Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 20 nov.
Sposo di Maria, turbato dalla gravidanza inattesa e della quale non sapeva l'origine, San Giuseppe era "un uomo giusto". Lo scrive Joseph Ratzinger-Benedetto XVI nel libro "L'infanzia di Gesu'" sottolineando che il Vangelo fa riferimento ad una categoria che connota la Nuova Alleanza, come quella di "fedele" aveva connotato l'Antica. Da qui il "carattere personale della giustizia", cioe' della "fiducia in Dio che da' speranza all'uomo". Giuseppe, in sostanza, "ha facolta' di percepire e desiderio e capacita' di discernimento", e mostra una "sensibilita' per Dio" tanto che il messaggio puo' essergli rivelato grazie alle "domande" che si pone (e pone a Dio).
"Il messaggio che viene trasmesso a Giuseppe - rileva Joseph Ratzinger - e' sconvolgente e richiede una fede eccezionalmente coraggiosa. E' possibile che Dio gli abbia veramente parlato? Che Giuseppe, in sogno, abbia ricevuto la verita', una verita' che va al di la' di tutto cio' che ci si puo' aspettare? E' possibile che Dio abbia agito in questo modo di fronte ad un essere umano? E' possibile che Dio abbia realizzato cosi' l'inizio di una nuova storia con gli uomini?".
Per il Papa, "la qualificazione di Giuseppe come uomo giusto - dunque - va ben al di la' della decisione di quel momento: offre un quadro completo di san Giuseppe e al contempo lo inserisce tra le grandi figure della Antica Alleanza, a cominciare da Abramo, il giusto". Eppure Giuseppe non si ferma alla legge" che dopo la scoperta fatta lo spingerebbe a ripudiare Maria. Cioe' applica la legge "con amore: non vuole esporre Maria pubblicamente alla ignominia, le vuole bene, anche nel momento della grande delusione".
Quindi "vive la legge come Vangelo, cerca la via dell'unita' tra diritto e amore. E cosi' e' interiormente preparato al messaggio nuovo, inatteso e umanamente incredibile, che gli verra' da Dio". Nel suo nuovo libro, Joseph Ratzinger-Benedetto XVI ricorda che il Vangelo di Matteo ci dice che Giuseppe non era il padre di Gesu' e che egli intendeva ripudiare Maria in segreto a causa del presunto adulterio. E allora gli viene detto: "Cio' che in lei e' stato concepito e' opera dello Spirito Santo". "Cosi' - spiega il Papa - l'ultima frase da' una nuova impostazione dell'intera genealogia.
Maria e' un nuovo inizio. Il suo bambino non proviene da alcun uomo, ma e' una nuova creazione, e' stato concepito per opera dello Spirito Santo". Dunque, se "la genealogia rimane importante, Giuseppe e' giuridicamente il padre di Gesu'. Mediante lui, Egli appartiene secondo la Legge, 'legalmente', alla tribu' di Davide. E tuttavia viene da altrove, 'dall'alto' - da Dio stesso. Il mistero del 'di dove', della duplice origine, ci viene incontro in modo molto concreto: la sua origine e' determinabile e, tuttavia, e' un mistero. Solo Dio e' nel senso proprio il 'Padre' suo".
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