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domenica 29 aprile 2012
Beatificazione Toniolo, Bagnasco: società decade se perde etica. Primato dell'uomo su sistemi politici. In Normandia beatificato il monaco Toulorge, vittima del "terrore" (Izzo)
BEATIFICAZIONE TONIOLO: BAGNASCO, SOCIETA' DECADE SE PERDE ETICA
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 29 apr.
"La societa' si rigenera quando segue i principi dell'etica sociale cristiana, mentre decade quando se ne allontana: principi che non sono confessionali e quindi riservati ai cattolici, ma universali, perche' attengono all'uomo di sempre senza aggettivi, e alla sua esperienza".
Lo ha affermato il presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, aprendo la sessione pubblica dedicata dall'Azione Cattolica alla figura di Giuseppe Toniolo, l'ispiratore dell'Universita' Cattolica beatificato oggi. "Da questo impianto teoretico ancorato alla fede e alla ragione, prende vita - ha detto il presidente della Cei - la missione che Toniolo porta avanti come laico che si fa testimone responsabile e coraggioso, sereno e tenace nelle realta' temporali".
"La missione sociale della Chiesa e' fondata sul fatto di avere la visione della storia, di conoscerne l'Alfa e l'Omega, il Destino pieno e definitivo.
E a lei, che conosce anche la radice del disordine spirituale e morale, Dio ha dato le vie e i mezzi della grazia", ha osservato ancora il cardinale di Genova, rilevando che il beato Toniolo ha contribuito "al compito che la Chiesa ha nel mondo di indicare le vie di Dio soprattutto quando vengono percorsi pendii incerti e scivolosi, premesse di derive inevitabili anche se non immediatamente percepite".
Toniolo, sono ancora le parole di Bagnasco. ha partecipato a questa missione della Chiesa con intelligenza e umilta', con quell'animo libero da se stesso che gli permetteva parola e ascolto, serenita' e adesione".
"La fede di Toniolo - ha concluso infine il presidente della Cei - non ha mortificato la sua intelligenza, ma, al contrario, l'ha resa piu' acuta e penetrante. Essa ha un suo valore in se' e una sua personale consistenza, ha come scopo la ricerca e la scoperta della verita' in ogni ambito, scientifico e tecnologico, etico e metafisico. Ma il muoversi essa all'interno di una visione, ad un orientamento, l'essere sostenuta da motivazioni alte, le da' ali piu' forti e ampie".
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BEATIFICAZIONE TONIOLO: BAGNASCO,PRIMATO UOMO SU SISTEMI POLITICI
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 29 apr.
"Se e' vero che le strutture possono aiutare la persona ad essere se stessa nel bene, e' ancora piu' vero che anche i sistemi piu' ingiusti e violenti non possono soffocare lo spirito umano, i suoi aneliti di verita' e di bene. Alla fine dunque, l'uomo e' piu' forte di ogni sistema, ed e' lui che i sistemi, per quanto iniqui, li crea, li corregge, li distrugge".
Per il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Conferenza Episcopale Italiana e' questo il messaggio di Giuseppe Toniolo, l'economista e uomo politico considerato ispiratore dell'Universita' Cattolica. Con il suo intervento, Bagnasco ha e' aperto a Roma, presso la Domus Pacis, l'incontro pubblico promosso dall'Azione Cattolica Italiana in occasione della beatificazione che si e' celebrata questa mattina nella Basilica di San Paolo fuori le Mura a Roma, in una splendida cornice di fede e di popolo cristiano.
"Giuseppe Toniolo - ha detto il presidente della Cei - merita di essere guardato come particolare modello e intercessore per i laici cristiani che vogliono vivere pienamente la propria vocazione di cristiano e di cittadino. Egli, con intelligenza e quindi con umilta', ha sempre cercato di costruire e proporre piuttosto che opporre, con quel sano equilibrio che rispetta e afferma sempre la verita' delle cose e dei principi. Di ieri e di oggi".
Ai giornalisti il cardinale Bagnasco ha concesso qualche battuta sui temi di attualita'.
Promuovere la crescita economica sullo sfondo di una crescente pressione fiscale "e' quello che si dice da tutte le parti e che tutti invochiamo e speriamo con molta determinazione", ha detto auspicando che prenda avvio ora una "fase dello sviluppo e della crescita, in modo che tanti sacrifici possano vedere fase di speranza e di futuro".
Sulle nuove violenze anti-cristiane in Nigeria e Kenya, il presidente della Cei ha detto infine che "la persecuzione religiosa non e' un fatto nuovo: si sperava che fosse superata ma di fatto e' presente ancora in alcune parti del mondo". "Il modo di reagire dei cristiani mi sembra - ha concluso - che sia nel segno della fortezza d'animo e nella volonta' di non cedere alla vendetta, e questo e' un grande insegnamento anche per noi europei e occidentali".
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MARTIRI: BEATIFICATO IN NORMANDIA IL MONACO TOULORGE VITTIMA DEL TERRORE
Salvatore Izzo
(AGI) - Parigi, 29 apr.
E' stato elevato all'onore degli altari nella cattedrale di Coutances, cittadina francese nella Bassa Normandia, padre Pierre-Adrien Toulorge, il monaco premostratense ghigliottinato durante la Rivoluzione francese, che il Papa ha ricordato oggi come un "luminoso martire della verita'".
A presiedere il rito di Beatificazione e' stato il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. "Cosa dira' la gente se sapra' che, avendo rinunciato al mondo, abbiamo difficolta' a lasciarlo?", era stato il suo commento alla notizia della propria imminente esecuzione nell'autunno del 1793, dopo che era iniziata la fase piu' cruenta della rivoluzione francese, quella del Terrore. Preti e religiosi fedeli a Roma furono perseguitati, incarcerati, sommariamente processati e giustiziati. Non volendo sottoscrivere il giuramento di fedelta' alla rivoluzione, si diede alla clandestinita'. Fu arrestato nel settembre del 1793, fu infine condannato a morte.
