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venerdì 31 agosto 2012
Venezia shock per il sesso con il crocifisso
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Beata Santa Inqisizione! Per certe cose come questa andrebbe ripristinata! Ovviamente, non per dare la caccia ai gatti neri e scemenze simili anche se ultimamente si parla ed a volte si legge di resti di gatti usati probabilmente per riti satanaci insieme al furto delle ostie per la comunione! Stiamo vivendo decisamente un nuovo e preoccupante periodo di oscurantismo morale e culturale
Quello che è peggio sono gli applausi di un pubblico inconsapevole. Questo film trasmette un messaggio veramente odioso e blasfemo. Per quanto riguarda il Titanic, Raffy, un processo sarebbe solo stata ulteriore pubblicità gratuita a una rivista idiota. Un regalo. Alessia
Denunciare serve solo a fargli pubblicità,quindi è inutile e ti si ritorce contro,piuttosto avrei voluto vedere un film in cui si gettasse a terra il Corano(se ne avrebbero avuto il coraggio)e vedere le reazioni...cmq anche le 'povere perseguitate'Pussycat che tanto hanno avuto partecipazione e appoggio,in un filmato girato in una chiesa erano state assai blasfeme,con atti e parole,ma questa è tutta un'altra storia...transeamus.GR2
Dobbiamo dire con amarezza: meno male che non è il Corano! Altrimenti una bomba a Venezia non la toglieva nessuno. Invece il Corcifisso è "solo" il simbolo centrale della Fede dei Cattolici, cosa vuoi che sia, e poi è "arte" cinematografica (e il vilipendio e presa in giro del cattolico è uno sport europeo molto di moda).... (sigh, sigh)
solo il crocifisso pare ispirare le casalinghe disperate di certi registi coraggiosi, altri profeti no, e chissà come mai. Ormai il cinema sedicente di denuncia e' al ridicolo. A parte questo. credo sarebbe ora di smetterla di ridicolizzare i fedeli e le donne cattoliche in particolare con macchiette che non le rappresentano
Concordo con fr AR....sulla bomba a Venezia nel caso si fosse preso come " oggetto del desiderio" Maometto. .....ma, con i cristiani si va sul sicuro visto che non si sanno o non vogliono neanche provare a difenxersi! A forza di porgere l'altra guancia ci stanno facendo un grugno come un cocomero! Ma tanto va bene cosi'!
Questi registi sono ammalati e spiegano le loro ossessioni e perversioni usando gli altri, in questo caso una casalinga.... per descrivere il loro animo, il loro modo di pensare all'amore.... la casalinga in questo caso è diventata OGGETTO E STRUMENTO delle confessioni perverse del regista... il vero danno è che vogliono farti passare queste perversioni come un problema di oggi, delle coppie, dei matrimoni, ma nessuno ha il coraggio di alzarsi e dire al regista: lei ha bisogno di aiuto!!! lei è un pervertito!!
Quanto alla blasfemia ne vedremo sempre di peggio.... ricordate cosa è accaduto a gennaio per lo spettacolo a Milano: scagliare liquami contro l'immagine di Cristo.... in sordina la notizia che la figlia di Muti, si, il premiato dal Papa.... abbia realizzato anch'ella un'opera blasfema e chissà perchè sempre legata al sesso, all'erotismo... a quell'originale peccato della superbia che, paradossalmente, alla fine queste persone negano....
Prepariamoci al peggio!!! e il peggio sarà che non vedremo mai Vescovi e preti sollecitare il popolo della Chiesa a fare Messe DI RIPARAZIONE... processioni e Adorazioni Eucaristiche di massa...
il 14 settembre è la Festa liturgica proprio dell'Adorazione, esaltazione della Croce... questo film è già una delle tante risposte di come il mondo AMA.... non si tratta di odio, ma proprio di perversione, amare in modo sbagliato e perverso, avere davvero quel tarlo sessuofobo per troppo tempo, ingiustamente, affibbiato alla Chiesa....
