BEATIFICAZIONE TONIOLO: DOMANI SOVRAFFOLLAMENTO MEDIATICO
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 28 apr.
Le basiliche papali di San Pietro e San Paolo saranno in concorrenza domani mattina sugli schermi televisivi con due importanti eventi che si svolgeranno contemporaneamente.
Benedetto XVI celebrera' infatti in San Pietro il rito di ordinazione sacerdotale di 9 diaconi che si sono preparati nei seminari della diocesi di Roma (tra questi un ex magistrato e avvocato dello Stato, un pilota dilettante e un giovane vietnamita) proprio mentre nella Basilica di San Paolo si svolgera' il rito della beatificazione di Giuseppe Toniolo, presieduto dal cardinale Salvatore De Giorgi, gia' assistente dell'Azione Cattolica, con concelebranti del calibro del presidente della Cei Angelo Bagnasco e dell'arcivescovo di Milano Angelo Scola. Rai Uno e l'emittente della Cei TV2000 seguiranno in diretta questo rito che ha una valenza rilevante per la Chiesa Italiana, perche' Toniolo e' stato l'ispiratore dell'Universita' Cattolica. Il Centro Televisivo Vaticano e Telepace seguiranno le ordinazioni sacerdotali in San Pietro nel corso delle quali il Papa pronuncera' un'importante omelia. Alle 12 le due "piazze" si ricongiungeranno perche' al Regina Caeli il Pontefice si rivolgera' in collegamento tv ai fedeli della Basilica di San Paolo.
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BEATIFICAZIONE TONIOLO: OSSERVATORE, CI CHIESE UNA COLLABORAZIONE
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 28 apr.
L'Osservatore Romano pubblica una lettera del 4 novembre 1888 scritta da Giuseppe Toniolo, nella quale il futuro beato chiedeva di poter collaborare con articoli su temi sociali, impegnandosi a scriverne uno al mese, con disponibilita' a interventi a cadenza piu' ravvicinata se vi erano esigenze diverse della redazione. Colpisce la grande umilta' dello studioso che assicura: "l'opera mia pertanto, se avesse l'onore di essere benevolmente accettata, intenderebbe ad aggiungersi, non mai a surrogarsi a quella d'altri". Nel testo, Toniolo si presentava come un pensatore obbediente al Papa.
"Un giornale cattolico ed organo del Vaticano - scrive - deve troppo giustamente assicurarsi dello spirito dei suoi collaboratori. La mia professione di fede non va dunque indugiata". Da parte sua, il postulatore della causa di beatificazione, il vescovo di Assisi Domenico Sorrentino, ricorda sul giornale vaticano che "in quegli anni ai cattolici era vietata la partecipazione politica con il non expedit" e Toniolo comincio' ad interessarsi apertamente dell'Opera dei Congressi" convinto che "il miglior modo di interessarsi alla questione romana era interessarsi alla questione sociale". E come economista aveva "preso le distanze da una visione economica prevalente: occorreva, a suo parere, ri-fondare l'economia mostrando come la luce del Vangelo, declinata nella dottrina sociale della Chiesa".
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BEATIFICAZIONE TONIOLO: OSSERVATORE, FIGURA INGIUSTAMENTE RIMOSSA
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 28 apr.
Quella di Giuseppe Toniolo, l'ispiratore dell'Universita' Cattolica che sara' beatificato domani a Roma, "e' una figura rimossa dalla memoria: gli esponenti del cattolicesimo democratico lo hanno ricordato sino alla generazione di Alcide De Gasperi e, immediatamente dopo, fra i piu' giovani, di Amintore Fanfani. Ma dopo di loro venne il diluvio dell'oblio".
Lo scrive l'Osservatore Romano per il quale "nel professore pisano i cattolici italiani potrebbero invece ora riscoprire un esempio di pieno e totale coinvolgimento nella storia con lo sguardo oltre la storia. Toniolo supera e oltrepassa le appartenenze di gruppo". "Anche allora - infatti - il mondo cattolico era attraversato, talvolta dilaniato, da anime diverse spesso in aperta competizione, fra l'intransigenza monolitica dell'Opera dei Congressi di Giovanni Battista Paganuzzi e le impazienze innovatrici dei giovani che mordevano il freno finendo in molti casi per approdare politicamente al murrismo piu' esasperato e idealmente alla deriva modernista. Consapevole dei pericoli e dei rischi di entrambe le posizioni, Toniolo fece di tutto per promuovere e animare, nella carita', un dialogo franco e schietto fra le parti, rimanendo indefettibilmente fedele alla Chiesa e ai suoi vescovi".
"Toniolo - ricorda l'Osservatore Romano - ha voluto vivere in comunione con i pastori della Chiesa, di cui spesso era amico e collaboratore; non per proteggersi da possibili fulmini ma per muoversi in un ambiente vitale e nella garanzia della verita'. Chi poi anche sommariamente sfogliasse le sue lettere si renderebbe conto della vita intensissima di questo intellettuale, di questo accademico che non si e' stancato di attraversare l'Italia e l'Europa per sostenere la causa cattolica con tutti i mezzi possibili. E che a costo di massacranti viaggi anche notturni mai mancava alle sue lezioni universitarie a Pisa, per non venir meno ai doveri verso lo Stato e verso gli studenti".
"Toniolo - scrive ancora l'Osservatore nell'articolo a firma di Paolo Vian - e' sicuramente colui che piu' ha fatto per sprovincializzare la cultura cattolica italiana, riscattandola dall'angustia delle risentite rivendicazioni post-unitarie per elevarla al dialogo con i movimenti cattolici europei, con i loro pensatori e con i loro protagonisti; e al tempo stesso esponendola alle sfide del confronto con le altre visioni del mondo, di matrice liberale e socialista".
"Con la beatificazione di Toniolo - conclude il quotidiano vaticano - i cattolici italiani non guadagnano soltanto, nella comunione dei santi, un valido aiuto e protettore. Hanno l'occasione di riscoprire in lui un esempio e un modello di cui, nelle mutate circostanze storiche, seguire il cammino e soprattutto il metodo: la fedelta' alla storia e alla societa', per trascenderle".
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Scola non è a Roma per la beatificazione di Toniolo: vi è, invece, il cardinal Tettamanzi.
RispondiEliminaScola è a Guanzate (Como) per una celebrazione eucaristica. Così risulta da Avvenire - Milano Sette.