sabato 31 dicembre 2011

Il 2011 di Papa Benedetto: luci ed ombre. Il commento di Raffaella

Caravaggio, "Vocazione di San Matteo"
Cari amici,
come ogni anno il blog si trova a fare un bilancio degli ultimi dodici mesi trascorsi insieme.
Innanzitutto ringrazio tutti voi per l'affetto con cui seguite questo spazio virtuale, per le segnalazioni, per i commenti e per la grande gentilezza che dimostrate sempre nei miei confronti.
Grazie a tutti con tutto il cuore :-)
Come è stato il 2011?
E' difficile dare una risposta "secca". Ad una prima analisi superficiale, questi ultimi mesi sembrano meno duri ed impegnativi di quelli che abbiamo vissuto negli anni scorsi, in particolare nel 2010.
In un certo senso e' cosi', anche perche' credo che difficilmente gli attacchi a Papa Benedetto avrebbero potuto scendere piu' in basso rispetto allo scorso anno.
Tuttavia non ho potuto fare a meno di notare che sono diminuite le falsita', le offese e le accuse inverosimili nei confronti di Benedetto XVI, ma si e' fatto strada un pessimo atteggiamento, strisciante quanto subdolo, consistente nella mancanza di rispetto verso il Santo Padre.
Dopo una prima meta' dell'anno trascorsa abbastanza serenamente (diciamo fino alla beatificazione di Giovanni Paolo II), e' venuto allo luce un astio che mi ha lasciata davvero basita e che influisce su questo bilancio di fine anno.
Dividerei l'analisi del 2011 in due parti.
La prima parte riguarda Benedetto XVI. Anche negli ultimi mesi il nostro Papa ha saputo regalarci momenti straordinari che sarebbe riduttivo riassumere in poche righe.
Tanti sono stati i viaggi, i discorsi, le omelie, le visite pastorali.
Mi rifiuto di fare una classifica dei discorsi e delle omelie perche' sono l'una piu' bella degli altri.
Scorrendo velocemente all'indietro le immagini del 2011 mi vengono in mente quattro momenti: la veglia alla Gmg di Madrid, quando il Papa si e' rifiutato di abbandonare i giovani sotto il nubifragio; il discorso del Papa al Parlamento tedesco ed il colloquio con i detenuti di Rebibbia; l'incontro di Benedetto con i bimbi nel Benin.
Sono queste le prime istantanee che mi vengono in mente fra la miriade di avvenimenti che hanno visto il Papa protagonista.
E' impossibile elencare tutte le emozioni in un unico commento e quindi lascio a voi la possibilita' di aggiungere fatti e parole a questo post.
Anche nel 2011, quindi, abbiamo imparato dal Papa la pazienza, il coraggio e potuto "afferrare" un po' della sua grande cultura che egli vuole generosamente regalarci.
Non dimentichiamo a questo proposito di citare il secondo volume su Gesù.
Certo! Ci sono state alcune decisioni che ho fatto un po' fatica a comprendere, ma che ho accettato fidandomi della sapienza e della intuizione del Papa.
La seconda parte del bilancio del 2011 riguarda invece l'atteggiamento interno ed esterno alla Chiesa Cattolica nei riguardi del Santo Padre.
Dopo un periodo di relativa tranquillita', durato circa cinque mesi, ecco che si e' fatto strada un certo risentimento espresso in mille occasioni.
Non voglio fare di tutta l'erba un fascio e quindi premetto che ci sono tantissimi professionisti che hanno fatto e fanno in modo eccellente il proprio lavoro e che meritano tutto il nostro rispetto e la nostra stima. Non li cito per nome per paura di dimenticare qualcuno, ma voi sicuramente sapete a chi mi riferisco.
Accanto a questi bravi professionisti, che hanno messo l'obiettivita' al primo posto, sui giornali, alla televisione, sulle agenzie di stampa e su internet, purtroppo, altri non possono godere della stessa stima.
Ci sono stati episodi che mi hanno lasciata davvero di stucco (e non e' un barbatrucco!).
L'ultimo e' di stamattina e ne abbiamo parlato qui.
Nel 2011 sono usciti alcuni libri di "analisi" sul Pontificato di Papa Benedetto che non solo non gli rendono giustizia, ma sono per molti versi offensivi.
C'e' poi tutta la schiera di commentatori che riferisce di una Chiesa in crisi (citando in primis lo scandalo dei preti pedofili) dimenticando di scrivere quando si sono verificati gli abusi e chi (Ratzinger) si e' sempre battuto per combatterli.
Nell'ultimo anno il Papa ha avuto qualche sofferenza fisica. Perche' dobbiamo negarlo?
E' da Pasqua di quest'anno che in questo blog si notano queste piccole difficolta' del Santo Padre che comunque non gli impediscono di tenere fede a TUTTI i suoi impegni con una lucidita' mentale da fare invidia ad un trentenne.
Per questo hanno fatto ancora piu' male certe "battute" sulla pedana mobile che evidentemente il Papa e' costretto ad usare.
C'e' stato poi un episodio che mi ha fatto comprendere come sia scarso l'affetto di molti vaticanisti nei confronti di Benedetto XVI.
Si tratta della denuncia all'Aja. Ricordate? I particolari qui.
Non e' il ricorso in se' che ha turbato, ma l'atteggiamento di quei giornalisti che meglio degli altri devono conoscere il lavoro del Santo Padre.
Il giorno in cui usci' questa notizia in pochissimi fra i vaticanisti si sentirono in dovere di precisare che Benedetto XVI e' il Papa che piu' di ogni altro ha fatto per combattere la piaga della pedofilia nella Chiesa. Quella giornata fu pessima perche' sembrava di essere tornati al 2010.
Ci penso', udite udite, la stampa laica e laicista a spiegare ai lettori perche' quella denuncia era assurda.
Dal giorno dopo nessuno torno' piu' su quella panzana. Che strano!
Sono molto addolorata per certi atteggiamenti. C'e' una sottile mancanza di rispetto verso il Santo Padre che salta fuori ogni volta che si crea l'occasione.
Ma che cosa ha fatto il Vaticano per combattere il circo di offese contro il Papa?
Nulla! Ha risposto solo alla campagna di Benetton (e ci mancherebbe!).
Per il resto ciascuno puo' dire tutto ed il contrario di tutto senza che da Oltretevere si alzi un sopracciglio!
C'e' una sorta di liberta' di offesa e di dileggio nei confronti del Pontefice (parliamo di Benedetto XVI, ovviamente) proprio in virtu' della sicurezza dell'assoluta impunita'.
Pensiamo al famoso discorso del premier irlandese che, nella foga di attaccare la Chiesa, se la prese anche con il Papa citando una sua frase completamente fuori contesto.
La Santa Sede ha forse reagito? Ma figuriamoci!
Nella risposta data al Governo irlandese, dopo settimane di vana attesa, non si e' fatto alcun cenno all'offesa recata al Papa ne', ovviamente, si sono pretese delle scuse.
Ci voleva cosi' tanto per contestare il discorso irlandese? In pochissimo tempo abbiamo il blog ha preparato il suo speciale.
Se pero' qualcuno attacca un vescovo o un cardinale scatta la difesa d'ufficio.
E La Cei? Idem! 

