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sabato 31 dicembre 2011
Vaticano, la carica dei vescovi che non vogliono andare in pensione (Galeazzi)
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Ubbidire tacendo e tacendo ubbidire!
A onor del vero, a proposito del Card. George è davvero auspicabile una bella proroga: si tratta di un prelato veramente con "gli attributi" (vedasi la sua ultima sacrosanta uscita contro gli osceni gay pride di Chicago), un uomo di polso che non ha mai dimostrato alcuna disobbedienza o polemica con Roma. Vedremo cosa deciderà il Papa!
Però, però, attenzione: la norma della presentazione della rinuncia al giungere dei 75 anni non è di diritto divino, nè - tantomeno - tradizionale. Anzi, è un'innovazione recentissima, per la Chiesa. Con questo non voglio dire che spesso non sia più che opportuna. Comunque il codice non dice che un vescovo DEVE o E' TENUTO a presentare le sue dimissioni al compiere l'età canonica. Il codice italiano dice "è invitato", che è un po' fiacco, perchè il latino dice "rogatur" gli è "caldamente richiesto...", ma nessuno lo può obbligare a rassegnare le dimissioni, se non si sente di farlo. Nel caso il Papa pensi sia necessario può sempre provvedere con la sua autorità e rimpiazzare vescovi vecchi, malati o incapaci. La norma è quella del buon senso, sia di chi dà le dimissioni, sia di chi deve riceverle. E si sa che papa Benedetto spesso e volentieri lascia per anni le lettere di dimissione nel suo cassetto. A volte, invece - vedi Card. Law - le apre subito con gioia....
Pienamene d'accordo con Laurentius. Il card. George è un ottimo vescovo e me l'han confemato amici di quella città. La norma dei 75 anni è assurda. Si scambia l'episcopato, servizio di paternità vigilante e docente, con la vigorosa efficienza fisica. Le dimissioni dovrebbero esser valutate seondo fattori diversi dall'età. Lo stesso razionalismo senza senso riroviamo negli 80 anni come limite per esser elettori del Papa. Ad 80 anni meno due o tre giorni lo Spirito Santo parla nei conclavisti e un giorno dopo no? Chissà perché poi il Papa può esser eletto e continuare a svolger la sua missione benché ultraottantenne.
A me 75 anni, per certe cariatidi che circolano per le diocesi italiane, sono anche troppi: che il vescovo di Mazara del Vallo, mons. Mogavero, noto alle cronache per la sua stola (?) Armani e per la sua intervista-libro nel quale si lamenta di alcune decisioni passate, abbia ancora 11 (!!) di episcopato davanti a sé, mi pare un incubo. Immaginiamo sino alla fine dei suoi giorni... Senza questa norma, inoltre, card. Mahony, non devo certo chiarire di chi sto parlando, sarebbe ancora arcivescovo di Los Angeles; card. Daneels arcivescovo di Bruxelles; card. Rigali (pastore tanto degno che la wikipedia in inglese gli dedica una pagina intera intitolata: scandalo di abusi sessuali nella diocesi di Philadelphia"!!), arcivescovo di Philadelphia appunto.
Questa norma inoltre permette un ricambio generazionale e sappiamo tutti quanto bisogno abbiamo in Italia di vescovi nuovi, giovani e dinamici!
E poi basta con questo mantra di volev cambiare tutto ogni 40 anni: non se ne può più!
Che poi ai meritevoli si voglia concedere la proroga è un altro conto.
il Card. Tettamanzi, pure non particolarmente gradito ai molti milanesi, fu tenuto al suo posto oltre due anni dalla sua scadenza naturale. Stando così le cose, non può valere una doppia liena comportamentale. Per alcuni, senza grandi meriti, va bene la proroga; per altri no. Occorre capire anche qualche rimostranza di alcuni che si sentono ingiustamente trattati.
