mercoledì 28 dicembre 2011

Bilancio sul 2011 di Benedetto XVI, padre Lombardi: è stato un anno buono (Izzo)

PAPA: PADRE LOMBARDI, 2011 E' STATO UN ANNO BUONO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 28 dic.

"Forse rispetto ad altri anni precedenti, che sono stati anche un po' piu' travagliati da fenomeni di crisi o di tensione, quest'anno e' stato un anno molto bello, positivo, di grandi messaggi che ci fanno guardare in avanti".
Lo afferma il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, in un bilancio sul 2011 di Benedetto XVI. stilato per la Radio Vaticana.
"Direi che il Papa veramente ci ha accompagnati e ci ha guidati, in quest’anno, con grandissimi messaggi, con una intensita' di azione e anche con serenita'", rileva il religioso, per il quale se - tra i diversi avvenimenti che hanno visto Joseph Ratzinger protagonista - il dialogo con gli astronauti della stazione spaziale rappresenta un fatto davvero inedito, "il discorso del Papa al Parlamento tedesco, a Berlino, rimarra' come "uno dei grandi discorsi del Pontificato" perche' ribadisce "il riferimento a Dio come saldo fondamento e punto di riferimento della convivenza umana dei valori fondamentali della convivenza e della tutela della dignita' dell'uomo".
"Mentre in Spagna, nella Giornata Mondiale della Gioventu', c'e' stata la grande esperienza della vitalita' della fede", che come osservato dal Papa stesso nel discorso di giovedi' alla Curia Romana, rappresenta "il lato positivo della presenza annunciante e viva della Chiesa nel mondo di oggi", il viaggio in Germania, dice padre Lombardi, "mi e' sembrato un ammonimento a conservare i valori fondamentali di riferimento in un tempo, in un mondo che e' in fase di secolarizzazione". Ma per il portavoce di Benedetto XVI, anche il viaggio dello scorso novembre in Benin "e' stato uno degli appuntamenti fondamentali di quest'anno", sia perche' coincideva con la presentazione al Continente africano del "bellissimo, chiaro e semplice" documento finale del Sinodo per l'Africa, sia per "il clima in cui si e' svolto il viaggio". "Il Papa - assicura il portavoce - e' stato molto colpito dalla gioia, dalla vitalita' di questo popolo che lo ha accolto. Un popolo che vive in difficolta', che e' povero, che ha certamente delle sofferenze e dei grandi problemi ma che manifesta una capacita' di guardare in avanti e di gustare la gioia del vivere".
Per padre Lombardi, pure la visita del 18 dicembre al carcere romano di Rebibbia "e' stata estremamente importante ed emozionante e anche estremamente spontanea, con il dialogo tra il Papa e i carcerati, che ha toccato molto profondamente".
"Qui si vede - commenta - come la Chiesa, anche lasciando alla societa' civile tutte le responsabilita' di carattere legislativo, organizzativo di problemi drammatici come quello della giustizia e del carcere, pero' puo' dare un messaggio molto forte, molto vivo e profondo nel senso della riconciliazione, nel senso della speranza di un reinserimento anche di chi ha mancato nella societa'".
Infine il 2011 e' stato l'anno della beatificazione di Giovanni Paolo II, "un evento vissuto con grandissima gioia, che ha espresso la fede della Chiesa" ed "e' stato vissuto spontaneamente da una quantita' grandissima di fedeli, che poi vengono anche a trovarlo, simbolicamente, visitando la sua tomba in San Pietro, e questa e' una cosa che continua, perche' Giovanni Paolo II continuera' ad essere presente, cioe' la Beatificazione non e' un punto d’arrivo ma in un certo senso e' una tappa di un cammino: molti - conclude Lombardi - guardano gia' alla canonizzazione pensando che naturalmente vi si arrivera'. Molti, anche indipendentemente da questo, sentono il rapporto con lui come estremamente confortante, orientatore, entusiasmante".

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4 commenti:

  1. Figurarsi se non si metteva in mezzo il beato predecessore.
    Alessia

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  2. è già tanto che sia stato nominato in fondo!Sta cosa mi sta scocciando.....

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  3. Credo che non siano tollerabili commenti come questi primi due nei confronti di un beato né - implicitamente - del Papa felicemente regnante.

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  4. caro seraphicus,sono tollerabili le offese di ogni genere che piovono sul papa regnante da ogni dove,senza che nessuno intervenga?E' odioso sempre fare paragoni con i predecessori,ma qui si sta passando il segno;est modus in omnibus rebus.....

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