ICI CHIESA: SOTTOSEGRETARIO POLILLO, SENZA UTILI NON SI PAGHERA'
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 26 feb.
L'esenzione dall'Imu sara' garantita comunque agli enti "no profit" - e dunque anche a parrocchie e istituti religiosi - che non ricavano utili dalle loro attivita'.
Lo ha detto ad Avvenire Gianfranco Polillo, sottosegretario all'Economia del governo Monti. "Il concetto e' semplice ed e' iscritto nei principi generali dell'ordinamento: paga l'Imu chi iscrive un utile in bilancio. Chi, insomma, lucra sull'attiva che svolge".
"In questo Paese - commenta Polillo riguardo alle polemiche sull'emendamento - c'e' una tendenza a complicare le cose, a cercare la notizia sensazionalistica anche in un provvedimento ordinario come quello che abbiamo varato sul non profit, che certo non vuole aggredi re chi svolge un servizio alla collettivita'". In sostanza, esemplifica Polillo, "se la retta alla scuola parificata serve a sostenere i costi di gestione, non si puo' considerare attivita' commerciale. Per un ospedale: e' lo stesso. Il decreto, oltre a stabilire come si calcola la porzione d'edificio da cui si 'lucra', terra' conto di questo principio". Riguardo al testo proposto dal governo del quale ieri Avvenire aveva scritto che lascia aspetti da chiarire, Polillo giura: "per me e' ovvio, non ho dubbi: paghera', senza eccezioni, chiunque tragga profitto dalle attivita' svolte".
In risposta al giornale della Cei che lamentava la identificazione sui media della Chiesa Cattolica come unica destinataria del provvedimento, il sottosegretario assicura inoltre che "nelle riunioni non c'e' mai stata una personalizzazione della questione, non e' una 'norma ad personam', per intenderci. E ci stupiamo anche noi - dice - di come e' stata interpretata".
Infine Polillo nega che ci siano stime sul possibile gettito.
"Chi le fa - scherza - gioca al lotto. L'unica stima seria e' quella del mio collega Vieri Ceriani, che parla di circa cento milioni. In ogni caso qualsiasi somma entrera', come noto, la metteremo nel fondo per abbassare le tasse", gia' istituito da tempo e finora non attivato.
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CRISI: AVVENIRE, NON SI PUO' UCCIDERE LA GRECIA
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 26 feb.
"Se si vuole veramente evitare il fallimento della Grecia, occorre dar vita a un progetto sostenibile e solidale, non uccidendo il malato con la cura".
Lo scrive Avvenire nel suo editoriale.
"Per far questo - spiega l'economista Luigino Bruni sul quotidiano della Cei - occorre che l'Europa sia piu' presente, e che, soprat tutto, inizi a parlare. Quando un Paese vive un momento difficile e grave e' necessario che la politica svolga la sua funzione simbolica, sappia parlare alla gente per rende re comprensibili e possibili anche grandi sacrifici".
In merito l'articolo ricorda l'esempio dei leader politici del passato, "da Churchill a De Ga speri e a Mandela: statisti che hanno sapu to parlare al cuore della loro gente, in gran di momenti di sofferenza individuale e collettiva".
Ma oggi, rileva, nessuno "sta parlando ai greci a nome dell'Europa. Non puo' ne' deve parlare la Bce, non ci riesce il debolissimo Parlamento di Straburgo, ne' la Commissione di Bruxelles, i cui leader sono totalmente assenti dai dibattiti e dai media in questi me si cruciali, dove invece spopolano i capi dei governi nazionali".
"Cio' che poi piu' colpisce quando osserviamo la Grecia - conclude Avvenire - e' la solitudine di quel popolo: dov'e' sono gli altri Stati fratelli? Dove sono i concittadini europei?".
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Quindi negare i soldi per l'eroina a un tossico significa volerlo uccidere? La Grecia, come tutti gli stati Europei, è in bancarotta perchè lo stato spende più di quello che incassa, creando sempre nuove burocrazie che soffocano la libertà e distruggono il senso di responsabilità dei cittadini, "tanto paga Pantalone". Poi arriva il giorno del crack e la colpa è di chi non vuole più prestare soldi con la certezza di non vederli più?
RispondiEliminaQuesti giornaletti neodemocristiani tenuti in piedi dalla immorale legge sull'editoria e dall'8 per mille che a ben altro dovrebbe servire - stanno sempre dalla parte dello statalismo e del socialismo. Si chiedano adesso perchè lo stato vuole l'IMU dalle scuole cattoliche e mi dicano se opporsi vuol dire "uccidere" lo stato ladro, sanguisuga e sprecone. E dicano se sembra loro giusto che le famiglie debbano svenarsi per tenre in piedi questo elefante burocratico che non ci protegge dai delinquenti e non protegge la valuta ovvero disattende i soli compiti che davvero ha.
I vescovi e il loro giornale hanno salutato l'avvento di Monti come positivo? Bene, il web è pieno di video e articolo di qualche anno fa con Monti commissario UE responsabile per i conti della Grecia che diceva che era tutto a posto e che la prova che l'euro funzionava era la soluzione dei problemi greci. Hanno messo il piromane a spegnere l'incendio, e adesso "non si può uccidere la Grecia"? Ma mi facciano il piacere!!