anch'io so che il card. George è un ottimo vescovo che parla chiaro e fa il proprio dovere. Non conosco tutte le sue iniziative ma sono a conoscenza ad es. che alcuni anni or sono ribadì chiaramente che la Confessione deve essere individuale..lo disse per stoppare un iniziativa di alcuni suoi sacerdoti diocesani che tentavano di divulgare tra i fedeli quella "comunitaria"...spero dunque che il S. Padre conceda anche a lui la proroga concessa ad altri vescovi non certo ugualmente meritevoli( Tettamanzi x esempio...) sul discorso dell'età pensionabile poi concordo col prof.Pastorelli. Potrebbero ad es. esser presi in considerazione fattori diversi dall'età.Ci si potrebbe basare ad es. su una sorta di "meritocrazia"..per cui se un vescovo si è dimostrato valido,ortodosso, fedele al Papa e al costante Magistero della Chiesa senza mai avere "grilli per la testa" perchè non mantenerlo al suo posto(salute permettendo ovvamente)anche dopo i "canonici" 75 anni?...e con lo stesso criterio si potrebbe ipotizzare che presuli "scadenti" che spesso e volentieri ne han sparate di grosse come macigni trasformando le loro diocesi in fucine d'eresia vengano rimossi,se necessario, anche prima del 75mo anno d'età. Credo che la Chiesa ne guadagnerebbe..e parecchio!..e forse qualcuno comincerebbe a rigare un pò più dritto!...
Le norma di Paolo VI è di dirittopositivo non di diritto divino e deve essere abrogata perché è vergognosa tratta i vescovi e i cardinali come dei mandarini cinesi. Ahi quel pontefice di quanto mal fu madre:dalla infausta riforma liturgica alla distruzione della bellezza nel culto cattolico dall'approccio coi comunisti allo sfascio dei seminari,dall'abolizione delle feste all'espulsione di centinaia di santi dal calendario liturgico....basta,troppo dolore, non aggiungo altro!
A onor del vero, a proposito del Card. George è davvero auspicabile una bella proroga: si tratta di un prelato veramente con "gli attributi" (vedasi la sua ultima sacrosanta uscita contro gli osceni gay pride di Chicago), un uomo di polso che non ha mai dimostrato alcuna disobbedienza o polemica con Roma. Vedremo cosa deciderà il Papa!
RispondiEliminaFacessero almeno il loro dovere di Successori degli Apostoli: a questi piace solo la cadrega e comandare...
RispondiEliminaProprio di questi che stanno protestando accogliere le dimissioni allo scoccare della mezzanotte!
jacu
art.401 del codice canonico,arrivederci e....grazie?
RispondiEliminaPerò, però, attenzione: la norma della presentazione della rinuncia al giungere dei 75 anni non è di diritto divino, nè - tantomeno - tradizionale. Anzi, è un'innovazione recentissima, per la Chiesa. Con questo non voglio dire che spesso non sia più che opportuna. Comunque il codice non dice che un vescovo DEVE o E' TENUTO a presentare le sue dimissioni al compiere l'età canonica. Il codice italiano dice "è invitato", che è un po' fiacco, perchè il latino dice "rogatur" gli è "caldamente richiesto...", ma nessuno lo può obbligare a rassegnare le dimissioni, se non si sente di farlo. Nel caso il Papa pensi sia necessario può sempre provvedere con la sua autorità e rimpiazzare vescovi vecchi, malati o incapaci.
RispondiEliminaLa norma è quella del buon senso, sia di chi dà le dimissioni, sia di chi deve riceverle. E si sa che papa Benedetto spesso e volentieri lascia per anni le lettere di dimissione nel suo cassetto. A volte, invece - vedi Card. Law - le apre subito con gioia....
Pienamene d'accordo con Laurentius.
RispondiEliminaIl card. George è un ottimo vescovo e me l'han confemato amici di quella città.
La norma dei 75 anni è assurda. Si scambia l'episcopato, servizio di paternità vigilante e docente, con la vigorosa efficienza fisica.
Le dimissioni dovrebbero esser valutate seondo fattori diversi dall'età.
Lo stesso razionalismo senza senso riroviamo negli 80 anni come limite per esser elettori del Papa.
Ad 80 anni meno due o tre giorni lo Spirito Santo parla nei
conclavisti e un giorno dopo no?
