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Fuori i nomi dei destinatari! Ovviamente non deve farli il Corriere ma il Vaticano!
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ecco perchè i giornalisti difendono i corvi raffa!
RispondiEliminaEsattamente!
RispondiEliminaR.
devo dire una cosa che ho constatato anche nel mio ambiente di lavoro o in quello di mio marito, non fa differenza. In generale gli scrupoli e l'etica del comportamento che ha caratterizzato i nostri nonni, o anche i nostri genitori ,nell'ambiente di lavoro è andata a radicchi da tempo.
RispondiEliminaNon si conosce più il significato della parola lealtà. E questo molte volte è attuato in stato di semiconsapevolezza. Insomma c'è una specie di pigrizia del cervello a ragionare su quello che si fa.
Quindi non sono molto stupita che nella sala stampa vaticana molti di quelli che fanno la morale al Vaticano hanno una folta pelliccia sullo stomaco.
Sarà difficile sapere la verità perchè in tutta sincerità credo che la casta dei giornalisti sia più potente di quella dei cardinali, oggi.
Ci vorrebbe un insider che raccontasse fuor di dentiera quello che sa, ma nell'attimo immediatamente successivo si troverebbe probabilmente a chiedere la carità davanti a San Pietro.
Ripensiamo anche allo scandalo in Inghilterra sui media del gruppo Murdoch. Non è stata rispettata nemmeno la privacy di una famiglia cui avevano rapito la figlia.
Non c'è più niente di sacro e ci si vanta anche della cosa dicendo che tutto diventerà trasparente.
Una bella consolazione per chi ci vuole credere: io credo invece che tutto , di questo passo, farà schifo.
Raffy, avresti mai immaginato che Politi si sarebbe trovato d'accordo con Giuliano Ferrara, uno che "fiuta il vento". Incredibile come si verifichino certe convergenze, vero? Non conta tutto ciò che Benedetto ha fatto, conta ciò che secondo alcuni non ha fatto. Il rifiutarsi di essere un burocrate, per esempio, per essere pastore, maestro e testimone di fede. L'articolo di Politi è sommamente schifoso e ingiusto. Una propaganda antipapa degna dei peggiore dei regimi. Nulla viene riconosciuto a Papa Benedetto, nulla.
RispondiEliminaRingrazio invece il sen Marcello Pera per l'ottimo articolo su Libero "E' falso che i corvi aiutino Ratzinger".
Tutto il resto è praticamente da buttare. I vaticanisti sono da buttare.
Alessia
Che brutta razza i giornalisti!
RispondiEliminaSecondo voi, 'sti corvi fanno il loro sporco lavoro gratis o vengono pagati?
Alessia
Prima escono meglio e', ma e' molto meglio che prima di farli uscite siano ben identificati tutti gli anelli della catena.
RispondiEliminaDopodiche' una bella scomunica latae sententiae, Billot e quant'altro si ritenga opportuno.
eehheheheheheheeh
RispondiEliminaStrane alleanze, vero Alessia?
Hai letto l'articolo di Europa?
Da rimanere di ghiaccio!
Comunque il fiammifero dei buoni sta sfiorando pantaloni e tonache. Per questo si agitano tutti come se fossero impazziti.
R.
"Fuori i nomi dei destinatari! Ovviamente non deve farli il Corriere ma il Vaticano!"
RispondiEliminaQuesta è una pia illusione. Accontentatevi dei comunicati del gesuita, che non comunicheranno mai nulla.
Nella vostra rassegna stampa manca l'O.R.... oggi si occupa del festival di Cannes.
I tempi cambiano...i fiammiferi si accendono, i pantaloni prendono fuoco.
RispondiEliminap.s. mai segnalati articoli che non riguardassero Papa Benedetto!
