mercoledì 30 maggio 2012

Dopo l’arresto di Paolo Gabriele. Rimettiamo insieme i tasselli (Gagliarducci)

Clicca qui per leggere il commento segnalatoci da Laura.

2 commenti:

  1. Bel commento, specialmente il paragrafo finale che trovo utile riportare per intero:

    "Dalla tesi difensiva di Nuzzi, sembra dipanarsi una strategia, che vede la vecchia guardia alleata con forze che vogliono solo sfruttare gli scandali della Chiesa per testimoniare che la sovranità dello Stato di Città del Vaticano è una cosa antiquata, da superare. E che il Papa sarebbe bene si rinchiudesse in una torre d’avorio (o meglio ancora che rinunciasse "per il bene della Chiesa"). Più preghiera, meno diplomazia. Anzi, niente diplomazia. Che la Chiesa parli solo ai credenti. Sarebbe davvero questo il bene della Chiesa?"

    Indovina indovinello: chi e' che ha come obiettivo il rinchiudere la religione nell'ambito del "fatto privato" e basta, perdendo ogni aspetto sociale?

    E' certamente un periodo durissimo per tutti i credenti, dal Papa in giu', ma come quello del 2010 per lo scandalo pedofilia e' un periodo necessario per la purificazione della Chiesa... e con l'intervento della Provvidenza, prima finisce meglio e'.

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  2. Ai tempi di Pio IX c'era la possibilità di risolvere il problema "di netto": Mastro Titta!
    Ma per fortuna siamo ad altre epoche.
    Forse bisognerebbe prendere in considerazione ciò che è scritto in Apocalisse 12,12: "Ma guai a voi, terra e mare, perché il diavolo è disceso sopra di voi pieno di grande furore sapendo che gli resta poco tempo".
    Il drago massonico è scatenato: attacca la Donna, cioè la Chiesa, proprio al suo vertice.
    "Pregate per me, perché io non fugga per paura davanti ai lupi", ebbe a dire Benedetto.
    Cosa fare, dunque? Nient'altro che pregare per il Papa

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