lunedì 27 febbraio 2012

Il Papa: pregare per i cristiani perseguitati in Asia. Mons. Machado: chiediamo solidarietà (Radio Vaticana)

Il Papa: pregare per i cristiani perseguitati in Asia. Mons. Machado: chiediamo solidarietà

“Perché lo Spirito Santo conceda perseveranza a quanti, particolarmente in Asia, sono discriminati, perseguitati e messi a morte a causa del nome di Cristo”. E’ l’intenzione missionaria di preghiera di Benedetto XVI per il mese di marzo. Sulla testimonianza dei cristiani dell’Asia per tutta la Chiesa, Alessandro Gisotti ha intervistato il vescovo indiano di Vasai, mons. Felix Anthony Machado:

R. - Abbiamo bisogno di questa solidarietà, della preghiera della Chiesa universale e che il Santo Padre preghi per noi quando ci troviamo in queste situazioni. E’ veramente apprezzabile la perseveranza di coloro che seguono il cammino cristiano della fede. C’è una cosa che ci fa molto dispiacere: il governo esercita una certa discriminazione verso i cristiani che non hanno quindi i diritti che dovrebbero avere, come le persone appartenenti ad altre religioni. La Chiesa, qui e là, è perseguitata e viene disturbata la vita stessa della Chiesa. Questo è veramente triste.

D. - Già Tertulliano diceva: “Il sangue dei martiri è seme di nuovi cristiani”. Quanto è importante la testimonianza dei martiri cristiani in India, in Asia?

R. - Questa - senza dubbio - è la storia della Chiesa. Quando siamo perseguitati, per il bene che noi facciamo, la Chiesa diventa ancora più credibile. Anche come reagiamo è molto importante: quando la Chiesa reagisce aderendo a Gesù Cristo e alle sue parole, la vita della Chiesa fiorisce ancora di più.

D. - Come i fedeli dell’India vivono il tempo forte della Quaresima?

R. - In India, questo tempo è vissuto sempre in modo notevole. Abbiamo cominciato la Quaresima con il Mercoledì delle Ceneri e posso dire che nella parrocchia, dove come vescovo sono andato per l’imposizione delle Ceneri, sono stati migliaia a venire per ricevere le ceneri. C’è poi l’entusiasmo della gente, che volontariamente vive questo periodo facendo tanti sacrifici, perché veramente vogliono la conversione. Questo, come pastore della Chiesa, mi fa tanto felice. (mg)

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