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Intervista molto attenta e curata.
RispondiEliminaDice cose giuste ma semplifica troppo sulla faccenda "conservatori-progressisti" e dice troppo poco sulle "centralizzazioni" della curia rispetto alle varie chiese nazionali.
Infine nulla dice sui processi attivati da tempo per l'internazionalizzazione della Curia e sui rapporti, sempre più "nuovi" con la politica (quella "alta" ed in rapporti sempre molto alti ed in scenari mondiali).
Sono tutte cose che stanno cambiando il mondo e la Chiesa cattolica romana, ed il Vaticano di conseguenza pure sta cambiando e deve ancora cambiare.
Benedetto XVI guida questi processi con mano ferma e cuore buono ... ma produce molti conflitti, ovviamente.
ciao r
Raffaele Ibba, Lei vive impigliato negli anni '70... Stessi slogan di ideologia ecclesiale che hanno fatto disastri per decenni, e di cui gli eventi attuali sono la diretta conseguenza.
RispondiElimina(Per Lei, ad esempio, esisterebbero "Chiese nazionali" dove, magari, la Conferenza Episcopale Nazionale ha potere magisteriale?
Se pensa così, mi sa che degli insegnamenti di Joseph Raztinger non ha capito molto (o fa finta di non capire.) Oltretutto il Papa di Anglicanorum Coetibus ha accolto e accoglie migliaia di transfughi da una "Chiesa" che, in Inghilterra, si poneva e si pone come "Church of England"..
Inoltre: se vuole una "Chiesa nazionale", non ha che da scegliere fra gli amici di Lehmann in Germania, di Dziwisz in Polonia, etc...
Guardi chi il Pontefice ha oggi nominato Arcivescovo di Denver, ad esempio, e poi ne riparliamo..)