SINODO: SUPERIORE GESUITI, ESPERIENZA POSITIVA, MA DARE SPAZIO A LAICI
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 31 ott.
"Uno dei migliori aspetti del Sinodo e' il fatto stesso che i vescovi di tante nazioni hanno la possibilita' di comunicare tra loro e scambiarsi liberamente le esperienze e il pensiero", venendo anche a conoscenza di "iniziative originali in corso, specialmente quelle basate sui progetti di cooperazione, di lavoro in rete e di scambi a livello internazionale, nei quali sono coinvolti a fondo e impegnati i laici e i movimenti". Lo afferma padre Adolfo Nicolas in un'intervista pubblicata dall'Osservatore Romano. Il "papa nero" aveva espresso nei giorni scorsi delle perplessita' sulle metodologie del Sinodo e in particolare sul fatto che e' solo un organo consultivo. Ma oggi corregge il tiro sottolinenando che non e' stato tempo perso quello trascorso in Vaticano dai 262 padri sinodali e afferma in particolare che "l'invito ad approfondire la nostra fede proposto dal Papa puo' aiutarci a portare avanti una dimensione piu' profonda della nuova evangelizzazione".
Nell'intervista-bilancio sul Sinodo, il preposito dei gesuiti, che ha partecipato ai lavori come membro apieno titolo, confida inoltre di aver apprezzato che nel dibattito siano stati messi in rilievo temi come "il riconoscimento dell'importanza dell'esperienza religiosa (l'incontro con Cristo); l'urgenza di una buona formazione spirituale e intellettuale dei nuovi evangelizzatori; il ruolo centrale della famiglia (Chiesa domestica) come luogo privilegiato per la crescita nella fede; l'importanza della parrocchia e delle sue strutture che hanno bisogno di essere rinnovate per diventare sempre piu aperte a un piu vasto impegno e ministero dei laici; la priorita' all'evangelizzazione piuttosto che all'espressione sacramentale".
Nella riflessione del padre generale non mancano poi le osservazioni e gli stimoli che guardano al futuro. In particolare al ruolo dei laici. In merito, padre Nicolas sostiene che "in primo luogo, occorre piu' spazio perche' la voce del popolo di Dio possa essere ascoltata. Nel Sinodo di vescovi invece "non c'e' molto spazio per la partecipazione dei laici, anche se sono stati invitati un certo numero di esperti e osservatori". "Cio' mi ha fatto venire in mente - conclude - l'affermazione di Steve Jobs che diceva di essere interessato ad ascoltare piu la voce dei clienti piuttosto che quella dei produttori. E al Sinodo tutti siamo stati 'produttori'".
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..omettendo qualsiasi considerazione in merito alla "piega" che da decenni ormai la Compagnia di Gesù ha preso, è quantomeno curioso che il superiore dei Gesuiti citi come uno dei suoi modelli di riferimento Steve Jobs e non Gesù Cristo,Maria o i santi...Quanti "padre Nicolas" ci sono al giorno d'oggi nella Chiesa!...e la cose vanno come vanno.....
RispondiEliminaDai Gesuiti, visti i recenti trascorsi e gli attuali, gradirei ALMENO UNA VOLTA, una parola di autocritica prima dell'ennesima "velata" critica al fare altrui.
RispondiEliminaa ridaje
"priorita' all'evangelizzazione piuttosto che all'espressione sacramentale"
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Come si vede che ha le idee chiare.
E vorrebbe i laici nel Sinodo, per ascoltare la "voce del popolo". Lui fa parte del ceto sovrano. Anzi li vede come "consumatori", mentre lui è tra i produttori e deve fornire nuovi "prodotti" secondo i nuovi "bisogni". Ma che esperienza ha della fede e della Chiesa? E quale idea? Dove ha studiato, come si è formato, come ha vissuto?
Questa è - anzi è stata, voglio essere ottimista nella Solennità di Ognissanti - la tragedia della Chiesa del XX secolo.
Ma grazie a Dio ce ne stiamo liberando, abbiamo cominciato a capire quali sono i cattivi maestri.
C'è una cosa che Dio non riuscirà mai a sapere,cosa passa per la mente dei gesuiti(anche Martini lo era)....meditiamoci su e speriamo vengano limitati in tutti i sensi,(povero Ignazio di Loyola)....W sempre ilpapa'bianco',non ne vogliamo di neri(il colore della pelle non c'entra...)
RispondiEliminaC'è una cosa che Dio non riuscirà mai a sapere,cosa passa per la mente dei gesuiti(anche Martini lo era)....meditiamoci su e speriamo vengano limitati in tutti i sensi,(povero Ignazio di Loyola)....W sempre ilpapa'bianco',non ne vogliamo di neri(il colore della pelle non c'entra...)
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