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Tranquilli, amici carissimi: non cambiera' proprio nulla :-)
L'atteggiamento del blog sara' sempre lo stesso, anzi!
Forti dell'esperienza degli anni passati e, in particolare, di quanto avvenuto nel 2010, andiamo avanti con rinnovata forza e coraggio!
Come ho avuto modo di spiegare nel commento all'anno appena trascorso, ho trovato qualche difficolta' nel capire e, consentitemelo, nell'accettare alcune decisioni della Santa Sede ed anche del Santo Padre :-)
Il Papa, attaccato da piu' parti e diventato una sorta di bersaglio per ogni tipo di freccia, non si e' mai difeso, non ha mai recriminato e non ha voluto mettere i puntini sulle "i".
Eppure sarebbe stato facilissimo per lui, carte alla mano (per esempio le lettere da lui scritte nel lontano 1988), dimostrare di essere stato sempre in prima linea nel combattere la piaga della pedofilia.
Ammiro tantissimo questo comportamento, anche se, ripeto, spesso mi ha fatto soffrire.
Essendo abituata a considerare la responsabilita' come personale, trovo quasi inconcepibile (e quasi irritante eeehehehhehehe) che una persona accetti di fare il capro espiatorio e di pagare per tutti.
Nonostante questa mia debolezza, molto grande, ho accettato e, infine, compreso la decisione del Santo Padre di agire piuttosto che difendersi anche mediaticamente.
Alla fine, come dicevamo, la Verita' si e' imposta ed e' sotto gli occhi di tutti.
Se c'e' ancora qualcuno che si ostina, magari per partito preso, a non voler vedere...pazienza! Si informi :-)
Il fatto che personalmente, e con grande sofferenza e forzatura del mio carattere, io abbia accettato di vedere il Papa portare da solo la Croce, non significa che sia disposta a sopportare in silenzio i mass media che approfittano della situazione e riversano tutto il loro risentimento contro Benedetto XVI.
In altre parole: il mio proposito per il 2011 e' di non arrabbiarmi ogni volta che avro' la sensazione che la Santa Sede non difenda adeguatamente il Papa, ma cio' non significa che io sia disposta a stare zitta ed a bloccare la tastiera quando i media tenteranno di fare i furbi approfittando della situazione come hanno fatto nel 2010.
Il blog continuera' a denunciare le storture, le inesattezze, le ambiguita', i silenzi e le falsita' di giornali e televisioni quando e se si verificheranno.
L'idea di questo post di precisazione e' nata con la lettura dell'articolo di Gentiloni che ha ripreso alcuni concetti espressi da Massimo Franco nel suo ultimo libro.
Nel 2010 la Chiesa, sotto la guida illuminata ed illuminante di Benedetto XVI, ha compiuto un memorabile e storico percorso di rinnovamento e di purificazione (direi: rinnovamento tramite la purificazione).
Non c'e' discorso, omelia, intervento, catechesi, atto magisteriale che non meriti uno speciale ricordo.
La Chiesa Cattolica ha avuto il coraggio di guardarsi all'interno ed allo specchio ammettendo i propri errori e iniziando un cammino di cambiamento non da poco.
Coronamento di tutto questo percorso e' stata l'intervista del Papa a Peter Seewald, che rimarra' un testo memorabile nella storia della Chiesa.
Commentatori, giornalisti, scrittori, opinionisti dei media avranno mai il coraggio di compiere lo stesso percorso?
Avranno mai il fegato e la coerenza necessari per ammettere di avere sbagliato con Benedetto XVI?
Io penso proprio di no, ma non e' questo il problema.
Mi basterebbe che si iniziasse a ragionare usando un minimo di obiettivita'.
Mi piacerebbe che la si smettesse di scrivere articoli o libri in cui si parla di pedofilia, scandali finanziari, storture, immoralita' di molti preti come se tutti questi problemi fossero nati il 19 aprile 2005.