R.
io mi chiedo per quale motivo ad occuparsi dell'appartamento papale non si chiamino monaci e monache di clausura. Anche il semplice fatto che le pur buone "memoresdomini" escano in giro per Roma (una di queste, la povera Emanuela, fu uccisa propio nelle strade di Roma) rende fragilissimo il papa stesso. Chiunque può avvicinare le persone che vivono col papa, e chiunque pul tentare di corromperle. E il caso dell'assistente di camera lo dimostra. Monache e monaci di clausura invece sarebbero molto più al riparo da simili tentativi di corruzione. Nel palazzo apostolico si ricavino degli ambienti per ospitarvi alcuni monaci che si occupino dell'assistenza personale del papa. E' una idea così astrusa?
RispondiEliminaAntonello
E' un titolo civetta. Dimostrazione dello scadente giornalismo che qualche vaticanista un po' lezioso cerca di fare in questi giorni.
RispondiEliminaIeri è stato smentito che vi fossero casse di documenti e apparecchiature fotografiche in casa di Gabriele dal suo legale.
Oggi il Corriere se ne esce con un titolo accattivante per un articolo che dice solo la solita solfa... Magari per far piacere alla Segreteria di Stato che in questi giorni preferisce concentrare l'attenzione sul dito (i corvi) e non la luna (i documenti e le loro implicazioni).
Antonello,
RispondiEliminanon e' una idea astrusa, ma manca il bersaglio. Anche tra monaci, monache, frati, suore e compagnia cantante ci possono essere elementi piu' o meno abbordabili per desideri poco puliti.
Quello che realmente ci vuole e' un gruppo di persone di *vera fede* e di *autentica lealta* al Santo Padre regnante.
E sottolineo *regnante*: perche' sembra proprio che tutta la vecchia guardia sia ancora fedele allo stile che imperava durante il periodo del Santo Padre *defunto*.
Più che astrusa, Antonello. Sappiamo tutti che il Vicario di Cristo, il dolce Cristo in terra, è in costante pericolo di essere tradito, ferito, finanche ucciso. Come Cristo! E' un formidabile catalizzatore di odio da parte di scribi e farisei di ogni risma, in sottana o meno, ma non lo si può ingabbiare come un uccellino. Chi ti dice poi che un monaco di clausura non possa essere vittima di tentativi di corruzione, sensibile alla lusinga, al potere, al denaro? Mi sembra che tu idealizzi troppo questa condizione che, te lo assicuro, non mette al riparo da tentazioni che hanno più del luciferino che del santo.
RispondiEliminaAlessia
un monaco di clausura, che, una volta terminato il servizio nell'appartamento papale, anzichè dover uscire fuori e poter incontrare chiunque, va nella sua cella dove non incontra nessuno, non mi pare che sia la stessa cosa.....Che ci siano monaci più infedeli lo sappiamo....ma ce ne sono pure molto fedeli e di rigorosa clausura. Basta scegliere bene. Certo che se si scelgono monaci che poi pur non uscendo dalla cella, usano internet oppure qualunque mezzo di comunicazione....è evidente che il pericolo è il medesimo se non addirittura maggiore di quello che si ha con un laico che ha moglie e figli e che vive necessariamente a contatto con tanta gente.
RispondiEliminaAntonello
tutto succede perchè lui si ostina con teutonica fermezza a fare il papa,se invece si fosse fatto 'consigliare'da solerti minutisti minutanti,portaborse,leccapantofole,arrampicatori complottisti di vario genere di cui in Vaticano non c'è mai stata penuria,forse vivrebbe meglio,ma non essendo mediaticamente appetibile ed essendo poco adatto a rappresentazioni sceniche da spellamani,o gesti da captatio benevolentiae,è difficile,poi è ostinato,onesto e,soprattutto dotato di una fede granitica e di un amore sconfinato per la chiesa di Cristo,cose che a loro risultano ostiche,inapplicabili e incomprensibili,l'avevano eletto per continuare tranquillamente a tramare dietro alle tende,ma lui le ha sollevate e adesso si intravedono e questo è per loro intollerabile.O tempora,o mores(speriamo che regga,perchè vedendolo in differita alla messa di domenica l'ho trovato scosso e aveva un fil di voce,ma l'omelia era una delle più belle che ha tenuto ,densa,partecipata,commovente)che Dio lo tenga lontano da lupi,iene e sciacalli,oltre che da corvi ad avvoltoi....GR2
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