PAPA: ANCORA ATTUALE IL MESSAGGIO DELLA PACEM IN TERRIS
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 30 apr.
La visione offerta da Giovanni XXIII con la "Pacem in Terris" risulta attuale anche oggi, dopo il superamento della guerra fredda e la caduta dei muri che dividevano il mondo in blocchi contrapposti.
Lo scrive Bendetto XVI in un messaggio Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, organismo vaticano presieduto dall'ex ambasciatrice Usa Mary Ann Glendon.
Il documento che viene riproposto nell'assemblea plenaria dell'Accademia a 50 anni dalla sua pubblicazione e' espressione, rileva Papa Ratzinger di una "antropologia che riconosce la creatura umana a immagine del Creatore" e che riconosce dunque il valore del perdono, che "ha bisogno di trovare la propria strada all'interno del discorso internazionale sulla risoluzione dei conflitti, per trasformare il linguaggio sterile di recriminazioni reciproche che non porta da nessuna parte".
"Il perdono - afferma Benedetto XVI - non e' negazione del male fatto, ma partecipazione al processo di santificazione e dell'amore di Dio che riconcilia e ristora".
"Gli errori storici e le ingiustizie - infatti - possono essere superati solo se uomini e donne sono ispirati da un messaggio di santificazione e speranza, un messaggio che offre una strada per andare oltre, al di la' degli impasse che cosi' spesso bloccano i popoli e le nazioni in un circolo vizioso di violenza".
Da quando Giovanni XXIII scrisse la Pacem in Terris, conclude il Papa tedesco, "alcuni dei conflitti che apparivano insolubili sono passati.
Facciamoci coraggio dunque mentre lottiamo per la pace nel mondo, confidiamo che il nostro comune scopo" e' "un mondo in cui la dignita' di ogni persona umana sia accordata con il rispetto dovuto, e possa portare frutto e portera' frutto".
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