Si' qui scusiamo sempre tutto con la malattia! Allora perche' non manifestano le loro perversioni con simboli di altre religioni? Oppure la loro perversione e' a senso unico? Si sentono pervertiti solo davanti ad un Crocefisso?
se ci lamentiamo veniamo etichettati come i soliti chiagnoni che vogliono imbavagliare l'arte (sic), ma a me pare che questa litania vada interrotta. Siamo in Europa, un'Europa che giornalmente ci dice che dobbiamo aprirci agli altri e rispettarli, diventando multiculturali e rispettosi delle credenze altrui. Ma io questo rispetto nei miei confronti di fedele che rispetta gli altri non lo vedo. Non voglio censurare nessuno, ma che le opere "coraggiose" di registi originali abbiano sempre come oggetto i nostri simboli e solo i nostri simboli e' un dato di fatto. Ed e' un fatto su cui la cultura sedicente libera dovrebbe cominciare ad interrogarsi, anche perché per solo presunto oltraggio ad altri simboli da altre parti si muore. Tra l'altro, tutto questo avviene non in un evento privato ma in un evento pubblico, presumo sponsorizzato anche dallo stato col contributo anche nostro. E se non sbagli, lo stato dovrebbe garantire non solo la libertà ma anche il rispetto di ogni forma di culto religioso, anche il nostro, anche se la nostra e' cultura religiosa che non deve essere accolta ma era già qui. Altri culti non esibiscono simboli ne' immagini sacre su cui agevolmente gettare sterco, noi si, ed e' un particolare che va rispettato.
Qui scusiamo tutto e tutti con la malattia! strano che certe perversioni erotiche si accendano solo con i simboli cristiani! Ecidentemente, i mezzi di difesa che usano altre relugioni, scoraggiano e guarscono anche i piu' pervertiti! Ecco a che cosa ha portato il buonismo esasperato.
Prima ancora che il vilipendio, che, ovviamente, non sfiora certi non credenti, la scena descritta nell'articolo è di un inenarrabile cattivo gusto: il solo leggerla mi ha profondamente disgustata, oltre che offesa, come cattolica. Sì, in certi casi viene proprio voglia di tornare all'inquisizione (faccio per dire, ovviamente), ma ora i medievali non siano noi, bensì quelli che hanno una visione così distorta e pervertita della religione. Maria Pia
Ormai se non fai sfregio del crocifisso non sei nessuno. E' una partita vinta in partenza: se si riscuotono applausi, bene, vuol dire che è quello che la gente voleva; se scoppia uno scandalo ben venga anche quello, tutta pubblicità in più e occasione di trincerarsi dietro una libertà di espressione senza limiti. Ma non andava di moda lo slogan: la mia libertà finisce dove comincia il rispetto per l'altro? Evidentemente, ai cristiani non viene riconosciuto alcuno spazio di rispetto che altri non si sentano autorizzati a travalicare. Denunce, censure? Ci mancherebbe, stiamo zitti e porgiamo l'altra guancia, mentre le autocensure su religioni differenti procedono a gonfie vele. E se dicessimo almeno che questo sgarbo sarà segnato nella nostra memoria? Eh, no, suonerebbe troppo minaccioso... Insomma, a questi piace vincere facile facile.
VENEZIA: SEIDL, PARADISE NON E' UN FILM BLASFEMO (ANSA) - VENEZIA, 31 AGO - ''Forse questo film sciocchera' qualcuno e molti probabilmente saranno sconvolti dalla figura di questa donna che cerca solo di soddisfare i propri desideri. Volevo rappresentare una donna che ha amore per Gesu' e che e' in conflitto tra questo amore e quello di suo marito''. Cosi' il regista austriaco Ulrich Seidl replica a una domanda sulla possibilita' che venga accusato di blasfemia il suo film Paradise Faith, in concorso alla Mostra del cinema di Venezia, che in una scena fa vedere la protagonista che, dopo aver leccato un crocifisso, lo mette sotto il lenzuolo per masturbarsi. (ANSA). Da Eufemia
forse e' anche colpa del fatto che e' passato il messaggio, per esempio da parte di gran parte dei preti mediatici e dei cattolici cosiddetti aperti, che sono quelli che la cultura ascolta, che in fondo il crocifisso e' solo un simbolo, e i simboli non contano. E il Papa e' solo il rappresentante del mondano Vaticano. Si dovrebbe prestare piu attenzione nel delegittimare i simboli
Il punto e' proprio quello esposto dal nostro Passante. Siamo a questo punto perche' nella Chiesa c'e' mancanza di unita', scarso senso dell'ubbidienza e corsa alla citazione mediatica. Del resto se ogni vescovo si sente papa nella sua diocesi e ogni parroco pontefice nella sua parrocchia... I fedeli vogliono bene al Papa e questo spiega la ragione per cui mai sono venute meno le manifestazione di affetto a Roma come nel mondo ma il tessuto ecclesiale si sgretola e, parliamoci chiaro, la colpa non e' solo dei fedeli o della secolarizzazione. R.
