PAPA: SCHOENBORN, "E' PIU' GIOVANE DI NOI SUOI EX ALLIEVI"
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 30 ago.
Tra gli ex allievi di Papa Ratzinger, l'arcivescovo di Vienna Christoph Schoenborn e' forse il piu' conosciuto e coraggioso (nel difendere la riforma ratzingeriana e la sua azione purificatrice).
Ed e' anche fedelissimo agli appuntamenti del "Ratzinger Schulerkreis", il circolo degli ex allievi del professor Joseph Ratzinger che si incontrano una volta all'anno con il loro insegnante divenuto prima cardinale e poi Papa, continuando cosi' la tradizione iniziata all'epoca della sua docenza presso l'Universita' di Ratisbona. Il seminario, a porte chiuse.
"E' un circolo accademico, e questo vuol dire - spiega Schoenborn ai microfoni della Radio Vaticana - che quello che conta sono gli argomenti. Certo, c'e' l'amicizia dopo tanti anni: ci incontriamo da oltre 30 anni, ogni anno e adesso siamo quasi tutti nell'eta' della pensione".
E proprio l'antico professore, assicura il cardinale domenicano nell'intervista, "e' il piu' giovane di noi". "Sempre - ricorda - e' stato cosi' in tutti questi anni: il Papa e' prima di tutto un uomo di riflessione; cio' che conta e' l'argomento e la ricerca della verita'.
E dunque, se non si potesse discutere apertamente, non sarebbe un circolo di allievi con il loro professore".
Ma, conclude Schoenborn, "in questo clima di ricerca della verita' sia storica, sia filosofica, sia teologica, sempre rimasto invariato, c'e' anche un accenno all'amicizia.
Cio' che ci colpisce sempre e' come il Santo Padre conosca i suoi allievi: chiede come vanno la famiglia, i figli; quando c'e' un dolore nella famiglia lo sa, si interessa. Si vede che questo aspetto umano, paterno, fraterno, e' molto presente. Penso che anche questo sia in parte uno dei motivi per cui questo 'circolo' si e' mantenuto dal 1977 fino ad oggi".
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PAPA: CON I SUOI EX ALLIEVI PER DISCUTERE DI ECUMENISMO
Salvatore Izzo
(AGI) - Castel Gandolfo, 30 ago.
Si riuniscono da domani, a Castel Gandolfo, docenti e teologi del "Ratzinger Schulerkreis", il circolo degli ex allievi del professor Joseph Ratzinger che si incontrano una volta all'anno con il loro insegnante divenuto prima cardinale e poi Papa, continuando cosi' la tradizione iniziata all'epoca della sua docenza presso l'Universita' di Ratisbona. Il seminario, a porte chiuse, si svolge quest'anno sul tema dell'ecumenismo e affrontera' in modo particolare le relazioni che coinvolgono cattolici, luterani e anglicani, cosi' come sono presentate nel libro intitolato "Raccogliere i frutti", pubblicato nel 2009 dal cardinale tedesco Walter Kasper, presidente emerito del Pontificio Consiglio per l'Unita' dei cristiani, il cui successore, il cardinale svizzero Kurt Koch, e' ex allievo del Papa e membro del sodalizio che annovera per la stessa ragione anche il coraggioso cardinale arcivescovo di Vienna Christoph Schoenborn, l'unico con il cardinale di Boston Sean O'Malley ad aver difeso il Pontefice quando si e' cercato di negare l'azione svolta dall'allora prefetto della Congregazione della Fede contro gli abusi sessuali compiuti da uomini come il cardonale Groer e padre Maciel, che godevano di ampie protezioni in Curia.
Intervistato dalla Radio Vaticana, Schoenborn ha espresso apprezzamento per l'invito rivolto dal Papa al vescovo luterano emerito Ulrich Wilkens, famoso esegeta, che parlera' alla riunione del "Ratzinger Schulerkreis" sullo sviluppo dell'ecumenismo tra cattolici e luterani. "Poi - ha anticipato il cardinale domenicano - ci sara' la tematica degli anglicani sulla quale parlera' monsignor Charles Morereau, nuovo vescovo di Ginevra, Losanna e Friburgo, che e' specialista in questa tematica".
Secondo Schoenbors, "il fatto che il Santo Padre abbia scelto
questa tematica per l'incontro e' un segno che considera la questione ecumenica di primaria importanza". "Penso - confida ai microfoni di Radio Vaticana - che questo sia gia' un primo contenuto essenziale: nell'ambito dei 50 anni del Concilio Vaticano II e' un segno forte che il Santo Padre insista sull'importanza di questi incontri tra i cristiani separati".
"Con il Santo Padre - conclude Schoenborn - ci aspettiamo un dialogo nella verita' e nella carita': nella verità che non nasconde il dramma della divisione tra i cristiani in Europa e, in conseguenza, in tutto il mondo; ma anche quella grande tematica di cosa e' la riforma della Chiesa, una tematica che per il Santo Padre e' molto importante: pensiamo a tutto ciò che ha detto ed insegnato sulla riforma nella continuita', come modello di riforma cattolica. Certamente, nell'ambito del giubileo della Riforma si parlera' molto anche di cio' che e' una vera riforma, della quale abbiamo bisogno, oggi".
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bello il riferimento al tratto paterno del Papa che s'interessa anche della salute dei familiari dei Sui ex allievi e bello il commento del cardinale di Vienna che definisce il Papa più giovane di loro
RispondiEliminaOT ma occhio che domani ce la troviamo sui giornali:
RispondiEliminahttp://www.sta.si/en/vest.php?s=a&id=1794561
Se è tutto vero, si spiegherebbere certe storiche "amicizie" coperte per anni...
JP