sabato 11 febbraio 2012

Simposio sugli abusi, l'arcivescovo di Manila: una ferita per la nostra Chiesa in Asia (Radio Vaticana)

Simposio sugli abusi, l'arcivescovo di Manila: una ferita per la nostra Chiesa in Asia

Lo scandalo degli abusi sessuali su minori avvenuti nell’ambito della Chiesa è stato uno shock per tutto il mondo e a maggior ragione per i fedeli cattolici. Così, il cardinale Reinard Marx, arcivescovo di Monaco e Frisinga a chiusura dei lavori del Simposio “Verso la guarigione e il rinnovamento” conclusosi all’Università Gregoriana di Roma. A sottolineare l’importanza di un percorso di rinnovamento spirituale che restituisca credibilità alla Chiesa, in particolare dove essa è in minoranza, è mons. Luis Antonio Tagle, arcivescovo di Manila, nelle Filippine, intervistato da Stefano Leszczynski:

R. – Wherever the priests, wherever…

Ovunque, sia nei grandi Paesi, dove i cristiani sono una maggioranza o dove i cristiani sono una piccola minoranza, ogni volta che ci siano comportamenti di abuso da parte dei preti, l’intera Chiesa ne viene ferita e danneggiata. Non conta quindi che in Asia la Chiesa sia grande o piccola: la presenza degli abusi infligge una ferita. Credo che la gravità sia più sentita in una piccola comunità come la Chiesa asiatica, perché siamo molto pochi e va oltre l’immaginazione di alcune persone vedere e capire, in quelle piccole comunità, che tali comportamenti di abuso possano esistere. La Chiesa comunque in alcune parti dell’Asia è una piccola minoranza e alcune persone non prestano molta attenzione e non sono interessate; i cristiani, però, sono interessati e noi siamo interessati, perché dobbiamo purificare noi stessi, che il resto della nazione lo sappia o no.

D. – Quindi non avete sofferto attacchi, ad esempio da parte di altre confessioni, religioni, a causa di questo scandalo?

R. – Not that I know…

Non che io sappia. Sembra che lo scandalo non abbia suscitato nessun attacco da parte di altre confessioni o religioni. Anche nell’assenza di un cattivo comportamento sessuale, lì dove c’è animosità tra le religioni continua ad esistere, e non a causa o perché peggiorata da un cattivo comportamento sessuale.

D. – Potrebbe riassumere brevemente quali siano le principali difficoltà della Chiesa asiatica, o della Chiesa filippina, nell’elaborare le linee guida per trattare questo tipo di scandalo?

R. – There are a lot of difficulties…

Ci sono molte difficoltà che dobbiamo affrontare. Prima di tutto, abbiamo bisogno dell’aiuto di esperti della scienza umana e sociale nell’essere in grado di capire più chiaramente questi fenomeni. Secondo, dobbiamo essere istruiti sul modo di procedere della Chiesa, perché la legge canonica ci dice come trattare queste cose. Dobbiamo anche essere istruiti sulle leggi del Paese, sulle leggi civili contro atti sessuali criminali. Quindi, siamo in una fase di apprendimento, in modo da essere ben preparati per gestire questi casi.(ap)

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