Come mai non si legge e non si sente mai che lo scandalo dei preti pedofili e' effettivamente esploso mediaticamente ed in tutta la sua potenza nel 2010, ma i casi di cui si tratta sono accaduti decenni fa?
Come mai questa precisazione viene sempre "sapientemente" omessa?
Forse per associare lo scandalo solo alla figura di Benedetto XVI? Ovvio che si'!
Come mai si parla sempre dell'inchiesta che ha coinvolto l'attuale Presidente dello Ior, ma non si ricorda quanto accaduto decenni fa?
Sono rimasta scandalizzata nel vedere i tg nella giornata di giovedi' 30 dicembre. Nessuno che abbia sentito la necessita' di preparare un servizio sulla rivoluzione dello Ior impressa da Papa Benedetto.
Dobbiamo ammettere che stavolta si sono comportati molto meglio i quotidiani, italiani e stranieri.
Forse che lo Ior e' argomento troppo spinoso e quindi si preferisce ignorare il cambiamento?
Nei servizi giornalistici di fine o inizio d'anno ho notato una certa riluttanza da parte dei giornalisti nel precisare che Papa Benedetto si e' ritrovare a risolvere problemi ereditati.
Non esistono Papi di serie A e Papi di serie B. Il giornalismo dovrebbe (dovrebbe!) essere al di sopra delle parti.
Mi piacerebbe una maggiore obiettivita' e meno paura nel dire la verita'.
Vorrei che la Rai non ci costringesse piu' ad assistere ad ingiustizie palesi come quella che abbiamo vissuto nel maggio del 2010 sulla seconda rete, quando, nella stessa settimana, si e' osannato un Papa il martedi' e denigrato ed offeso il suo successore il giovedi'.
Si vogliono fare inchieste giornaliste? Va benissimo! Ma ci si ricordi di essere giusti e di non prendere a bersaglio un uomo solo per caricarlo di responsabilita' non sue.
Non e' giusto, non e' equo e soprattutto non e' professionale dal punto di vista giornalistico.
E' troppo comodo dipingere come trionfante la Chiesa del passato e come distrutta quella attuale.
In modo subdolo si suggerisce, ancora una volta, che la "colpa" sia di Benedetto XVI.
Enno', miei cari, non mi sta bene!
Fa molto "chic" nutrirsi e nutrire i propri lettori di pregiudizi e telespettatori verso Papa Ratzinger, ma e' decisamente ora di piantarla!
Come sapete, questo blog non ha mai avuto un atteggiamento aprioristicamente ostile verso i mass media, anzi!
Siamo sempre felicissimi di ospitare articoli e commenti anche quando non siamo d'accordo con certe analisi. Diro' di piu': ringraziamo i mezzi di comunicazione per l'attenzione che riservano all'attivita' della Chiesa.
Accanto ad alcuni scivoloni per cui ci siamo arrabbiati, abbiamo visto anche delle eccellenze, come il documentario andato in onda su Rete 4 il 30 dicembre e tanti altri meritevoli approfondimenti sia televisivi sia "cartacei" sia sul web.
Personalmente mi piace molto leggere editoriali, articoli e commenti perche' e' sempre istruttivo confrontarsi con le opinioni altrui.
In particolare dobbiamo essere grati ai vaticanisti che, fra mille difficolta', riescono a fare passare il Messaggio salvifico di Cristo (non tutti ma la maggiorparte!).
Non sono tempi facili nemmeno per questi professionisti e quindi e' nostro dovere essere loro vicini.
Il lavoro che svolgono e' davvero prezioso, sia sulla carta stampata sia in televisione.
Molti di loro sono attivissimi anche sul web, cosa che non puo' non farci un enorme piacere.
Il problema vero sono quei commentatori che pensano di sapere tutto sulla Chiesa ed invece cadono nell'autentico pericolo del giornalismo: il pregiudizio («E' più facile spezzare un atomo che un pregiudizio», diceva Albert Einstein).
