...
Visto che io non ne ho nozione, me ne può indicare qualcuno, di grazia?!?

Fabiola ha detto...

Mamma mia, Efrem!
A parte che Mussolini eletto democraticamente è una sciocchezza che non direbbero manco i miei studenti.
Hitler sì, ma invito a verificare quali furono i laender in cui fu meno votato: tutti quelli a maggioranza cattolica.
In quanto ai bolscevichi pii ortodossi è una barzelletta risibile: battezzati certo, qualora non fossero ebrei.
Ci manca solo che alla messa in latino o in paleoslavo siano imputabili pure i totalitarismi del '900. Mai letto Dostoevskij?
Si può certo dissentire dal prof. De Mattei ma non con argomenti simili. In ogni caso, sono d'accordo con Andrea: è uno che ci mette la faccia e paga di persona.
Anche (soprattutto?) in ambito ecclesiale.

Anonimo ha detto...

Caro Efrem, la capisco. Deve essere dura vivere nel terrore che qualcuno contraddica le sue verità obbligatorie ed indiscutibili. Una vera e propria vita in trincea, a difenrsi dalle opinioni altrui! Terribile!

Efrem ha detto...

Certo Gianpaolo1951, alcuni frutti li abbiamo così accolti che li diamo pure per scontati; un breve elenco non esaustivo...

- rimettere al centro di tutta la vita della Chiesa il "mistero pasquale" della Passione, Morte _e_ Resurrezione di N.S.G.C. (non solo la Morte che ci redime, ma la Pasqua che ci fa "passare" dalla morte alla vita; "se con Lui moriamo con Lui anche risorgeremo")[passaggio da una visione statico-giuridica ad una dinamico-teologica];

- la nascita di una teologia liturgica (prima la liturgia nei seminari significava solo studiare le rubriche del messale) [giuridismo liturgico];

- l'arricchimento delle letture bibliche (prima mancava praticamente tutto l'antico testamento, c'era 1 solo anno liturgico ora 3 per il lezionario festivo e 2 per il feriale; senza contare il rinnovamento del breviario che, tradotto in vernacolo, è stato offerto a tutto il popolo di Dio)

- Prima del Concilio non esisteva la concelebrazione della Messa, per cui 2 preti celebravano 2 messe distinte, anche da soli...alla faccia della comunione che il sacramento significa, ma non visibilizza;

- carattere ecclesiale della liturgia, dove i riti della Chiesa sono azioni di Cristo capo e della Chiesa suo corpo; anche l'assemblea convocata (ek-klesia) è un segno, una presenza di Gesù Cristo per la natura sacerdotale del popolo di Dio (oltre al presbitero, ministro del sacerdozio ordinato, alla Parola di Dio e, soprattutto, alle specie eucaristiche).

- riforma del calendario liturgico per dare maggiore importanza alle feste che celebrano i misteri della salvezza (abolendo ad esempio la novena di Pentecoste che è un controsenso liturgico, in quanto la Pentecoste è,come dice anche il nome, la festa che conclude la cinquantina pasquale; ma questo era andato completamente dimenticato...);

- la rivalutazione dei laici come membri attivi della vita della Chiesa e la universale vocazione alla santità, con conseguente rivalutazione del matrimonio come sacramento dell'amore (non solo finalizzato alla rpocreazione dei figli) e vocazione non inferiore alla vita religiosa (non esistono cristiani di serie A e il "popolo", cristiani di serie B da cui si pretende di meno). [da questo sono potuti nascere tanti movimenti laicali, ma anche i consigli pastorali parrocchiali e tanti realtà dove clero e laici collaborano secondo i rispettivi carismi e ministeri...)

(... e ne tralascio altri...)

Efrem ha detto...

(..segue..)
Come vedi non ho menzionato l'uso delle lingue vernacolari, perché è molto riduttivo quello che molti pensano che il Concilio sia stato praticamente la Messa in lingua con l'altare "girato"... il Concilio è stato molto più di questo.
Ma è vero che il Concilio ha detto anche di fare catechesi liturgica e formazione biblica affinché i preti prima e tutto il popolo di Dio potessero commprendere ciò che voleva realizzare la riforma conciliare e questo è mancato.
Non si trattava, infatti, di una questione di prescrizioni da osservare, ma piuttosto di fare in modo che si realizzasse ciò che ha detto il Papa recentemente: "Non basta l’osservanza rituale, ma si richiede la purificazione del cuore e il coinvolgimento della vita"

Tutto il rinnovamento pastorale del Concilio ruota attorno a questo "coinvolgimento della vita", perché nulla è cambiato delle Verità eterne della Chiesa, ma è cambiato la mentalità dell'uomo e della società e quindi doveva cambiare anche il modo di presentare queste Verità eterne (tanto per fare esempi concreti, l'uomo di oggi, che ha studiato mediamente di più e vuole capire ciò che fa e che dice, non accetta più pacificamente che il prete a Messa dica le parole di Gesù " e prese il Pane, lo spezzò...) e quello che prende in mano il sacerdote non ha alcuna apparenza di pane azzimo; oppure quando dice "prendete e bevetene tutti" e beve solo il prete...o, ancora, "scambiatevi un gesto di Pace" e stringi la mano a destra e a manca a gente che neppure sai chi siano e a cui di te e della tua vita, gioie e dolori, non importa assolutamente nulla...).
Per questo il Concilio ha invitato a rendere i segni più veri in modo da espriemere più chiaramente ciò che significano...
Ho cercato di sintetizzare, ma chiedo scusa per essermi dilungato.

