mercoledì 21 marzo 2012

Pedofilia, sgomento del Papa per quanto emerso sulla chiesa irlandese. Visitatori Apostolici: vescovi d'Irlanda non adeguati. Che fare con i preti non colpevoli? (Izzo)

PEDOFILIA: PAPA, SGOMENTO PER QUANTO EMERSO SU CHIESA IRLANDA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 20 mar.

"La Santa Sede rinnova il senso di sgomento espresso da Papa Benedetto XVI nella Lettera ai cattolici d'Irlanda e la vicinanza che il Papa ha piu' volte manifestato alle persone vittime di atti peccaminosi e criminali compiuti da sacerdoti o religiosi".
E' questo il commento che accompagna il rapporto dei visitatori apostolici inviati dal Pontefice in Irlanda nel novembre 2010, cioe' dopo la pubblicazione dei due rapporti governativi sui casi di abusi sessuali su minori nella Chiesa.
Nel loro documento, i visitatori apostolici inviati da Benedetto XVI, tra i quali c'erano i cardinali statunitensi Sean O'Malley e Timothy Dolan, fanno proprio "il sentimento di vergogna e tradimento espresso dal Papa nella Lettera ai cattolici d'Irlanda che riguarda gli atti peccaminosi e criminali alla radice di questa crisi". "La Visita - si legge ancora - ha rilevato che le dolorose vicende degli ultimi anni hanno aperto molte ferite anche nella comunita' cattolica". D'altro canto, sottolineano i visitatori, "in questo periodo di difficolta' e' emersa anche la permanente vitalita' della fede del popolo irlandese". E "si e' rilevato con chiarezza come a partire dagli anni '90 siano stati compiuti passi in avanti decisivi, che hanno portato ad una maggiore consapevolezza del problema e a profondi cambiamenti nel modo di affrontarlo".
Tra i segni di speranza, "si segnalano la dedicazione con cui molti vescovi, sacerdoti e religiosi vivono la propria vocazione, la vicinanza umana e spirituale che molti di loro hanno avvertito da parte dei fedeli in un tempo di crisi, la profonda fede di molti uomini e donne e un vasto coinvolgimento di sacerdoti religiosi e laici nel dare vita alle strutture di tutela dei minori". In questo contesto viene rivolto "un appello alla comunione ecclesiale; comunione tra i vescovi, tra di essi e il Successore di Pietro, tra vescovi e sacerdoti, tra Pastori e laici, tra strutture diocesane e comunita' di vita consacrata".
Poiche' i visitatori hanno incontrato anche una tendenza piuttosto diffusa ad avere opinioni teologiche diverse dagli insegnamenti del Magistero", il Rapporto raccomanda "una particolare attenzione" e ricorda che il dissenso dagli insegnamenti fondamentali della Chiesa non e' il corretto percorso per il rinnovamento". La Visita Apostolica, si precisa nel testo, "ha avuto un carattere pastorale" ed ha anche potuto constatare quanto oggi si stia facendo nella Chiesa Irlandese per prevenire gli abusi e salvaguardare i bambini: "il lavoro del 'National Board for Safeguarding Children' e' profondo e di vasta portata. Di particolare utilita' si e' rivelata la verifica, da esso avviata, dell'applicazione delle Linee guida nelle singole Diocesi e Istituti religiosi". "Si raccomanda che tale processo di verifica venga a coprire il piu' rapidamente possibile tutte le Diocesi e gli Istituti religiosi e possa ripetersi con regolarita'". Quanto alle Linee guida enunciate nel documento "Safeguarding Children" del 2008 (punto di arrivo di precedenti documenti), che prevedono "un capillare coinvolgimento dei fedeli e delle strutture ecclesiastiche nel lavoro di prevenzione e formazione; una stretta collaborazione con le autorita' civili nella tempestiva segnalazione delle accuse; il costante rimando alla Congregazione per la Dottrina della Fede, per cio' che e' di sua competenza", secondo i visitatori inviati dal Papa "tali norme si sono rivelate uno strumento efficace per gestire le denunce di abuso e per accrescere la sensibilita' dell'intera comunita' cristiana in materia di tutela dei minori". Ma tutto questo ancora non basta: "le linee guida andranno ulteriormente aggiornate e periodicamente riviste" come disposto dalla Congregazione della Dottrina della Fede.

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PEDOFILIA: VISITATORI APOSTOLICI, VESCOVI IRLANDA NON ADEGUATI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 20 mar.

