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sabato 30 giugno 2012
Martedì il Papa si trasferisce a Castel Gandolfo. "Pausa" estiva densa di impegni. L'analisi di TMNews
Papa/ In settimana Castel Gandolfo, a Strasburgo esame Moneyval
'Pausa' estiva densa di impegni, da Ior a Vatileaks a lefebvriani
Città del Vaticano, 30 giu. (TMNews)
Arriva la pausa estiva per il Papa, ma sarà solo parzialmente un periodo di riposo. Da martedì Joseph Ratzinger si trasferisce a Castel Gandolfo.
Ormai da tre anni Benedetto XVI, 85 anni, evita l'alta quota della montagna, poco salubre per la pressione circolatoria, e si ritira nel palazzo apostolico sulle pendici del lago albano. Il luogo è più fresco della città eterna e concilia meglio, tanto più con le temperature alte di questi giorni, il riposo.
"Nel periodo estivo sono sospese tutte le udienze private", ha reso noto un comunicato della prefettura della casa pontificia pubblicato oggi. "Le udienze generali del mercoledì - sospese nel mese di luglio - riprenderanno da mercoledì primo agosto a Castel Gandolfo Nelle domeniche e nelle solennità durante il periodo estivo la preghiera mariana dell'Angelus avrà luogo nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo".
Tradizionalmente il Papa usa i tre mesi estivi (l'anno scorso tornò in Vaticano a inizio ottobre) per allentare i ritmi di lavoro e concedere maggiore tempo ed energie alle attività più amate: la lettura, il pianoforte e la scrittura. Dopo i primi due libri su 'Gesù di Nazaret' ora dovrebbe comporre l'ultimo volume dedicato all'infanzia del Salvatore. Non è escluso che metta mano ad una quarta enciclica (il teologo e liturgista Nicola Bux ha espresso la speranza che sia dedicata alla liturgia a partire dalla fede). Preparerà poi i discorsi per il rientro, e in particolare quelli per l'impegnativo viaggio che lo attende in Libano dal 14 al 16 settembre, una trasferta che sarà fortemente influenzata dall'evoluzione della guerra civile in corso in Siria.
Gli impegni pubblici, per il resto, sono pochi e confinati nella zona dei Castelli romani. Lunedì 9 luglio dovrebbe visitare i verbiti di Nemi il mercoledì successivo assistere ad un concerto offerto dal maestro Daniel Baremboim nel Palazzo apostolico, domenica 15 luglio messa a Frascati (sede suburbicana del 'cardinale vescovo' Tarcisio Bertone, segretario di Stato vaticano), il giorno di Ferragosto, come ogni anno, celebrazione mattutina dell'Assunta nella chiesetta centrale di Castel Gandolfo.
Il Papa, ovviamente, seguirà dai Colli albani il governo della Chiesa cattolica mondiale. Se solitamente gli impegni si diradano in estate, però, quest'anno è diverso. Il frangente è agitato. Innanzitutto il Papa non sarà accompagnato nel 'buen retiro' affacciato sul lago di Castel Gandolfo dal suo maggiordomo. Paolo Gabriele è stato arrestato il 23 maggio per furto aggravato di documenti riservati della Santa Sede - il cosiddetto caso Vatileaks - e da allora è rinchiuso in una cella di sicurezza nella caserma della gendarmeria vaticana. Gli arresti domiciliari gli sono stati sinora negati e non si prevede attualmente una data di inizio del processo a suo carico. Gabriele viene interrogato dai magistrati vaticani con una qualche sporadicità e le sue informazioni vengono utilizzate dagli inquirenti e dai gendarmi per ulteriori perquisizioni e interrogatori finalizzati a individuare eventuali complici e mandanti - vaticani o italiani - dell'assistente di camera del Papa. Intanto, discretamente e senza limiti di mandato, tre cardinali nominati dal Papa - Julian Herranz, Jozef Tomko e Salvatore De Giorgi - procedono in "audizioni" di funzionari e maggiorenti, laici e chierici, nel quadro di un'inchiesta parallela di cui riferiscono esclusivamente a Benedetto XVI.
Il caso Vatileaks, intanto, ha innescato una sorta di 'crisi di Governo' in Vaticano. Sabato scorso, dopo una riunione con i capi-dicastero, il Papa ha ricevuto nel suo appartamento cinque cardinali di peso - Pell, Ouellet, Tauran, Ruini, e Tomko - che, "in forza della loro grande e varia esperienza di servizio della Chiesa, non solo nell'ambito romano ma anche internazionale, - ha spiegato nell'occasione il portavoce vaticano Federico Lombardi - possono utilmente scambiare con lui considerazioni e suggerimenti per contribuire a ristabilire il desiderato clima di serenità e di fiducia nei confronti del servizio della Curia Romana".
