Domenica delle Palme e Giornata mondiale della gioventù. Il Papa: contagiare il mondo con la gioia cristiana
La Chiesa entra nella Settimana Santa con la celebrazione della Domenica delle Palme e della Passione del Signore. Domani mattina alle 9.30, Benedetto XVI presiederà in Piazza San Pietro la Santa Messa, preceduta dalla tradizionale processione con il rito della benedizione delle palme e degli ulivi. Domani si celebra anche la 27.ma Giornata Mondiale della Gioventù a livello diocesano sul tema “Siate sempre lieti nel Signore!”. E il Papa ha inviato il suo messaggio ai giovani. Il servizio di Sergio Centofanti.
Saranno tanti i giovani a riempire Piazza San Pietro per la Gmg diocesana in attesa di Rio 2013. Il Papa li esorta ad essere “missionari della gioia". “Andate a raccontare agli altri giovani la vostra gioia di aver trovato quel tesoro prezioso che è Gesù stesso” – scrive Benedetto XVI - Perché la gioia della fede “possa restare in noi, dobbiamo trasmetterla”.
“A volte – prosegue il messaggio - viene dipinta un’immagine del Cristianesimo come di una proposta di vita che opprime la nostra libertà” e anche “il modo di vivere dei cristiani sembra a volte stanco ed annoiato”. Allora “testimoniate voi per primi il volto gioioso e felice della fede. Il Vangelo è la «buona novella» che Dio ci ama e che ognuno di noi è importante per Lui”.
“Siate dunque missionari entusiasti della nuova evangelizzazione! Portate a coloro che soffrono, a coloro che sono in ricerca, la gioia che Gesù vuole donare. Portatela nelle vostre famiglie, nelle vostre scuole e università, nei vostri luoghi di lavoro e nei vostri gruppi di amici, là dove vivete. Vedrete che essa è contagiosa”.
Non accontentatevi di dare il minimo, mettete i vostri talenti al servizio degli altri – esorta il Papa – ricordando che fedeltà e costanza conducono alla gioia “anche se non sempre questa è immediata”. Perché “il vero amore è perseverante anche e soprattutto nelle difficoltà”.
Infine, il messaggio ricorda che “il cristiano autentico non è mai disperato e triste, anche davanti alle prove più dure”. Sappiamo, infatti, che Cristo crocifisso e risorto è con noi, è l’amico sempre fedele. Quando partecipiamo alle sue sofferenze, partecipiamo anche alla sua gloria. Con Lui e in Lui, la sofferenza è trasformata in amore. E là si trova la gioia”.
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