Per il nuovo anno chiediamo ai mass media di essere piu' obiettivi, di mettere da parte gli stereotipi, tanto comodi quanto ormai logorati dall'uso, e di guardare oltre il proprio orticello.
Torneremo sull'argomento nel gennaio del prossimo anno.
Chissa' che, in questi dodici mesi, qualcosa si muova...
Primo banco di prova: domani!
:-)
Raffaella
COMMENTI
L'atteggiamento di El Pais sul Papa e la Chiesa in generale (José Luis Restán)
Osservatore Romano e Catholic Herald: i media gonfiano le cifre delle contestazioni contro il Papa (Izzo)
Vuoi il successo? Parla male di Benedetto XVI. Consigli del «Catholic Herald» ai giornalisti (Milo Yannoupoulos su Osservatore Romano)
Come raccontare la Chiesa (Rai Vaticano)
Gravissimo il titolo dell'agenzia Ansa. Non è la Santa Sede ad essere accusata di non applicare protocolli
Monumentale articolo del Catholic Herald: il decalogo dei giornalisti per smorzare e limitare l'effetto degli interventi papali
Benedetto è un Papa carismatico: un magnete ma nello stesso tempo tranquillo e gentile (William Oddie )
Il Papa al quinto posto della classifica della rivista Forbes sulle personalità più influenti del Mondo
Cresce in Svezia la popolarità di Benedetto XVI (Izzo)
Il Papa spiegato agli Svedesi: modo moderno di reagire a problemi (TMNews)
Come la Svezia guarda al Papa. In un libro dell’ambasciatore Ulla Gudmundson (O.R.)
Mons. Forte: "Nessuno come Benedetto XVI ha parlato con tanto coraggio della pedofilia, una piaga atroce che tocca l'intera società e purtroppo anche alcuni uomini di Chiesa. Gli attacchi che ne sono conseguiti sono facilmente spiegabili: questo Papa che ama la verità, la dice senza giri di parole" (O.R.)
Politi, in estasi per le nozze gay americane, fa la morale al Vaticano ma dimentica di citare la dispersione del gay pride in Russia e la condizione degli omosessuali nei Paesi islamici
La commovente testimonianza di Anna Arco: è stato un privilegio seguire il Pontificato di Papa Benedetto XVI, anche nei momenti più bui, perchè il Santo Padre continua a sorprenderci
Sbatti il Papa in prima pagina. Non dovrebbe essere particolarmente faticoso per i vaticanisti ricordare che, quando parla di temi eticamente sensibili, Benedetto XVI si distingue per la delicatezza del suo argomentare (Di Giacomo)
Card. Schönborn: “La chiesa manca oggi di offensiva? E’ vero. Ma ciò accade perché la purificazione è necessaria. Se la chiesa vuole essere una guida spirituale per la società, deve confrontarsi con i suoi peccati. Perché non si può richiamare il mondo alla verità se la verità non si ha il coraggio di farla propria" (Rodari). Riflessioni
Il ruolo dell'AFP nella disinformazione attuale. Il "contropelo" alla famosa agenzia di stampa francese
Belgio, innocenti accusati ingiustamente di pedofilia, media compiacenti e cause civili che chiunque può promuovere (Belgicatho)
Benedetto XVI, ecco un Pontefice riformista (Il Mattino di Padova)
“Francesco e il Papa”: Benedetto XVI visto dai bambini. Intervista a mons. Giuseppe Liberto, ex direttore del “coro del Papa” (Zenit)
Benedetto, lo "spazzino di Dio" non si stanca mai e vuole che la sua Chiesa sia pulita (Vidal)
DAI CABLO RISERVATI IL PAPATO DI BENEDETTO XVI VISTO DAGLI USA
L’abisso fra Joseph Ratzinger e Hans Küng nel commento di William Oddie (Catholic Herald)
L'Espresso pubblica nuovi cablo WikiLeaks: dopo il Conclave gli Usa preoccupati per l'ipotesi che Ratzinger potesse trasformare il Vaticano in un "feudo tedesco". I dubbi subito fugati dallo stile di Benedetto XVI che abbatte ogni stereotipo (Repubblica)
Il beato Karol sale agli altari, Giovanni Paolo II può attendere. Il card. Amato spiega che sono state riconosciute "le virtù", non "l'impatto del Pontificato" (Rodari, che ringraziamo di cuore!)
