lunedì 20 agosto 2012

Il Papa: Gesu' non era un Messia che aspirasse ad un trono terreno. Non cercava consensi per conquistare Gerusalemme (Adnkronos)


Il Papa all'Angelus: "Gesù non cercava consensi né un trono terreno"

Castel Gandolfo - (Adnkronos) 

''Gesu' non era un Messia che aspirasse ad un trono terreno. 
Non cercava consensi per conquistare Gerusalemme; anzi, alla Citta' santa voleva andarci per condividere la sorte dei profeti: dare la vita per Dio e per il popolo''. 
E' uno dei passaggi dell'Angelus pronunciato da Benedetto XVI nel cortile del Palazzo apostolico di Castel Gandolfo. Il Papa commenta il Vangelo relativo al discorso fatto da Gesu' nella sinagoga di Cafarnao, dopo il miracolo dei pani e dei pesci.
''Quei pani, spezzati per migliaia di persone, non volevano provocare una marcia trionfale, ma preannunciare il sacrifico della Croce - dice il Pontefice - in cui Gesu' divento' Pane spezzato per la moltitudine, corpo e sangue offerti in espiazione per la vita del mondo. Gesu' dunque - spiega ancora il Papa - fece quel discorso per disilludere le folle e, soprattutto, per provocare una decisione nei suoi discepoli. Infatti, molti tra questi, da allora, non lo seguirono piu'''.
Gesu', aggiunge Benedetto XVI, ''pronuncia intenzionalmente'' quel discorso e ''infatti quello fu un momento critico, una svolta nella sua missione pubblica''. Spiega ancora il Papa: ''la gente, e gli stessi discepoli, erano entusiasti di Lui quando compiva segni prodigiosi; e anche la moltiplicazione dei pani e dei pesci era una chiara rivelazione del Messia, tant'e' che subito dopo la folla avrebbe voluto portare in trionfo Gesu' e proclamarlo re d'Israele. Ma non era certo questa la volonta' di Gesu', che proprio con quel lungo discorso smorza gli entusiasmi e provoca molti dissensi. 
Egli, infatti, spiegando l'immagine del pane, afferma di essere stato mandato ad offrire la propria vita, e chi vuole seguirlo deve unirsi a Lui in modo personale e profondo, partecipando al suo sacrificio d'amore''.
Per questo, evidenzia il Pontefice, ''Gesu' istituira' nell'ultima Cena il Sacramento dell'Eucaristia: perche' i suoi discepoli possano avere in se stessi la sua carita' e, come un unico corpo unito a Lui, prolungare nel mondo il suo mistero di salvezza. Infine l'invito a riscoprire ''la bellezza del Sacramento dell'Eucaristia, che esprime tutta l'umilta' e la santita' di Dio: il suo farsi piccolo, frammento dell'universo per riconciliarlo interamente nell'amore. La Vergine Maria, che ha dato al mondo il Pane della vita, ci insegni a vivere sempre in profonda unione con Lui''.

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