Il Papa alla delegazione del Patriarcato ecumenico: proseguire la nuova fase iniziata con il Concilio
Il cammino ecumenico prosegua sui passi iniziati, 50 anni fa, con il Concilio Vaticano II: è quanto affermato, stamani, da Benedetto XVI nell’udienza in Vaticano alla delegazione del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli che, come da tradizione, partecipa alla Festa dei Santi Pietro e Paolo, Patroni di Roma. Nel suo discorso, il Papa ha ringraziato il Patriarca Bartolomeo I per la sua apertura al dialogo e il suo impegno ad annunciare il Vangelo. Il servizio di Alessandro Gisotti:
La predicazione dei Santi Pietro e Paolo, suggellata dal martirio, “è il fondamento saldo e perenne su cui si edifica la Chiesa”: è quanto sottolineato da Benedetto XVI che - rivolgendosi alla delegazione del Patriarcato ecumenico - ha ribadito che proprio “nella fedeltà al deposito della fede” trasmesso dagli Apostoli si trovano le radici della “comunione che già sperimentiamo tra noi”. Quindi, ha rammentato che fra pochi mesi, l’11 ottobre, ricorrerà il 50.mo anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II. Un evento di straordinario significato anche per il cammino ecumenico:
“Et c’est en concomitance avec…”
“E’ proprio in concomitanza con questo Concilio” al quale, ha ricordato, hanno preso parte anche dei rappresentanti del Patriarcato ecumenico in qualità di “delegati fraterni” che “ebbe inizio una nuova importante fase delle relazioni tra le nostre Chiese”. Ha quindi ringraziato il Signore per la “riscoperta” di questa profonda unità e per il cammino percorso in questi anni dalla Commissione mista internazionale per il Dialogo Teologico tra la Chiesa Cattolica e la Chiesa Ortodossa nel suo insieme, “con l’auspicio che anche nella fase attuale si possano fare dei progressi”:
“Rappelant l’anniversaire du Concile Vatican II…”
“Richiamando l'anniversario del Concilio Vaticano II”, il Papa ha quindi ricordato “la figura e l'attività dell'indimenticabile Patriarca ecumenico Athenagoras”, di cui tra qualche giorno ricorrerà il 40.mo anniversario della morte. Il Patriarca Athenagoras, insieme al Beato Papa Giovanni XXIII e al Servo di Dio Papa Paolo VI, ha detto, “animati da quella passione per l'unità della Chiesa che sgorga dalla fede in Cristo Signore, si fecero promotori di coraggiose iniziative che aprirono la strada a rinnovate relazioni tra il Patriarcato ecumenico e la Chiesa cattolica”. Ha così espresso particolare “gioia” nel costatare come Bartolomeo I segua, “con rinnovata fedeltà e feconda creatività”, il cammino tracciato dai suoi predecessori, i Patriarchi Athenagoras e Dimitrios, “distinguendosi a livello internazionale per la sua apertura al dialogo tra i cristiani e per l'impegno al servizio dell'annuncio del Vangelo nel mondo contemporaneo”:
“Que Dieu tour-puissant nous fasse…”
“Dio onnipotente – ha concluso il Papa – ci faccia il dono di una comunione sempre più piena secondo la Sua volontà, perché ‘con un cuore solo ed un'anima sola’ possiamo sempre esaltare il Suo nome”.
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