Il portavoce Lombardi ha successivamente smentito - come ricostruito dalla stampa - che sia in vista un cambio di guardia in segreteria di Stato, sebbene l'affaire delle fughe di notizie abbia spinto personalità del calibro del card. André Vingt-Trois, arcivescovo di Parigi, a denunciare un mal funzionamento della Curia romana e prevedere un prossimo pensionamento di Bertone, che a dicembre prossimo compirà 78 anni. Nel toto-nomine fioccano i nomi più disparati, dai cardinali Mauro Piacenza e Leonardo Sandri, ai maggiorenti della segreteria di Stato - il ministro degli Esteri Dominique Mamberti, il 'sostituto' Angelo Becciu - ai nunzi apostolici in Canada (Pedro Lopez Quintana), Venezuela (Piero Parolin) o Francia (Luigi Ventura). Difficilmente Bertone andrà in pensione prima dell'età a cui si ritirò il suo predecessore Angelo Sodano, 78 anni e sei mesi, ma il Papa intenderebbe comunque mettere mano, nei prossimi mesi, a qualche modifica nell'organigramma e nello stile di governo. La festa dei Santi Pietro e Paolo di ieri è stata occasione per altri colloqui riservati di Benedetto XVI con arcivescovi giunti a Roma da tutto il mondo per la consegna del 'pallio' nella basilica vaticana. E la quiete di Castel Gandolfo potrebbe essere proprizia per ulteriori incontri.
Dal palazzo apostolico estivo, intanto, il Papa osserverà quanto accade la prossima settimana a Strasburgo. Da lunedì a venerdì si riunisce l'assemblea plenaria di Moneyval, l'organismo responsabile dell'anti-riciclaggio per il Consiglio d'Europa. E mercoledì dovrebbe affrontare il rapporto relativo al Vaticano, che da pochi anni sta tentando - con polemiche tra cardinali, una prima legge poi emendata, le indagini della Procura di Roma sullo Ior - di entrare nella 'white list' dei paesi trasparenti, conformando così la propria normativa agli standard internazionali divenuti vincolanti con la circolazione nella Città Leonina dell'euro con l'effige papale. Da alcune anticipazioni filtrate sulla stampa italiana, il Vaticano potrebbe essere parzialmente bocciato (sarebbero negativi otto su sedici previsioni-chiave) ma dovrebbe comunque incassare un primo, condizionato via libera. Una partita che si intreccia, ancorché a distanza, con la scelta del nuovo presidente dello Ior (le consultazioni sono iniziate questa settimana) dopo la abrasiava sfiducia che il 'board' ha votato a fine maggio a Ettore Gotti Tedeschi.
C'è infine un ultimo dossier che sta a cuore al Papa e potrebbe impegnarlo durante l'estate: il rientro dei lefebvriani nella Chiesa cattolica. Nel corso del pontificato Benedetto XVI ha fatto diverse mosse per chiudere lo scisma che questa fraternità sacerdotale ha aperto negli anni Ottanta - ha liberalizzato la 'messa in latino', ha tolto la scomunica ai vescovi lefebvriani, ha aperto con loro un negoziato dottrinale - e la questione sembrava vicina a una conclusione. Senonché, dopo molte polemiche all'interno dei tradizionalisti tra falchi e colombe, ieri il superiore, mons. Beranrd Fellay, ha dichiarato che le trattative con la Santa Sede sono ad un "punto morto" perché la discussione dottrinale "è tornata al punto di partenza" e nella Chiesa "alcuni tirano, vogliono andare ancora più in là verso il progressismo e verso le sue conseguenze, altri che cercano di fare correzioni, e siamo in mezzo come una pallina di ping pong che tutti colpiscono". Salvo sconvocazione, un 'capitolo generale' dei lefebvriani dovrebbe svolgersi appunto nei prossimi giorni. Mentre il Papa inizia una pausa estiva che tutto sembra fuorché una vacanza.
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trovo spiritosa la definizione del cardinale 23 come personalità di "calibro".
RispondiEliminaDiciamo che in mancanza di altri "calibri" da citare anche questo lo diventa.Anche se per misurarlo, in tutta onestà, non occorrono i decametri.
un'altra cosa. Chi ha scritto questo articolo non sa un tubo.Complimenti per la lunghezza, non dicendo niente.
RispondiEliminaL'unità di misura del cardinale 23 è la mezza calzetta. Concediamogli, però, di essere in ottima e folta compagnia. Che abissale differenza con il nostro Benedetto, che Dio gli conceda di superare l'età di Leone XIII.
RispondiEliminaAlessia