Andrea ha detto...

Grazie, cara Fabiola.

Oltre tutto è padre di famiglia e persona profondamente "laica" (sana laicità), pur trattando abitualmente argomenti di Chiesa o connessi con la vita della Chiesa.

Quando scrivevo che lo so molto superiore a me, lo dicevo a ragion veduta. Con il suo lavoro mi ha dato molto - e gratis !

Efrem ha detto...

@Fabiola e @anonimo delle 21:47

...capite che in un commento in un blog, peraltro non di storia, si devono fare delle semplificazioni per ragioni spazio, ma la sostanza del discorso è chiara e non è neppure farina del mio sacco. Si rilegga la Humane salutis di Giovanni XXIII per l'indizione del Concilio e si vedrà la descrizione che fa della situazione del mondo che il Papa definisce "tragica" e non mi venite a dire che quelli che hanno scatenato i disastri del XX° secolo erano scintoisti o animisti e neppure mussulmani...

Il fatto che fossero atei post-cristiani (cattolici o meno) deve far riflettere, come fece riflettere Papa Giovanni XXIII che sentiva che la Chiesa doveva fare qualcosa...

"In questo nostro tempo la Chiesa vede la comunità umana gravemente turbata aspirare ad un totale rinnovamento. E mentre l’umanità si avvia verso un nuovo ordine di cose, compiti vastissimi sovrastano la Chiesa, come sappiamo avvenuto in ogni più tragica situazione. Questo si richiede ora alla Chiesa: di immettere l’energia perenne, vivificante, divina del Vangelo nelle vene di quella che è oggi la comunità umana, che si esalta delle sue conquiste nel campo della tecnica e delle scienze, ma subisce le conseguenze di un ordine temporale che taluni hanno tentato di riorganizzare prescindendo da Dio. Per cui constatiamo che gli uomini del nostro tempo non sono progrediti nei beni dell’animo di pari passo come nei beni materiali. Ne consegue che essi ricercano più negligentemente i valori che non vengono meno; che, al contrario, aspirano ordinariamente ai molteplici piaceri del mondo che il progresso tecnico offre con tanta facilità, e che - ciò che va considerato nuovo e temibile - si è formata ed ha raggiunto molti popoli una corrente di persone, agguerrita come un esercito, che negano l’esistenza di Dio." (Cost. Ap. Humane salutis n.3 del 25/12/1961)


...come si vede la secolarizzazione c'era anche prima del Concilio e pure molto grave; dico questo senza nulla contro De Mattei, ma mi sembra importante non cadere nel revisionismo storico, come se quello che succede oggi fosse tutta e solo colpa del Concilio...

Efrem ha detto...

..stimolato dall'odierna lectio del Papa, molto bella, aggiungo un altro frutto del Concilio che avevo omesso prima:

-il ripristino del catecumenato degli adulti diviso in più gradi (SC n.64) che era andato quasi del tutto perduto nella pastorale della Chiesa.
Con due novità rispetto a quello delle origini:

- quello di essere elevato a modello di tutta la catechesi della Chiesa (cfr Direttorio generale della catechesi, DGC) [cioè ogni catechesi e catechismo dovrebbe ispirarsi al modello offerto dalla iniziazione cristiana, il catecumenato];

- e approvarne anche l'utilizzo dopo il Battesimo (cfr DGC cap 4, Catechismo n.1231), perché come ha detto il Papa “Il sacramento del battesimo non è un atto di un’ora, ma un cammino di tutta la nostra vita”, “siamo sempre in cammino battesimale e catecumenale”.

Gianpaolo1951 ha detto...

Bene, caro Efrem!
Penso di aver capito...
Porti i miei saluti a Kiko e la bella Carmen!!!

Anonimo ha detto...

Il capolavoro di Benedetto XVI (non sto scherzando badate!) sarà di compaginare in piena unità le posizioni e gli orientamenti di Efrem con quelle di De Mattei e suoi sostenitori (faccio i nomi solo per brevità e perché mi sembrano rappresentativi).

Non è senza significato che Benedetto XVI abbia da ultimo assegnato alla Congregazione per la dottrina della Fede e agli altri vertici gerarchici l'esame tanto dell'inquadramento canonico della FSSPX come della sistemazione della "liturgia neocatecumenale". L'una e l'altra implicano la chiarificazione di questioni sia giuridiche e disciplinari sia dottrinali. E si tratta in tutti e due i casi, anche contro le apparenze, di realtà tradizionali in senso autentico.

Lui lo può fare, perché è Pietro ed esercita l'autorità (non si illuda chi pensa di "frenarlo").

Ne verrà un grandissio arricchimento per la Chiesa, anche in termini di comprensione autentica del Concilio (a discutere inutilmente del quale si rischia di stancarsi). A farne le spese saranno solo i "cattolici adulti" e i teologi alla moda fomentatori dell'apostasia non più silenziosa.