Da dove deriva la certezza dell'immunita'? Proprio dalla miriade di episodi accaduti nel 2010 ed ai quali la Santa Sede non ha saputo o voluto reagire.
E' chiaro che nel momento in cui si permette a chiunque di sparare accuse false contro il Vicario di Cristo, senza sentire il bisogno di fare precisazioni e/o, se necessario, denunciare gli episodi nelle sedi opportune, non ci si deve sorprendere se poi ciascuno si sente autorizzato a offendere o mettere in ridicolo il Papa e la Chiesa.
Non e' troppo tardi per mettere fine all'andazzo. Basta volerlo.
Nel 2011 si e' festeggiato il sessantesimo anniversario di ordinazione di Papa Benedetto.
Sarebbe stata un'eccellente occasione non per fare celebrazioni, ma per indicare ai Cristiani l'esempio di vita di un grande sacerdote che ha sacrificato se stesso per la Chiesa e che in questi anni si e' caricato delle colpe di tutti e per tutti. Se pensiamo che fu celebrato in pompa magna ed in Vaticano il sessantesimo anniversario di ordinazione di Maciel...
Nutrite qualche speranza per l'85° compleanno del Papa? Io no! :-)
Luci ed ombre, quindi, nel 2011.
La grande luce del Papa, che riporta direttamente alla Grande Luce di Cristo, si contrappone alle ombre che ruotano intorno alla persona ed al lavoro di Benedetto.
Non e' detto pero' che sia un male: senza ombra non si percepisce la straordinarieta' della luce.
Pensiamo ai dipinti del mio amato Caravaggio: siamo davanti ad un gioco di luci ed ombre, ma e' proprio grazie a queste ultime che l'osservatore puo' riconoscere lo splendore delle figure illuminate dalla luce!
Ecco! Per me e' questa l'immagine del 2011 di Papa Benedetto: un quadro di Caravaggio!
La speranza per il 2012? Preghiamo affinche' il Signore conservi la splendida lucidita' mentale del Papa e gli dia la forza fisica per affrontare i tanti impegni che lo attendono.
Preghiamo anche che ci si renda finalmente conto che reagire alle offese recate al Papa (a Benedetto ovviamente) e' interesse primario della Chiesa e che e' tempo di "crescere" e di non nascondersi sempre e comunque dietro il "farafulmine" Ratzinger.
Un sogno per il 2012? Potere cancellare qualche punto del decalogo.
Vabbe'....i sogni son desideri :-)
Buon Anno a tutti :-))