mi pare che questo regista sia un po' confuso su ciò che per un cristiano e' l'amore per Gesù. Mi viene in mente una frase che ama ripetermi mio nonno: se non sai di cosa parli, taci che e' meglio. E la giustificazione che da' e' quasi peggio del gesto
Eugenia, ho usato il termine "malato" non per giustificare ma per sottolineare che il regista sostiene che questa è la SUA VISIONE delle crisi matrimoniali.... ma sempre di perversione di si tratta, ed anche di peccato grave perchè non è solo un concetto di FINZIONE CINEMATOGRAFICA, ma la descrizione di pensieri PERVERSI giustificati come fossero UN BENE....
che il mondo sia MALATO non è dire che non sia senza responsabilità...
concordo con "un passante".... e aggiungo: dove stanno tutte quelle donne femministe per gridare che una scena del genere non le rappresenta affatto? i sindacati difendono solo gli operai?
dove sta L'INDIGNAZIONE UMANA tanto rivendicata dai Vescovi quando difende la DIGNITA' UMANA E DELLA DONNA? DOVE STANNO I VESCOVI AD ORGANIZZARE MESSE DI RIPARAZIONE?
dovremmo vedere presto un film in cui un CASALINGO avrà rapporti morbosi con la statua della Vergine Maria?
No! questa non è cultura, è fogna a cielo aperto.... è il contrario del pudore... è la liberazione e L'IMPOSIZIONE di ogni prurito!!
Comunque, trama ridicola di chi ormai mette il sesso malvissuto al centro di tutto e immagina i cattolici come un popolo di sessualmente frustrati. E' quel che accade agli intellettuali autoreferenziali che si parlano addosso o si ascoltano solo tra di loro e vivono dei loro luoghi comuni, gli unici che riescono poi a rappresentare
A mio parere si tratta soprattutto di un modo per conseguire la notorietà. Questo non lo rende meno grave moralmente, anzi direi di più, perché io penso si tratti di una provocazione pensata e costruita a mente fredda per sfruttare lo scandalo e non c'entri proprio la malattia. Le cose vanno così almeno dai tempi di Marcel Duchamp, il fondatore del Dadaismo che concepiva l'arte come scandalo e si arricchì esponendo orinatoi capovolti (con un paragone blasfemo che non voglio qui citare) o mettendo i baffi alla Gioconda; e che era un campione di scacchi, quindi un genio della strategia (di una strategia pervertita ai suoi fini). Il guaio principale è che questa logica, come una droga, richiede di aumentare continuamente la dose per l'assuefazione a livelli crescenti di trasgressione. Che fare in proposito? nella attuali condizioni della società, la cosa migliore è a mio parere non prestarsi al gioco e non dare risalto al provocatore, perché così si fa il suo gioco. Messe riparatorie son certamente opportune, e mi auguro se ne facciano; ma senza troppo risalto pubblico. Non per paura, ripeto, ma perché il clamore è quello che costoro cercano. Klaus
Beata Santa Inqisizione! Per certe cose come questa andrebbe ripristinata! Ovviamente, non per dare la caccia ai gatti neri e scemenze simili anche se ultimamente si parla ed a volte si legge di resti di gatti usati probabilmente per riti satanaci insieme al furto delle ostie per la comunione! Stiamo vivendo decisamente un nuovo e preoccupante periodo di oscurantismo morale e culturale
RispondiEliminameriterebbero un denuncia!
RispondiEliminaDenuncia? Da parte di chi e contro chi?