Nella loro Visita Apostolica gli inviati del Papa, tra i quali c'erano i cardinali statunitensi Sean O'Malley e Timothy Dolan, hanno potuto "attestare la gravita' delle mancanze che hanno dato luogo nel passato a una non sufficiente comprensione e reazione, anche da parte di vescovi e superiori religiosi, al terribile fenomeno dell'abuso sui minori".
Lo afferma la nota che accompagna il Rapporto sulla Visita Apostolica ordinata da Benedetto XVI. C'e' ora da attendersi che la Santa Sede prenda provvedimenti conseguenti, anticipati indirettamente nella nota che "annuncia una riflessione comune della Santa Sede e dell'Episcopato irlandese circa l'attuale configurazione delle diocesi, in vista di rendere le strutture diocesane meglio idonee a rispondere all'odierna missione della Chiesa in Irlanda". Si puo' prevedere dunque l'uscita di scena di tutti i vescovi che, piu' o meno in buona fede, hanno insabbiato (sette dei quali hanno gia' dato le dimissioni) le indagini sui preti pedofili e la fusione tra alcune diocesi che consentira' di ridurre il numero die presuli per migliorare la loro qualita'.
Nel rapporto sulla Visita Apostolica, reso noto in Vaticano e a Dublino, sono indicate "alcune priorita' pastorali che potranno guidare il rinnovamento: formazione nei contenuti della fede, valorizzazione dell'impegno dei laici, ruolo degli insegnanti di religione, apertura al contributo dei movimenti e associazioni, fedelta' agli insegnamenti del Magistero". Un tema che richiede particolare impegno, si legge, e' quello della formazione dei futuri sacerdoti. In merito i visitatori hanno potuto "apprezzare l'impegno dei formatori e dei seminaristi, e l'attenzione data alla formazione intellettuale, umana e spirituale". "Nei seminari - ricorda il Rapporto - sono in vigore delle chiare norme di tutela dei minori, con un'ampia comprensione di tutto cio' che il tema implica nella vita della Chiesa". Per migliorare la qualita' della formazione, comunque, "e' stato raccomandato, tra le altre cose, di curare che essa sia ispirata a un'autentica identita' sacerdotale; di rafforzare la responsabilita' dei vescovi nella gestione dei seminari; introdurre criteri d'ammissione piu' coerenti, assicurare che i seminaristi risiedano in edifici loro riservati; includere anche nel percorso accademico una profonda formazione nelle materie di tutela dei minori".
Un altro ambito problematico riguarda i conventi. "Ciascun istituto religioso - si legge - e' invitato a predisporre un programma triennale di approfondimento del carisma fondativo e delle rispettive fonti, sviluppando mezzi adeguati per rivitalizzare le singole comunita' negli aspetti della preghiera, vita in comune e missione apostolica". "Gli istituti - inoltre - sono invitati a sviluppare un'apertura pastorale verso coloro che soffrono le conseguenze di abusi".

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PEDOFILIA: VISITATORI IRLANDA, CHE FARE CON PRETI NON COLPEVOLI?

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 20 mar.

"A partire dal documento Interim guidance, di recente pubblicazione, vescovi e superiori religiosi, in collaborazione con il National Board, dovranno sviluppare una normativa per trattare i casi di sacerdoti o religiosi verso cui siano state avanzate accuse, ma nei confronti dei quali il pubblico ministero abbia deciso di non procedere".
Lo afferma il rapporto sulla Visita Apostolica in Irlanda reso noto oggi.
"Similmente - sottolinea il testo - si dovranno stabilire norme per facilitare il ritorno nel ministero di sacerdoti falsamente accusati e per offrire l'adeguata attenzione pastorale ai sacerdoti o religiosi che siano stati ritenuti colpevoli di abusi su minori".

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2 commenti:

Anonimo ha detto...

piove sul bagnato,letto su cath herald:in Olanda numerosi casi di giovani seminaristi adolescenti castrati chirurgicamente negli anni 40/50 del secolo scorso,aperta un'inchiesta;, bomba ad orologeria innescata, da leggere e restare basiti.Quello che mi fa più male,non so a te,è che tutto venga portato violentemente alla luce del sole solo sotto questo pontificato,siamo alle solite,ci sono 4 o 5 papi coinvolti precedentenente,più o meno scientemente consapevoli.Perchè sempre e solo contro Ratzinger?Ho il cuore che annega in una profonda tristezza.Vedi tu se pubblicare o meno,ma leggila attentamente.un tristissimo GR2 ti saluta,carissima Raffy.

Anonimo ha detto...

anche Galeazzi ha scritto sull' argomento.

http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=242&ID_articolo=5625&ID_sezione=524edi http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=242&ID_articolo=5625&ID_sezione=524