Il "blog degli amici di Papa Ratzinger" vuole essere un omaggio a Benedetto XVI. Si tratta di una iniziativa personale che non ha alcun riconoscimento ufficiale. Non è un prodotto editoriale. Il materiale qui contenuto è a disposizione di chiunque. Questo spazio virtuale non ha scopo di lucro ed è consultabile gratuitamente. E' gradito tuttavia un piccolo contributo economico necessario al sostentamento del blog. Buona navigazione.
martedì 20 novembre 2012
Il parto verginale di Maria e la reale risurrezione di Gesù dal sepolcro sono pietre di paragone per la fede
Papa: verginita' di Maria e' realta' oppure un mito? Conta la fede
(ASCA) - Citta' del Vaticano, 20 nov
Il parto verginale di Maria ''e' una realta' storica, un reale evento storico, oppure e' una pia leggenda che, a modo suo, vuole esprimere ed interpretare il mistero di Gesu'?''.
Se lo chiede papa Benedetto XVI nella terza parte del suo libro su Gesu', dedicato all'infanzia, presentato oggi in Vaticano. ''E' vero cio' che diciamo nel Credo - prosegue il pontefice dopo aver esaminato, e scartato, le possibili analogie con i miti e le tradizioni dell'antichita' -: 'Credo in Gesu' Cristo, suo unico figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine? La risposta senza riserve e' si'''.
''Naturalmente - aggiunge, associando il discorso sulla nascita di Gesu' a quello sulla sua risurrezione dopo la morte - non si possono attribuire a Dio cose insensate o irragionevoli o in contrasto con la sua creazione. Ma qui non si tratta di qualcosa di irragionevole e di contraddittorio, bensi' proprio di qualcosa di positivo: del potere creatore di Dio, che abbraccia tutto l'essere.
Percio' questi due punti - il parto verginale e la reale risurrezione dal sepolcro - sono pietre di paragone per la fede. Se Dio non ha anche potere sulla materia, allora Egli non e' Dio. Ma Egli possiede questo potere, e con il concepimento e la risurrezione di Gesu' Cristo ha inaugurato una nuova creazione''.
© Copyright ASCA
bisogna regalare una copia al prefetto della congregazione per la dottrina della fede...
RispondiEliminaanonimo,
RispondiEliminami hai tolto le parole di bocca.
O tempora, o mores!