Raffaella

14 commenti:

  1. Grazie mille, carissima Raffaella, per quest'analisi. Il riferimento caravaggesco è piuttosto azzeccato. :)
    Io auspico soprattutto, per il 2012, che il Papa trovi il tempo per guardare un po' più approfonditamente alla Curia, per trovare il coraggio di cambiare molte cose (dalle persone, all'organigramma, e molto altro). Questo è infatti fondamentale per sperare di non vedere più un andazzo come quello di quest'anno, in cui la sala stampa (che dipende dalla segreteria di stato, che a sua volta dipende dal segretario di stato!) ha ignorato allegramente troppe accuse ed offese e ha perso troppe occasioni.
    Speriamo e preghiamo.
    Auguri di buon anno, di cuore, a te e a tutti gli amici del blog. Grazie per il tuo lavoro instancabile; e Dio benedica il Papa!

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  2. Il dono della sintesi non alberga qui.

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  3. Mai avuto il dono della sintesi, ma almeno io mi firmo!

    Grazie Laurentius e buon anno :-)
    R.

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  4. buon anno a te Raffaella e a tutti gli amici del blog.

    solo una postilla. non è vero che la risposta vaticana alle accuse del governo irlandese tralasciò di contestare la manipolata citazione dell'allora card. Ratzinger. fu una chiara richiesta di scuse per l'accaduto a mancare.

    Antonio

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  5. Cara, concordo su tutta la linea e anch'io trovo azzeccato l'accostamento caravaggesco. Ti auguro uno splendido 2012 e ti ringrazio per l'ennesimo anno dedicato al nostro caro Benedetto. Un'abbraccio e un augurio di buon anno a tutti, anche al carissimo/a e aciduolo/a anonimo delle 18,26.

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  6. se ti annoi anonimo, clicca sul mouse e vai oltre, come si fa col telecomando
    buon anno cara raffaella

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  7. L'analisi è stupenda e non sempre si può sintetizzare una mole immensa d ieventi e di emozioni
    Complimenti Raffaella e auguri. Accompagniamo il Santo Padre con l'affetto e la preghiera. Son sicura che il tuo blog Gli sia di grande conforto. Ancora grazie e auguri affettuosissimi

    laura

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  8. Posso permettermi di baciarti in pubblico? Ti ringrazio per tutto.

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  9. Grazie a tutti e ancora: BUON ANNO!
    Seraphicus, un po' di discrezione :-)
    R.

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  10. cara, ti abbraccio anch'io.
    Io prego che Benedetto resti con noi tanti anni ancora e che il Signore continui a dargli la forza.
    Credo che la Santa Sede sia effettivamente un po' pigra (sic!)e anche a me è capitato di avere voglia di andarli a trovare lanciando petardi . Ma non posso fare a meno di pensare che lui accetta di buon grado la situazione perchè, all'ora della fine, non dà importanza a queste cose.
    Ma io che gli voglio così bene , a volte ribollo come un alambicco chimico.
    Il concetto del rispetto, cara Raffaella, è diventato più elastico del caucciù, in tutti i campi e l'informazione religiosa, e il Papa in particolare, non fanno eccezione.
    Si dissacra tutto come in una specie di sfogo generazionale e con quale risultato?
    Un discorso a parte andrebbe fatto sui cattolici adulti militanti, ma non ne ho voglia.Ho imparato diverse cose in questi anni e il caravanserraglio che c'è nella Chiesa è una di queste.
    Confesso a volte di vacillare.Spero non vacilli lo Spirito Santo perchè ne avrebbe donde.
    Amici cari tutti, buon anno di cuore.

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  11. un grazie particolare all'autrice del blog,impagabile,uno più grande a Dio per averci regalato questo grandissimo papa,un buon anno a tutti i bloggers,compresi gli infiltrati.Che il Signore ci protegga tutti, in specie al nostro amatissimo papa.

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  12. don Marco (sintetologo)31 dicembre 2011 alle ore 20:54

    Più sintesi di questa? Si tratta di 365 giorni....
    cmq mitica Raffa, il mio delizioso quadrupede attende, attende attende domine et miserere.....

    Buon anno e grazie per il tuo splendido lavoro

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  13. Ottima e amara analisi, Raffa cara.
    Che Dio protegga tutti noi e, soprattutto, il nostro amatissimo Benedetto che c'è già chi ha iniziato a scrivergli l'epitaffio proprio l'ultimo giorno dell'anno, lo possimo! Anche con il beato lo fecero varie volte e lui li seppellì tutti, lo prendo come buon auspicio per il nostro Benedetto.
    Alessia

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