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giovedì 30 agosto 2012
L’ecumenismo al centro del "Ratzinger Schülerkreis". Il cardinale Schönborn: tema di primaria importanza per il Papa (R.V.)
L’ecumenismo al centro del "Ratzinger Schülerkreis". Il cardinale Schönborn: tema di primaria importanza per il Papa
Si riuniscono da domani, a Castel Gandolfo, docenti e teologi del “Ratzinger Schülerkreis”, il circolo degli ex allievi di Benedetto XVI, formatosi all’epoca della sua docenza presso l’Università di Ratisbona. Il seminario, a porte chiuse, si svolge quest'anno sul tema dell’ecumenismo e affronterà in modo particolare le relazioni che coinvolgono cattolici, luterani e anglicani. Farà da riferimento il libro intitolato “Raccogliere i frutti”, pubblicato nel 2009 dal cardinale Walter Kasper, già presidente del Pontificio Consiglio per l'Unità dei cristiani. Sul tema e lo spirito di questo seminario, Gudrun Sailer, del nostro programma tedesco, ha intervistato il cardinale arcivescovo di Vienna Christoph Schönborn, tra i partecipanti all'incontro:
R. – Ci sarà il vescovo luterano emerito Ulrich Wilkens, famoso esegeta, che parlerà dello sviluppo dell’ecumenismo tra cattolici e luterani; poi ci sarà la tematica degli anglicani sulla quale parlerà mons. Charles Morereau, nuovo vescovo di Ginevra, Losanna e Friburgo, che è specialista in questa tematica; sarà presente anche il cardinale Koch, presidente del Consiglio per l’unità dei cristiani … Il fatto che il Santo Padre abbia scelto questa tematica per l’incontro di quest’anno è un segno che per lui la questione ecumenica è di primaria importanza. Penso che questo sia già un primo contenuto essenziale; nell’ambito dei 50 anni del Concilio Vaticano II è un segno forte che il Santo Padre insista sull’importanza di questi incontri tra i cristiani separati.
D. – Fra cinque anni avranno luogo le celebrazioni per commemorare i 500 anni della Riforma. Questo in qualche modo farà da sottofondo ai vostri dibattiti?
R. – Penso che inevitabilmente sarà nell’orizzonte da parte luterana e anglicana, perché è una conseguenza della Riforma. Con il Santo Padre, ci aspettiamo un dialogo nella verità e nella carità: nella verità che non nasconde il dramma della divisione tra i cristiani in Europa e, in conseguenza, in tutto il mondo; ma anche quella grande tematica di cosa è la Riforma della Chiesa, una tematica che per il Santo Padre è molto importante: pensiamo a tutto ciò che ha detto ed insegnato sulla riforma nella continuità, come modello di riforma cattolica. Certamente, nell’ambito del giubileo della Riforma si parlerà molto anche di ciò che è una vera riforma, della quale abbiamo bisogno, oggi.
D. – I dibattiti di questo “circolo” come si svolgono?
R. – E’ un circolo accademico, e questo vuol dire che quello che conta sono gli argomenti. Certo, c’è l’amicizia dopo tanti anni: ci incontriamo da oltre 30 anni, ogni anno; adesso siamo quasi tutti nell’età della pensione!
Il Santo Padre è il più giovane di noi... Sempre è stato così, così l’ho vissuto in tutti questi anni: il Papa è prima di tutto un uomo di riflessione; ciò che conta è l’argomento e la ricerca della verità. E dunque, se non si potesse discutere apertamente, non sarebbe un circolo di allievi con il loro professore! Penso che questo clima di ricerca della verità – della verità sia storica, sia filosofica, sia teologica – è sempre rimasto invariato, ma c’è anche un accenno all’amicizia. Ciò che ci colpisce sempre è come il Santo Padre conosca i suoi allievi: chiede come vanno la famiglia, i figli; quando c’è un dolore nella famiglia lo sa, si interessa … Si vede che questo aspetto umano – paterno, fraterno – è molto presente.
Penso che anche questo sia in parte uno dei motivi per cui questo "circolo" si è mantenuto dal 1977 fino ad oggi …
D. – All’inizio degli incontri, il Santo Padre è solito fare una specie di riassunto di quanto è accaduto nella Chiesa e in Vaticano nei mesi trascorsi dall’ultimo incontro. Lei personalmente, quali argomenti aspetta con particolare interesse, questa volta?
R. – E’ sempre un momento molto importante dell’incontro, e lo era già 30 anni fa … Prima parlava di ciò che viveva nella Congregazione per la Dottrina della fede e questo tour d’horizon è sempre atteso con grande interesse: tutti prendono appunti … Quest’anno, quali saranno i cenni del Santo Padre? Basti pensare alle grandi tematiche dell’anno passato. E per noi è sempre illuminante vedere non solo quale tematica il Santo Padre riassuma, quanto come lo faccia: la luce di sapienza, di perspicacia che si rileva dal parlare dei grandi eventi dell’anno passato …
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Si vede molto bene come il cardinale arcivescovo di Vienna Christoph Schönborn, conosca molto bene il Santo Padre. una descrizione molto sottile e profonda. Anche io penso che il Papa abbia un profondo spirito di riflessione e analisi, un discernimento sottile da imitare!
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