Germania, grande fiducia nel Papa. I sondaggi: molto apprezzato anche dai non credenti. Proprio il favore di cui gode il Papa fra i Tedeschi ha "frenato" la caduta della fiducia nella chiesa tedesca (Galli)
I sondaggi smentiscono (come sempre) i media: in Germania il Papa gode di molto più credito dei politici, dei manager e della chiesa tedesca (Die Zeit)
Di Segni si lamenta: Da Papa Benedetto XVI "non c'è stata alcuna risposta decisiva" sui bambini ebrei battezzati. Domanda: queste richieste sono state avanzate prima del 19 aprile 2005, sotto altri Pontificati?
Il nunzio in Argentina difende il Papa dagli antipapi. Senza un briciolo di diplomazia (Magister)
Come mai i giornaloni scrivono dell'arresto dei marocchini "dimenticandosi" di riferire delle minacce al Papa ed a Magdi Cristiano Allam?
L'Unità invoca l'ingerenza del Papa sul Medio Oriente
Francia: la straordinaria fioritura di blog a sostegno del Papa (La Croix)
La sfacciataggine dei laicisti (Giuliano Ferrara)
I giornaloni online leggano il Messaggio del Papa per la Giornata delle Comunicazioni sociali. Tanto per iniziare tolgano le virgolette a frasi non scritte
La Littizzetto racconta di preparare i suoi pezzi leggendo i giornali. A volte non basta: impari anche lei a documentarsi su ciò che la Chiesa dice davvero (Fabio Colagrande)
La satira che ferisce. Maurizio Patriciello: Sono un prete stufo del fango (Avvenire). Le responsabilità dei media, della Chiesa italiana e della Santa Sede (Raffaella)
L'ulteriore, grave, ingiustizia che i media fanno sopportare a Papa Benedetto: il revisionismo storico
Balle giornalistiche denunciate da «l'Unità» (Osservatore Romano)
Il Papa «si è scagliato». Ma dai...Risposta ironica ma pepata del direttore di Avvenire ad una certa stampa
Le gravissime responsabilità dei media e dei governi occidentali su quanto sta accadendo in Egitto (Raffaella)
Deprimente la lettura dei giornaloni di oggi. Titoli all'insegna del "copia-incolla", tutti incentrati sul sesso (non sulle persecuzioni o sulla libertà religiosa). C'è chi insiste nell'usare le virgolette
Lo strano caso della notizia Ansa delle 16.04 che riporta una frase di Padre Lombardi senza citarlo come fonte!
L'ENNESIMA DEBACLE DEI GIORNALI ONLINE CHE, OSSESSIONATI DAL SESSO ED INDIFFERENTI ALLE PERSECUZIONI CONTRO I CRISTIANI, FANNO DIRE AL PAPA UNA FRASE MAI PRONUNCIATA!
Ingeneroso e riduttivo articolo sulle vittime maltesi firmato da Politi che poi finisce per parlare dell'Italia citando Gelmini ma non Pezzini
Già finita l'attenzione dei media per i Cristiani perseguitati? Ora ritornano i preti pedofili. I giornali italiani però citano la stampa anglosassone solo quando serve
"Porta a Porta" fallisce completamente il secondo banco di prova proposto dal blog ai media: nello speciale del decennio Benedetto XVI merita una menzione di pochi secondi. Delusione profonda per Mons. Fisichella
I media di stamattina non superano il primo banco di prova nei commenti sul Papa
Qualcuno di voi ha sentito il Papa pronunciare la frase: "Ai bimbi date nomi cristiani anche se non sono tra quelli di moda"?
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