Nell'omelia, il cardinale Amato ha ricordato le parole di Giovanni Paolo II: "i martiri, e piu' ampiamente tutti i santi nella Chiesa fanno risuonare con permanente attualita' le parole del profeta: guai a coloro che chiamano bene il male e male il bene, che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre, che cambiano l'amaro in dolce e il dolce in amaro".
Padre Toulorge, ha sottolineato il porporato salesiano, e' ricordato in Francia come il "martire della verita'" perche', con l'avvento del Terrore e il suo rifiuto di cedere alla Costituzione civile del clero, pensando di essere perseguibile, ripara nell'isola anglo-normanna di Jersey. Fu un errore fatale, perche' la legge si applicava solo al clero civile e non ai monaci; mentre la fuga lo mette nella condizione di 'emigrato rientrato', una volta tornato in Francia. Catturato, dapprima neghera' di essere scappato altrove, ma poi gli risuonano nel cuore le parole di Gesu': 'che il vostro parlare sia si' si', no no...".
Cosi' dice la verita'. Il giudice, che aveva creduto alla sua versione dei fatti, ora non puo' che condannarlo. Una sentenza inflitta per aver detto la verita', valore universale che e' anche il principale insegnamento del monaco. "Il suo martirio - ha spiegato Amato - e' un invito a vivere con coerenza e fedelta' la comunione con Gesu', nonostante le ferite e le sofferenze di ogni genere, che la moderna societa' infligge al Vangelo, con ideologie errate sul concepimento della vita umana, sull'aborto, sul matrimonio tra uomo e donna, sull'eutanasia". "Apprendiamo dal beato martire Toulorge - e' stata infine l'esortazione dell'inviato papale - a far fronte, con la grazia e la preghiera, a questa cultura di morte, affrontando con perseveranza e fortezza i sacrifici per restare fedeli a Cristo, via, verita' e vita".
In un servizio trasmesso nel suo radiogiornale internazionale, Radio Vaticana ha ricostruito oggi le modalita' dell'esecuzione di padre Toularge che ando' al patibolo coperto da un lungo cappotto verde abbottonato fino al collo, la barba rasata di fresco come chi si prepara per la festa e i capelli legati sul davanti, per facilitare il lavoro del boia. E' domenica pomeriggio, il 13 ottobre 1793, quando il religioso 37enne, procede a passo spedito verso quella sagoma sinistra che per la prima volta si staglia contro il cielo di Coutances: la ghigliottina, macchina di morte re-inventata dalla rivoluzione. Al suo passaggio la folla ammutolisce, non per l'orrore di quanto sta per consumarsi davanti ai suoi occhi, ma per la serenita' che esprimono quelli del monaco".
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Da Wikipedia (il giuramento richiesto al Clero non era "alla Rivoluzione", ma "allo Stato"- il nuovo Stato/Moloch):
RispondiEliminaLa Costituzione civile del Clero (estate 1790), ispirata ai principi gallicani di una Chiesa nazionale, comprendeva essenzialmente quattro proposizioni:
- il riordinamento delle diocesi in base ai dipartimenti (furono così soppresse 52 diocesi, da 135 a 83, e ridotto di molto il numero delle parrocchie)
- la retribuzione da parte dello Stato dei vescovi, parroci e vicari
- elezione democratica dei vescovi e dei parroci, da parte delle assemblee dipartimentali (così come per qualsiasi altro funzionario statale)
- obbligo della residenza sotto pena di perdita della retribuzione
Qualche parentela con la situazione attuale dellE "ChiesE" olandese, tedesca, austriaca, francese..?
Padre Toulorge appartiene alla schiera dei martiri traditi dalla Chiesa del Vaticano II che è venuta a compromessi con ilmondo e la menzogna .
RispondiEliminaCome non ricordare il caso ,tra i tanti del card.Mindzenty torturato e condannato dai comunisti,in prigione nell'ambasciata americana per più di vent'anni e poi dimesso con la forza da Paolo VI Montini dalla carica di primate d'Ungheria perché ostacolava i suoi piani di compromesso col comunismo...almeno Pio VI elevò alta la voce e perse il trono per salvare la fede...altri han conservato il trono e perso la fede!
a volte si è costretti a compromessi,per evitare ulteriori vittime,in Spagna il compromesso salvò tanti sacerdoti,dopo che diverse decine di migliaia di religiosi furono assassinati nella guerra civil,talora silenzi e taciti 'consensi'hanno evitato il peggio,dal di fuori puntare il dito è facile,dal di dentro,mai....
RispondiEliminaIl punto, caro Anonimo, non è mai il compromesso "esterno" (ogni regime umano, anche il migliore, è ricchissimo di punti oscuri), bensì:
RispondiElimina1- il compromesso diretto con regimi satanici (Rivoluzione Francese -il compromesso non vi fu ; Comunismo europeo -il compromesso fu ampiamente perseguito dal card. Casaroli)
2- il compromesso INTERNO, cioè il cedimento morale basato sull'idea che "in fondo, qualche ragione l'avranno anche loro". Questo è assolutamente tipico della risposta della Chiesa all'assalto massonico (Liberté/Egalité/Fraternité), specie ai nostri giorni, cioè nel dopo-II Guerra Mondiale.
Ricordo che dopo un viaggio del beato Giovanni Paolo II a Parigi un suo discorso che affrontava in termini critici proprio la "Triade dei Diritti dell'Uomo" fu annacquato e stravolto dalla Conferenza Episcopale francese, abituata (appunto nel dopoguerra) al "dialogo" con il regime massonico locale