martedì 24 aprile 2012

Ratzinger, il primo Papa intellettuale? (Tornielli)

Clicca qui per leggere il commento segnalatoci da Alessia.
In effetti l'affermazione della Prof. Scaraffia e' un po' "forte" :-)

7 commenti:

Andrea ha detto...

Il problema, come ho detto in altra occasione, non è quello di dare dei minus habentes ai predecessori, ma quello di voler fare del Papa un "INTELLETTUALE".

"Intellettuale" significa "philosophe" nel senso dei salotti illuministici del XVIII secolo, cioè "libero pensatore", cioè massone (naturalista, libertino, panteista). Scusate se è poco!

Anonimo ha detto...

A me sembra una polemica garbata ma inutile. Visto che queste affermazioni non sono una novità di oggi, ma espresse oltre un anno fa, mi domando perchè Tornielli non ne abbia scritto prima. Limitandomi ai Papi del post Concilio è indubbio che Papa Benedetto, con Papa Paolo, rappresenti in campo intellettuale una figura di primissima grandezza, lo era anche prima di diventare Papa e non sono certo un segreto i contributi che diede alla produzione magisteriale di Papa Wojtyla. Attendo la replica della Scaraffia che non è certo una dilettante :-)
Alessia

Anonimo ha detto...

Forse non ho capito bene il tuo ragionamento, Andrea, ma "intellettuale" in questo caso inteso come pensatore cattolico, non è sicuramente sinonimo di massone.
Alessia

Andrea ha detto...

Non so se mi sono spiegato, cara Alessia: è il titolo di "intellettuale" a essere devastante, perché significa cooptazione nell'élite degli Illuminati e Illuminatori.

L'idea è quella di far passare il messaggio che, FINALMENTE, un intellettuale, cioè un illuminista, è diventato Papa.
È dalla fine del '700 che si va avanti così, con le classi "intellettuali" (appunto) che dicono "Che pazienza ci vuole con questi Vescovi vestiti di bianco... prima o poi la capiranno anche loro! "

Dante Pastorelli ha detto...

Ricordo l'elezione di Roncalli e i primi commenti che lo dichiaravano meno dotto di Pio XII. Per essere "intellettuali" non è necessario scriver libri, ma aver solida cultura, e Pio XII, ad es., sapeva aggiornarsi in tutti i campi del sapere a cui poi rivolgeva la sua parola, per non parlar della sua preparazione filosofica e teologica.

Andrea ha detto...

Evidentemente non riesco a spiegarmi, caro Dante.
Sto cercando di suonare una campana (non un campanello) d'allarme, affermando che diversi "collaboratori" o "simpatizzanti"del Papa tentano di farlo fuori moralmente, appiccicandogli il bollino di qualità di "intellettuale". Questo bollino contiene una dose micidiale del veleno settecentesco dei "Lumi".

Chi usa la "ragione" divinizzata è un "intellettuale" - chi usa l'intelletto è un cristiano/cretino

Dante Pastorelli ha detto...

ho capito benissimo, e condivido, avendo, per motivi di studio, una buona conoscenza dell'700 europeo. Facevo un altro discorso prendendo la definizione di intellettuale come un giudizio positivo sulla cultura di un papa e come questo sia precario.