VATICANO: RAVASI, RESTO FINO A 75 ANNI E MI OCCUPO ANCHE DI SPORT
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 14 giu.
L’idea di dar vita a una "Pontificia Accademia dello Sport" e’ stata evocata oggi nel corso di un incontro informale tra i giornalisti e il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio per la cultura, a
margine dei campionati europei di Calcio.
"Dobbiamo contribuire come Chiesa a formare uomini e donne capaci di trasmettere i veri valori dello Sport", ha spiegato il porporato che intende potenziare gli uffici del suo dicastero. "Nei prossimi 5 anni gli attuali 7 uffici dovrebbero diventare 14: saro’ probabilmente riconfermato per questo periodo e poi giusto a 75 anni lascero’ per riprendere a studiare i classici", ha detto.
"Il mio sogno - ha confidato il porporato milanese - e’ che mi si a consentito di fare come i cardinali rinascimentali che lasciati i loro uffici, a un certo punto tornavano a studiare i classici".
L’impegno nel settore dello Sport, ha spiegato allora Ravasi, puo’n rappresentare per il dicastero "un nuovo areopago di incontro tra credenti e non-credenti, nello spirito del Cortile dei Gentili".
"Oggi - ha sottlineato ancora il cardinale - lo sport ha bisogno dell’irruzione di un nuovo umanesimo, che dia pienezza di senso alla vita degli sportivi e dei tifosi, sottraendolo alle logiche effimere del mercato, che sono venute sempre più condizionandolo, imponendo il consumo dei propri modelli e stili di vita". All’incontro al dicastero della cultura ha partecipato anche Andrea Zorzi, ex campione di Pallavolo, che ha convenuto con Ravasi sul fatto che "il tifo violento e’ anticultura e contro l’anticoltura serve costruire cultura". Ma, ha sottolineato l’atleta, "attenzione a non perdere il sano agonismo: lo Sport e’ anche questo".
"Il caso del rugby che ha aggiunto il terzo tempo, forse un po’ idealizzato, dovrebbe fare scuola", ha osservato in proposito padre Kevin Lixey, responsabile della Sezione "Chiesa e sport" del Pontificio Consiglio per i Laici, che ha ricordato "la presenza di gravi scandali legati al calcioscommesse e alla degradante pratica del doping". In questi giorni, ha spiegato il legionario di Cristo, per superare tali problemi il Pontificio Consiglio della Cultura e il Pontificio Consiglio per i Laici propone "le nuove linee di approccio culturale al fenomeno sportivo, tese a individuare nello sport il luogo privilegiato del dialogo tra la Chiesa, la cultura e il mondo giovanile".
"Lo sport deve piuttosto arrivare a far esprimere a tutti, uomini e donne, la bellezza del corpo come fascino che rimanda alla capacità di andare oltre il corpo, verso la contemplazione del mistero che esso custodisce", ha concluso infine il dottor Edio Costantini, presidente della Fondazione "Giovanni Paolo II" per lo sport.
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4 commenti:
Ma pensi un po' al prossimo Anno della Fede, invece di andare dietro alle sirene del mondo.
L'uomo propone e Dio dispone..... è triste che un cardinale non lo ricordi e non lo dica nel mentre risponde, ben sapendo che la sua risposta doveva essere pubblicata per il vasto pubblico...
E' deprimente che in piena crisi ecclesiale, mondiale, economica, etica e morale, della famiglia.... e con un Anno della Fede alle porte, un cardinale pensi al suo pensionamento... pensi ai dolci allori, pensi a se stesso.... ai suoi classici, persino ad insegnare di sport, o sullo sport!
E' proprio vero: troppi insegnanti e pochi testimoni...
Con tutto il rispetto, queste sono idee da burocrate della più bell'acqua. Occhio che vuole aumentare gli "uffici" da 7 a 14 per disquisire di sport... fermatelo!!
Qualcuno gli spieghi che la Chiesa non è un pensionato.
Una persona che vuole crearsi la propria religione assomiglia a chi ,per volare, si tira i capelli;ci mediti un pò su,lui che spiega i testi sacri creando paragoni impossibili e distanti dalla vera fede cattolica.
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