RispondiEliminaPer carita'! Abbiamo visto com'e' finita con la rivista Titanic.
R.
Quello che è peggio sono gli applausi di un pubblico inconsapevole. Questo film trasmette un messaggio veramente odioso e blasfemo. Per quanto riguarda il Titanic, Raffy, un processo sarebbe solo stata ulteriore pubblicità gratuita a una rivista idiota. Un regalo.
RispondiEliminaAlessia
Denunciare serve solo a fargli pubblicità,quindi è inutile e ti si ritorce contro,piuttosto avrei voluto vedere un film in cui si gettasse a terra il Corano(se ne avrebbero avuto il coraggio)e vedere le reazioni...cmq anche le 'povere perseguitate'Pussycat che tanto hanno avuto partecipazione e appoggio,in un filmato girato in una chiesa erano state assai blasfeme,con atti e parole,ma questa è tutta un'altra storia...transeamus.GR2
RispondiEliminaInfatti Raffaella le denunce non sono il piatto forte della Santa Sede purtroppo!
RispondiEliminaDobbiamo dire con amarezza: meno male che non è il Corano! Altrimenti una bomba a Venezia non la toglieva nessuno. Invece il Corcifisso è "solo" il simbolo centrale della Fede dei Cattolici, cosa vuoi che sia, e poi è "arte" cinematografica (e il vilipendio e presa in giro del cattolico è uno sport europeo molto di moda).... (sigh, sigh)
RispondiEliminaL'Avvenire del 30/8 pubblica un'intervista al direttore Barbera che auspicava un festival senza polemiche. Chissà come vengono scelti i film. Eufemia
RispondiEliminasolo il crocifisso pare ispirare le casalinghe disperate di certi registi coraggiosi, altri profeti no, e chissà come mai. Ormai il cinema sedicente di denuncia e' al ridicolo. A parte questo. credo sarebbe ora di smetterla di ridicolizzare i fedeli e le donne cattoliche in particolare con macchiette che non le rappresentano
RispondiEliminaConcordo con fr AR....sulla bomba a Venezia nel caso si fosse preso come " oggetto del desiderio" Maometto. .....ma, con i cristiani si va sul sicuro visto che non si sanno o non vogliono neanche provare a difenxersi! A forza di porgere l'altra guancia ci stanno facendo un grugno come un cocomero! Ma tanto va bene cosi'!
RispondiEliminaQuesti registi sono ammalati e spiegano le loro ossessioni e perversioni usando gli altri, in questo caso una casalinga.... per descrivere il loro animo, il loro modo di pensare all'amore.... la casalinga in questo caso è diventata OGGETTO E STRUMENTO delle confessioni perverse del regista...
RispondiEliminail vero danno è che vogliono farti passare queste perversioni come un problema di oggi, delle coppie, dei matrimoni, ma nessuno ha il coraggio di alzarsi e dire al regista: lei ha bisogno di aiuto!!! lei è un pervertito!!
Quanto alla blasfemia ne vedremo sempre di peggio.... ricordate cosa è accaduto a gennaio per lo spettacolo a Milano: scagliare liquami contro l'immagine di Cristo....
in sordina la notizia che la figlia di Muti, si, il premiato dal Papa.... abbia realizzato anch'ella un'opera blasfema e chissà perchè sempre legata al sesso, all'erotismo... a quell'originale peccato della superbia che, paradossalmente, alla fine queste persone negano....
Prepariamoci al peggio!!!
e il peggio sarà che non vedremo mai Vescovi e preti sollecitare il popolo della Chiesa a fare Messe DI RIPARAZIONE... processioni e Adorazioni Eucaristiche di massa...
il 14 settembre è la Festa liturgica proprio dell'Adorazione, esaltazione della Croce... questo film è già una delle tante risposte di come il mondo AMA.... non si tratta di odio, ma proprio di perversione, amare in modo sbagliato e perverso, avere davvero quel tarlo sessuofobo per troppo tempo, ingiustamente, affibbiato alla Chiesa....
Si' qui scusiamo sempre tutto con la malattia! Allora perche' non manifestano le loro perversioni con simboli di altre religioni? Oppure la loro perversione e' a senso unico? Si sentono pervertiti solo davanti ad un Crocefisso?
