lunedì 3 settembre 2012

Intervista a Nuzzi: nel mio libro non c'è una parola contro il Papa (Joachim Frank)

Clicca qui per leggere l'intervista. Qui una traduzione sommaria.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Nel titolo del giornale tedesco Nuzzi dice che non c'è nessun cardinale mandante. Eufemia

Raffaella ha detto...

Pero' il fatto che Nuzzi non abbia avuto contatti con cardinali non significa che non siano coinvolti.
R.

Anonimo ha detto...

Molto probabile che Nuzzi dica solo ciò che gli conviene dire. Sai per quanto tempo ci camperà con Vatileaks, televisivamente e editoralmente con Vatileaks parlando.
Alessia

gemma ha detto...

Non e' necessario parlare contro per far male

rosadeldeserto68 ha detto...

Al libro di Nuzzi ho dato un' occhiata ( non l'ho certo comprato, era in bella vista sullo scaffale nella scalcinata biblioteca comunale, e così ho deciso di prenderlo in prestito). Ho provato a leggerlo tutto, ma non ce l'ho fatta perché è di una noia mortale; ho letto dei pezzi qua e là; ho dato una scorsa anche alla parte riguardante la Merkel, il nunzio e i vescovi tedeschi. Come ha detto già Raffaella non c'è niente di sensazionale, però, da quello che ricordo, le note del papa non facevano trasparire rabbia o amarezza. Con la sua solita pacatezza e delicatezza, Benedetto rilevava delle affermazioni che lo hanno sorpreso e probabilmente non gli hanno fatto piacere, ma nei suoi scritti non c'era una parola di accusa o risentimento verso alcuno.
Forse nel libro di Nuzzi (dico forse perché come già detto non l’ho letto per intero), non c’è nulla contro papa Benedetto, però le interviste che ora va rilasciando ai media tedeschi non mettono in buona luce il Papa agli occhi dei suoi connazionali; ad esempio vorrei chiedere a Nuzzi come fa ad asserire che il Papa si arrabbia di continuo con il nunzio e i vescovi tedeschi; ci vuol far credere che ha visto Benedetto XVI urlare come un forsennato e sbattere ripetutamente i pugni sul tavolo inveendo contro la vile razza tedesca?
No, io sono convinta che Nuzzi, come d’altronde ha già fatto in Italia, affermi questo genere di cose solamente per creare il caso e vendere il suo libro; lui fa i soldi alle spalle della Chiesa e, nonostante l’asserita stima verso di lui, nulla gli importa del Papa, visto nelle interviste disegna il ritratto di un pontefice “fumino”, ma alla fine impotente e imbelle.
Un consiglio a chi non ha letto il libro ed è ora tentato di farlo: continuate a ignorarlo, così non perderete il vostro tempo.