Riceviamo e con grande piacere e gratitudine pubblichiamo:
BENEDETTO XVI: VERRÀ FESTEGGIATO OGNI ANNO IL 7 OTTOBRE
“Un simbolo contro la recessione” L’economista Toniolo è Beato
Il professore promosse un secolo fa l’Università cattolica
GIACOMO GALEAZZI
CITTÀ DEL VATICANO
Un economista Beato antirecessione. Un secolo fa Giuseppe Toniolo ebbe un ruolo centrale nella definizione della dottrina sociale della Chiesa. Ora Benedetto XVI lo eleva agli onori degli altari, il ministro dei Beni culturali Lorenzo Ornaghi gli prospetta un futuro da patrono dei docenti universitari mentre per i fedeli è già un simbolo contro la crisi.Toniolo verrà festeggiato ogni anno il 7 ottobre, ma non resterà confinato nei luoghi di culto. «Il suo messaggio è di grande attualità, specialmente in questo tempo: indica la via del primato della persona umana e della solidarietà», afferma il Pontefice teologo e pastore. La beatificazione nella basilica di San Paolo dell’economista Toniolo (padre dell’Azione cattolica e antesignano della Dc e del Concilio) più che il riconoscimento di un ruolo storico appare l’indicazione di un modello concreto per la società odierna. Il presidente della Cei, Angelo Bagnasco lo elogia per il primato dell’uomo sui sistemi politici: «Toniolo insegna che senza etica non c’è giustizia e la società implode». Un neo-Beato calato nel sociale, con una forte dimensione politica: tratto significativo in un momento in cui la Chiesa ribadisce la necessità per i cattolici di riprendere un impegno attivo in campo sociale e politico. «E’ significativo che Toniolo diventi beato ora che l’Italia è in seria difficoltà- spiega Fabio Zavattaro, portavoce dell’Azione Cattolica-.Ad essere beatificato è un economista che chiedeva di coniugare etica ed economia affinché i profitti dell’impresa venissero reinvestiti per creare posti di lavoro». Insomma, Toniolo viene proposto ai credenti come «intermediario» tra cielo e terra ma diventa anche un esempio anti-crisi. «E’ la dimostrazione che i laici possono conseguire la santità cristiana nella famiglia, nella scienza, nella politica, nell’economia», commenta il sociologo Luca Diotallevi, vicepresidente delle Settimane sociali. «Le sue idee sul lavoro sono valide ancora oggi», osserva l’economista Stefano Zamagni. Padre di sette figli, professore universitario, promosse l’Azione Cattolica, l’Università Cattolica e le Settimane Sociali dei cattolici italiani. Ma il suo spessore non si esaurisce solo nella dimensione intellettuale e politica. L’iter della sua causa di beatificazione prese le mosse nel 1951. Il 14 giugno 1971 Paolo VI emanò il decreto sulle sue virtù con il titolo di «venerabile». Ieri, la beatificazione legata a un miracolo avvenuto nel 2006 a Pieve di Soligo, in Veneto, con la guarigione di un giovane imprenditore, Francesco Bortolini, entrato in coma dopo una caduta.
© Copyright La Stampa, 30 aprile 2012
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