Monito di Bertone sui "veleni"
Il segretario di Stato: «Volino le colombe, i corvi li lasciamo nella boscaglia»
Fausto Gasparroni
roma
«Volino le colombe, i corvi li lasciamo nella boscaglia». Il segretario di Stato vaticano, cardinale Tarcisio Bertone, reagisce con una battuta al clima di "veleni" che si respira oltre il Portone di bronzo. Mentre i documenti riservati della Santa Sede, finiti sui media, continuano ad alimentare polemiche, e mentre l'azione dei "corvi" fa trasparire situazioni di forti contrasti interni, il più vicino collaboratore del Papa – ieri in visita a Potenza per l'inaugurazione del Centro pediatrico Bambino Gesù della Basilicata – punta l'attenzione su quanto di buono viene fatto dalla Chiesa e non nasconde la sua riprovazione verso chi rimesta nel torbido. «Abbiamo inaugurato un centro bellissimo, con un logo che ricorda una colomba. Le colombe volino in alto, i corvi li lasciamo nella boscaglia», ha detto. «Questo centro – ha spiegato Bertone – è un buon segno d'impegno, di novità positiva e di interazione tra Roma e la Basilicata. Anche Roma porta risorse ed energie, non porta solo sacrifici. Abbiamo visto anche i primi operati e questo è un altro buon segno di impegno e professionalità. Coesione, amore e solidarietà portano frutti».
Ieri, parlando al clero romano nel tradizionale incontro di inizio Quaresima, era stato il Papa a lanciare un nuovo monito contro il carrierismo e la sete di potere all'interno della Chiesa. «La mancanza di umiltà distrugge l'unità della Chiesa», aveva affermato Benedetto XVI puntando il dito contro la «vanagloria» di chi non sa limitarsi al suo «piccolo servizio» ma cede al «desiderio di apparire». E ieri, ancora il card. Bertone, in un'intervista in onda in serata a Tv7, tocca anche le discussioni seguite al «caso Viganò» (l'ex segretario del Governatorato trasferito alla Nunziatura di Washington dopo le sue accuse sul malaffare negli appalti) e alle controversie sulla gestione dei beni economici in Vaticano. Bertone parla di «professionalità», di «correttezza» e di trasparenza nell'amministrazione», con particolare riferimento anche all'adeguamento delle norme nella gestione dei beni economici.
«Ci siamo messi al passo aderendo alla convenzione europea, alla convenzione finanziaria aderendo alle convenzioni contro il riciclaggio. Abbiamo anche adottato anche all'interno delle singole amministrazioni della Città del vaticano e della Santa Sede delle regole molto rigide. È stato compiuto, come ha detto anche il comunicato recente del Governatorato, un lavoro lodevole, usiamo la parola «per fare pulizia» in caso ci fossero tracce di illegalità, e continuiamo in questa linea», sottolinea il card. Bertone.
«Quest'anno – prosegue – abbiamo fatto un nuovo regolamento per la Prefettura per gli affari economici che è un pò come la nostra Corte dei Conti che esercita un controllo molto rigido e fa anche delle ispezioni quando ci sono segnali di non corretta amministrazione». «Io credo – aggiunge il cardinale segretario di Stato – che se andiamo in questa direzione credo che ci si possa fidare dell'amministrazione dei beni della chiesa e d'altra parte confidano anche nella corretta amministrazione dei beni della chiesa tante persone che sono generose verso la chiesa vedendo anche il volume di carità e di opere di solidarietà che sviluppa in tutto il mondo».
© Copyright Gazzetta del sud, 25 febbraio 2012
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