giovedì 29 dicembre 2011

I prossimi cardinali, nome per nome. Concistoro per il 19 febbraio?

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4 commenti:

  1. Un articolo semplicemente ridicolo e contradditorio come tutte le previsioni dei vaticanisti sui prossimi concistori! Da un lato, l'autore fa notare che Benedetto XVI si è sempre attenuto al numero fissato da Paolo VI (120 Cardinali che non hanno ancora compiuto ottant'anni)- al massimo con deroga di uno - dall'altro lato elenca ben diciassette porporati non ottantenni previsti per il prossimo 19 febbraio, quando il numero dei non ottantenni non supererà le tredici unità! Ma sanno fare i conti? O sparano a zero?

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  2. bah... aldilà della goffa imprecisione dell'articolo (come fa notare divertito, si dice che ci sono 13 posti e si elencano poi 19 candidati), la previsione mi pare piuttosto improbabile: dubito che, avendo a disposizione a novembre più di 20 posti, si proceda ad un frettoloso concistoro alle porte della Quaresima, con ben 7 posti già "ipotecati" da curiali.
    la domanda viene spontanea: perchè questa fretta? e da parte di chi?

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  3. ...e Venezia? qui non viene nominata ma probabilmente x febbraio ci dovrebbe essere il nome del nuovo Patriarca. Ricordo che questa sede non ha un emerito elettore dal momento che il card. Scola è ora arcivescovo di Milano e il card. Cè,precedente Patriarca, ha più di 80 anni...

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  4. A me pare al di là di ogni buon senso non fare cardinale anche mons. Gomez, arcivesco di Los Angelese, diocesi di ben 4.600.000 battezzati, il quale mons. Gomez, dovrebbe attendere in base a questa legge non scritta (queste sì che vengono rispettare..) ancora 4 anni, dal momento card. Mahony compie 76 (!) anni nel 2012. Alla santa sede sembra normale non dare la berretta rossa a un arcivescovo così importante e fedele al Papa per ben 4 anni?
    Lasciamo un altro anno o due a bocca asciuttaanche mons. Léonard, che tanti attacchi ha subito per la sua ortodossia cattolica. Mentre entrerebbe (speriamo di no!!) in conclave card. Daneels, eroe della decattolicizzazione del Belgio e presente all´incontro tra il vescovo abusatore e la sua vittima, durante il quale si tentò di convincere la vittima a non denunciare il vescovo (la celebre giustizia vaticana, quella che spreta i pretini che non contano nulla, ma non tocca i vescovi, figuriamoci i cardinali, qualunque cosa facciano!).

    Non si capisce perché, nonostante la maggior parte dei fedeli vivano fuori dall´Europa, tutte queste città italiane siano sede cardinalizie. Sarebbe ora che si inziasse a nominare cardinali i vescovi meritevoli e non in base alla diocesi! L´anno scorso mons. Romero divenne cardinale nonostante la sua appassionata opposizione al motu proprio e la vicenda della "consultazione" del presidente della cei... Continuiamo così, mi raccomando!!

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