Chissà perché poi il Papa può esser eletto e continuare a svolger la sua missione benché ultraottantenne.
A me 75 anni, per certe cariatidi che circolano per le diocesi italiane, sono anche troppi: che il vescovo di Mazara del Vallo, mons. Mogavero, noto alle cronache per la sua stola (?) Armani e per la sua intervista-libro nel quale si lamenta di alcune decisioni passate, abbia ancora 11 (!!) di episcopato davanti a sé, mi pare un incubo. Immaginiamo sino alla fine dei suoi giorni...
RispondiEliminaSenza questa norma, inoltre, card. Mahony, non devo certo chiarire di chi sto parlando, sarebbe ancora arcivescovo di Los Angeles; card. Daneels arcivescovo di Bruxelles; card. Rigali (pastore tanto degno che la wikipedia in inglese gli dedica una pagina intera intitolata: scandalo di abusi sessuali nella diocesi di Philadelphia"!!), arcivescovo di Philadelphia appunto.
Questa norma inoltre permette un ricambio generazionale e sappiamo tutti quanto bisogno abbiamo in Italia di vescovi nuovi, giovani e dinamici!
E poi basta con questo mantra di volev cambiare tutto ogni 40 anni: non se ne può più!
Che poi ai meritevoli si voglia concedere la proroga è un altro conto.
E
Jacu
il Card. Tettamanzi, pure non particolarmente gradito ai molti milanesi, fu tenuto al suo posto oltre due anni dalla sua scadenza naturale.
RispondiEliminaStando così le cose, non può valere una doppia liena comportamentale. Per alcuni, senza grandi meriti, va bene la proroga; per altri no.
Occorre capire anche qualche rimostranza di alcuni che si sentono ingiustamente trattati.
scusate mi è saltato: "alcune decisioni del Papa".
RispondiEliminajacu
JACU: mi sembrava d'essere stato chiaro: da valutare fattori diversi dall'età.
RispondiEliminasperiamo che l'anno prossimo liberi i cassetti e faccia pulizia,ce n'è bisogno!
RispondiEliminaanch'io so che il card. George è un ottimo vescovo che parla chiaro e fa il proprio dovere. Non conosco tutte le sue iniziative ma sono a conoscenza ad es. che alcuni anni or sono ribadì chiaramente che la Confessione deve essere individuale..lo disse per stoppare un iniziativa di alcuni suoi sacerdoti diocesani che tentavano di divulgare tra i fedeli quella "comunitaria"...spero dunque che il S. Padre conceda anche a lui la proroga concessa ad altri vescovi non certo ugualmente meritevoli( Tettamanzi x esempio...) sul discorso dell'età pensionabile poi concordo col prof.Pastorelli. Potrebbero ad es. esser presi in considerazione fattori diversi dall'età.Ci si potrebbe basare ad es. su una sorta di "meritocrazia"..per cui se un vescovo si è dimostrato valido,ortodosso, fedele al Papa e al costante Magistero della Chiesa senza mai avere "grilli per la testa" perchè non mantenerlo al suo posto(salute permettendo ovvamente)anche dopo i "canonici" 75 anni?...e con lo stesso criterio si potrebbe ipotizzare che presuli "scadenti" che spesso e volentieri ne han sparate di grosse come macigni trasformando le loro diocesi in fucine d'eresia vengano rimossi,se necessario, anche prima del 75mo anno d'età. Credo che la Chiesa ne guadagnerebbe..e parecchio!..e forse qualcuno comincerebbe a rigare un pò più dritto!...
RispondiEliminaLe norma di Paolo VI è di dirittopositivo non di diritto divino e deve essere abrogata perché è vergognosa tratta i vescovi e i cardinali come dei mandarini cinesi.
RispondiEliminaAhi quel pontefice di quanto mal fu madre:dalla infausta riforma liturgica alla distruzione della bellezza nel culto cattolico dall'approccio coi comunisti allo sfascio dei seminari,dall'abolizione delle feste all'espulsione di centinaia di santi dal calendario liturgico....basta,troppo dolore, non aggiungo altro!