giovedì 15 marzo 2012

«Suprema lex» è la salvezza delle anime. Presentazione a Roma del libro di Onorato Bucci «Gesù il Legislatore» (Tarcisio Bertone)

Presentazione a Roma del libro di Onorato Bucci «Gesù il Legislatore»

«Suprema lex» è la salvezza delle anime

di Tarcisio Bertone

L'ordinamento canonico, nella sua tipica originalità e nella sua inconfondibile autonomia, non ha subito condizionamenti sostanziali e influssi determinanti da altri ordinamenti secolari o civili. La sua genesi è nel messaggio cristiano, il quale consente di connotare il medesimo ordinamento canonico di un carattere squisitamente soprannaturale, dotato di mezzi spirituali e di grazia divina per raggiungere il proprio fine: la salus animarum. Tale fine è il supremo principio -- la suprema lex -- (cfr. canone 1752) che ispira tutto l'ordinamento della Chiesa, quale unica depositaria della missione che Cristo vuole perpetuata nel tempo e nello spazio.
Il carattere soprannaturale del Diritto canonico è dunque dato dal fatto che Gesù di Nazaret ne è il fondamento ultimo. Da questa verità prende avvio, e ad essa conduce con rinnovata certezza, l'ampio volume di Onorato Bucci.
L'Autore ha analizzato numerose fonti sul Gesù storico, confrontando sapientemente la normativa giuridica dell'Israele antico e delle precedenti scuole rabbiniche. In pari tempo, ha approfondito l'origine e lo sviluppo del patrimonio storico-giuridico della Chiesa in Oriente e in Occidente nel primo millennio, accostando vari testi legislativi e diverse elaborazioni dottrinali, criticamente vagliando ogni riferimento e tutto suffragando con testimonianze qualificate, con copiose annotazioni bibliografiche e rigorosa analisi scientifica.
La ricostruzione storica del processo formativo dell'ordinamento canonico deve rivolgersi anzitutto alle origini, perché da allora si è progressivamente plasmata la costituzione fondamentale della Chiesa, crescendo secondo l'evoluzione storica, ma sempre in fedeltà al suo nucleo originario. L'indagine delle fonti primigenie, come ha fatto lodevolmente il nostro Autore, costituisce un'occasione di ispirazione costante, fedele e immutabile per la Chiesa di tutti i tempi che conserva intatta la sua impronta e origine divina.
Risultano particolarmente interessanti e cariche di grande spessore ecclesiale le pagine che Bucci dedica allo studio della genesi e dell'evoluzione del diritto nella Chiesa dei primi secoli, evidenziando la vita e il cammino missionario del Collegio apostolico, presieduto da Pietro, e di tutti coloro che dovevano portare al mondo il messaggio storico di Gesù e perpetuarne la predicazione. Finché la Chiesa non ebbe una consistente dimensione numerica e visse intorno al suo Maestro e Capo, non ci fu bisogno di un diritto e di una struttura organizzativa; bisogno invece che emerse quando le comunità cristiane presero consistenza e si diffusero. Esse cominciarono allora, sotto la guida dei vescovi, assistiti dai presbiteri e dai diaconi, ad affrontare molteplici esigenze di carattere organizzativo e disciplinare.
Vi erano problemi concreti, concernenti le funzioni degli organi della Chiesa, il mantenimento e la vita dei sacerdoti, l'ammissione e l'espulsione dalle comunità, i diritti e gli obblighi che ognuno, chierico o laico, avesse. Di tutto questo vario e differenziato divenire storico della Chiesa del primo millennio, Bucci ci ha offerto una ricerca scrupolosa e una ricostruzione di rilevante pregio. Il suo è un sostanzioso contributo alla storia del diritto, quindi alla storia della Chiesa, e ce lo ha offerto con l'approfondimento analitico e criticamente condotto con la serietà dello studioso e l'amore del fedele discepolo di Cristo.
Nessun altro ordinamento è antico come quello della Chiesa e, nel contempo, nessun altro diritto ha in sé la forza e la capacità di rendersi interprete dei bisogni umani, apparendo così attuale e sempre nuovo. Tale indole peculiare risiede al di là della portata di qualsivoglia potere legislativo statuale, e si colloca nella visione soprannaturale del fattore religioso nella società degli individui.
L'ossequio del popolo di Dio all'Ordinamento canonico, espresso nell'osservanza delle sue norme, contribuisce alla crescita della comunione ecclesiale, la quale raggiunge la sua pienezza quando i battezzati sono congiunti a Cristo «mediante i vincoli della professione di fede, dei sacramenti e del governo ecclesiastico» (Lumen gentium, 14; can. 205). Quest'ultimo, attraverso il corpo delle leggi canoniche, regola la vita e la missione della Chiesa, i diritti e i doveri dei suoi membri e quanto è necessario all'intera compagine ecclesiale. Nasce da qui l'esigenza, tradotta dai vigenti codici in obbligo, che «tutti conservino sempre, anche nel loro modo di agire, la comunione con la Chiesa» (can. 209 § 1 del Codex iuris canonici latino).
Così concepito, strutturato e applicato, il diritto canonico, oltre a giovare alla Chiesa nell'adempimento della sua missione, acquista una dimensione di esemplarità per le società civili, inducendole a considerare il potere e i loro ordinamenti come un servizio alla comunità, nel supremo interesse della persona umana.

(©L'Osservatore Romano 15 marzo 2012)

Presentazione a Roma

Nel testo qui sopra pubblicato anticipiamo alcuni stralci dell'intervento del cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato, alla presentazione del libro di Onorato Bucci Gesù il Legislatore. Un contributo alla formazione del patrimonio storico-giuridico della Chiesa nel i millennio cristiano (Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 2011, pagine 699, euro 49, «Atti e documenti» 33, Pontificio Comitato di Scienze Storiche) che si svolge nel pomeriggio di mercoledì 14 marzo nella Sala San Pio X a Roma. All'incontro intervengono anche il cardinale Peter Erdő, arcivescovo di Esztergom-Budapest, primate di Ungheria, Giuseppe Laras, rabbino capo della comunità ebraica di Milano e Angelo Di Berardino, dell'Istituto Patristico Augustinianum. In basso pubblichiamo anche uno stralcio del saggio introduttivo del volume scritto dal cardinale presidente emerito della Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede.

(©L'Osservatore Romano 15 marzo 2012)

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