L’infanzia di Gesù, mattino della fede
di Mimmo Muolo
C’è la storia e c’è l’attualità. La profezia veterotestamentaria e il Gesù dei Vangeli di Luca e Matteo.
Ma soprattutto c’è un libro offerto a tutti e in special modo ai cristiani adulti nella fede, perché approfondiscano la loro stessa fede. Sono questi, per il cardinale Gianfranco Ravasi, «i fili principali con cui Benedetto XVI ha tessuto la stoffa» di L’infanzia di Gesù, il libro che completa la sua trilogia cristologica, da oggi nelle librerie di 50 Paesi (e in 9 lingue) per una tiratura complessiva di oltre un milione di copie.
Il volume, edito da Rizzoli e dalla Libreria Editrice Vaticana (Lev), è stato presentato ieri alla stampa proprio dal presidente del Pontificio Consiglio della cultura, il quale ne ha sottolineato i diversi piani di lettura.
Ad esempio il rapporto con l’attualità.
«Penso al grido delle madri nella strage degli innocenti – ha detto il porporato –, un grido universale che risuona ancora ai nostri giorni, mentre muoiono i bambini a Gaza».
Dunque, ha ricordato Ravasi, «non siamo di fronte a un testo solo informativo, ma anche performativo, che ci coinvolge e artiglia la nostra coscienza».
Naturalmente non si tratta del solo pregio del volume. Un’altra qualità dell’opera ratzingeriana è infatti, per il porporato, «la chiarezza del pensiero, che si riflette nella chiarezza dello stile.
Questo libro, infatti, non ha l’autoreferenzialità oracolare esoterica di certe pagine teologiche o filosofiche illeggibili».
Cosicché, ha aggiunto il 'ministro' della cultura della Santa Sede, «Benedetto XVI ha messo in pratica ciò che un filosofo del linguaggio del secolo scorso ha dichiarato, ma non ha mai fatto: tutto quello che si può dire, si può dire chiaramente».
Infine una raccomandazione ai lettori, anche alla luce del fatto che il volume esce a ridosso del periodo natalizio.
«Vi sconsiglio – ha detto Ravasi – di incartare quest’opera nella carte per i regali natalizi con le stelline». Una metafora, naturalmente, per dire che non si tratta di una semplice strenna natalizia o di un instant book, ma «di un libro serio, il cui contenuto è per persone adulte».
Su questa suggestione sono poi tornati il presidente di Rcs libri, Paolo Mieli («non è solo l’opera di un Papa ma anche di un uomo, come Joseph Ratzinger, che è tra le persone più importanti della cultura europea») e la teologa brasiliana, Maria Clara Bingemer.
«Preparandoci a celebrare la grande festa del Natale – ha fatto notare quest’ultima –, questo libro può aiutarci in modo molto profondo ad aprire in noi uno spazio affinché il Salvatore possa nascere e manifestarsi, in un mondocome il nostro che ha tanto bisogno del suo Vangelo».
Alla conferenza stampa erano presenti, tra gli altri, i cardinali Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio Consiglio per i laici e Camillo Ruini, già presidente della Cei, oltre all’arcivescovo Gerhard Ludwig Müller, prefetto della Congregazione per a dottrina della fede e a monsignor Georg Gänswein, segretario personale del Pontefice.
Padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa vaticana, ha ricordato lo straordinario sforzo che Joseph Ratzinger ha compiuto per completare la trilogia. «Solo un grande coraggio e una grande passione potevano permettergli di arrivare in porto in anni in cui gli impegni del governo della Chiesa universale sono così grandi. Per molti di noi, che il Papa vi sia riuscito ha dell’incredibile e suscita ammirazione e gratitudine». Di questa impresa, infine, don Giuseppe Costa, direttore della Lev, ha ricordato le tappe. Il primo volume fu pubblicato ad aprile del 2007 (41 edizioni e 2 milioni di copie), il secondo a febbraio del 2011 (40 edizioni e un milione di copie). Ora questo terzo volume costituisce una specie di «sala di ingresso» agli altri due e ci fa vedere «il mattino di Gesù».
© Copyright Avvenire, 21 novembre 2012
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