martedì 7 febbraio 2012

Seconda giornata al Simposio sugli abusi del clero. Si preparano le linee-guida per aumentare la tutela dei minori (Radio Vaticana)

Seconda giornata al Simposio sugli abusi del clero. Si preparano le linee-guida per aumentare la tutela dei minori

Riconoscere gli abusi sessuali, dare ascolto alle vittime, prevenire. Su questi temi prioritari per la Chiesa che cerca di rinnovarsi – come auspicato dallo stesso Benedetto XVI – si sono confrontati stamani i partecipanti al Simposio “Verso la guarigione e il rinnovamento”, in corso all’Università Gregoriana di Roma fino a giovedì prossimo. Il servizio è di Stefano Leszczynski:

L’odierna sessione di lavoro si è aperta con l’intervento della signora Marie Collins, che in Irlanda fu vittima di abusi sessuali subiti in giovane età da parte di un sacerdote, cappellano in un ospedale. Nel terribile racconto della propria esperienza, la signora Collins ha sottolineato come la parte più dolorosa del trauma da lei subito sia stata quella di non riuscire a raccontare quanto le era occorso e di non essere riuscita in seguito a ottenere ascolto da parte delle autorità ecclesiastiche cui si era rivolta proprio per denunciare l’abuso. Spesso, ha sottolineato la psichiatra Sheila Hollins, le vittime e i superstiti dell’abuso sessuale a causa della loro giovane età non hanno neppure coscienza di come raccontare quanto loro accaduto, talvolta per la mancanza di conoscenza dei termini che possono indicare le parti del loro corpo che sono state violate. Di qui l’importanza sottolineata dagli specialisti dell’ascolto. Un chiaro invito in tal senso è stato rivolto, in particolare, ai vescovi e ai delegati delle 110 Conferenze episcopali rappresentate, con la raccomandazione di avvalersi anche dell’aiuto di personale specializzato.

Mons. Steve Rossetti, psicologo e docente presso la Facoltà di teologia della Catholic University of America di Washington, ha concentrato il proprio intervento in particolare sulle misure da adottare nel settore della prevenzione. Mons. Steve Rossetti, ha compiuto una disamina degli errori più comuni commessi da alti esponenti della Chiesa e professionisti della psicologia nel lavoro con i responsabili di abusi sessuali. Il cambiamento in corso nella Chiesa non sarà rapido – ha ammesso – in quanto a livello mondiale è ancora necessario un radicale cambiamento culturale nei confronti del dramma degli abusi sui minori. Tuttavia, ha dichiarato mons. Rossetti, grazie alle linee-guida che emergeranno con il contributo di questo Simposio la Chiesa avrà finalmente tutti gli strumenti per divenire ciò che essa è chiamata ad essere: un’autorità nella promozione della sicurezza e del benessere dei bambini. Al termine della mattinata, il reverendo Desmond Nair ha potuto fornire una disamina di come la Chiesa sudafricana sia riuscita a intervenire nell’introduzione di norme comportamentali per prevenire gli abusi non solo nell’ambito della Chiesa, ma anche dell’intera società. Nel pomeriggio di oggi, è poi attesa la veglia penitenziale che si svolgerà presso la Chiesa di Sant’Ignazio in Roma, durante la quale verrà invocato il perdono delle vittime di abusi da parte di membri del clero.

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