RispondiEliminase ci lamentiamo veniamo etichettati come i soliti chiagnoni che vogliono imbavagliare l'arte (sic), ma a me pare che questa litania vada interrotta. Siamo in Europa, un'Europa che giornalmente ci dice che dobbiamo aprirci agli altri e rispettarli, diventando multiculturali e rispettosi delle credenze altrui. Ma io questo rispetto nei miei confronti di fedele che rispetta gli altri non lo vedo. Non voglio censurare nessuno, ma che le opere "coraggiose" di registi originali abbiano sempre come oggetto i nostri simboli e solo i nostri simboli e' un dato di fatto. Ed e' un fatto su cui la cultura sedicente libera dovrebbe cominciare ad interrogarsi, anche perché per solo presunto oltraggio ad altri simboli da altre parti si muore. Tra l'altro, tutto questo avviene non in un evento privato ma in un evento pubblico, presumo sponsorizzato anche dallo stato col contributo anche nostro. E se non sbagli, lo stato dovrebbe garantire non solo la libertà ma anche il rispetto di ogni forma di culto religioso, anche il nostro, anche se la nostra e' cultura religiosa che non deve essere accolta ma era già qui. Altri culti non esibiscono simboli ne' immagini sacre su cui agevolmente gettare sterco, noi si, ed e' un particolare che va rispettato.
RispondiEliminaQui scusiamo tutto e tutti con la malattia! strano che certe perversioni erotiche si accendano solo con i simboli cristiani! Ecidentemente, i mezzi di difesa che usano altre relugioni, scoraggiano e guarscono anche i piu' pervertiti! Ecco a che cosa ha portato il buonismo esasperato.
RispondiEliminaPrima ancora che il vilipendio, che, ovviamente, non sfiora certi non credenti, la scena descritta nell'articolo è di un inenarrabile cattivo gusto: il solo leggerla mi ha profondamente disgustata, oltre che offesa, come cattolica. Sì, in certi casi viene proprio voglia di tornare all'inquisizione (faccio per dire, ovviamente), ma ora i medievali non siano noi, bensì quelli che hanno una visione così distorta e pervertita della religione. Maria Pia
RispondiEliminaOrmai se non fai sfregio del crocifisso non sei nessuno. E' una partita vinta in partenza: se si riscuotono applausi, bene, vuol dire che è quello che la gente voleva; se scoppia uno scandalo ben venga anche quello, tutta pubblicità in più e occasione di trincerarsi dietro una libertà di espressione senza limiti. Ma non andava di moda lo slogan: la mia libertà finisce dove comincia il rispetto per l'altro? Evidentemente, ai cristiani non viene riconosciuto alcuno spazio di rispetto che altri non si sentano autorizzati a travalicare.
RispondiEliminaDenunce, censure? Ci mancherebbe, stiamo zitti e porgiamo l'altra guancia, mentre le autocensure su religioni differenti procedono a gonfie vele.
E se dicessimo almeno che questo sgarbo sarà segnato nella nostra memoria? Eh, no, suonerebbe troppo minaccioso...
Insomma, a questi piace vincere facile facile.
Beh medievale vincere facile con i cristiani si puo'.......................................
RispondiEliminaVENEZIA: SEIDL, PARADISE NON E' UN FILM BLASFEMO
RispondiElimina(ANSA) - VENEZIA, 31 AGO - ''Forse questo film sciocchera'
qualcuno e molti probabilmente saranno sconvolti dalla figura di
questa donna che cerca solo di soddisfare i propri desideri.
Volevo rappresentare una donna che ha amore per Gesu' e che e'
in conflitto tra questo amore e quello di suo marito''. Cosi' il
regista austriaco Ulrich Seidl replica a una domanda sulla
possibilita' che venga accusato di blasfemia il suo film
Paradise Faith, in concorso alla Mostra del cinema di Venezia,
che in una scena fa vedere la protagonista che, dopo aver
leccato un crocifisso, lo mette sotto il lenzuolo per
masturbarsi. (ANSA).
Da Eufemia
forse e' anche colpa del fatto che e' passato il messaggio, per esempio da parte di gran parte dei preti mediatici e dei cattolici cosiddetti aperti, che sono quelli che la cultura ascolta, che in fondo il crocifisso e' solo un simbolo, e i simboli non contano. E il Papa e' solo il rappresentante del mondano Vaticano. Si dovrebbe prestare piu attenzione nel delegittimare i simboli
RispondiEliminaIl punto e' proprio quello esposto dal nostro Passante.
RispondiEliminaSiamo a questo punto perche' nella Chiesa c'e' mancanza di unita', scarso senso dell'ubbidienza e corsa alla citazione mediatica.
Del resto se ogni vescovo si sente papa nella sua diocesi e ogni parroco pontefice nella sua parrocchia...
I fedeli vogliono bene al Papa e questo spiega la ragione per cui mai sono venute meno le manifestazione di affetto a Roma come nel mondo ma il tessuto ecclesiale si sgretola e, parliamoci chiaro, la colpa non e' solo dei fedeli o della secolarizzazione.
R.
mi pare che questo regista sia un po' confuso su ciò che per un cristiano e' l'amore per Gesù. Mi viene in mente una frase che ama ripetermi mio nonno: se non sai di cosa parli, taci che e' meglio. E la giustificazione che da' e' quasi peggio del gesto
RispondiEliminaVi condivido Raffaella e passante!
RispondiEliminaEugenia, ho usato il termine "malato" non per giustificare ma per sottolineare che il regista sostiene che questa è la SUA VISIONE delle crisi matrimoniali.... ma sempre di perversione di si tratta, ed anche di peccato grave perchè non è solo un concetto di FINZIONE CINEMATOGRAFICA, ma la descrizione di pensieri PERVERSI giustificati come fossero UN BENE....
RispondiEliminache il mondo sia MALATO non è dire che non sia senza responsabilità...
concordo con "un passante"....
e aggiungo: dove stanno tutte quelle donne femministe per gridare che una scena del genere non le rappresenta affatto?
i sindacati difendono solo gli operai?
dove sta L'INDIGNAZIONE UMANA tanto rivendicata dai Vescovi quando difende la DIGNITA' UMANA E DELLA DONNA?
DOVE STANNO I VESCOVI AD ORGANIZZARE MESSE DI RIPARAZIONE?
dovremmo vedere presto un film in cui un CASALINGO avrà rapporti morbosi con la statua della Vergine Maria?
No! questa non è cultura, è fogna a cielo aperto.... è il contrario del pudore... è la liberazione e L'IMPOSIZIONE di ogni prurito!!
Comunque, trama ridicola di chi ormai mette il sesso malvissuto al centro di tutto e immagina i cattolici come un popolo di sessualmente frustrati. E' quel che accade agli intellettuali autoreferenziali che si parlano addosso o si ascoltano solo tra di loro e vivono dei loro luoghi comuni, gli unici che riescono poi a rappresentare
RispondiEliminaA mio parere si tratta soprattutto di un modo per conseguire la notorietà. Questo non lo rende meno grave moralmente, anzi direi di più, perché io penso si tratti di una provocazione pensata e costruita a mente fredda per sfruttare lo scandalo e non c'entri proprio la malattia.
RispondiEliminaLe cose vanno così almeno dai tempi di Marcel Duchamp, il fondatore del Dadaismo che concepiva l'arte come scandalo e si arricchì esponendo orinatoi capovolti (con un paragone blasfemo che non voglio qui citare) o mettendo i baffi alla Gioconda; e che era un campione di scacchi, quindi un genio della strategia (di una strategia pervertita ai suoi fini).
Il guaio principale è che questa logica, come una droga, richiede di aumentare continuamente la dose per l'assuefazione a livelli crescenti di trasgressione.
Che fare in proposito? nella attuali condizioni della società, la cosa migliore è a mio parere non prestarsi al gioco e non dare risalto al provocatore, perché così si fa il suo gioco. Messe riparatorie son certamente opportune, e mi auguro se ne facciano; ma senza troppo risalto pubblico. Non per paura, ripeto, ma perché il clamore è quello che costoro cercano.
Klaus
Grazie Caterina per la tua spiegazione!
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