mercoledì 8 febbraio 2012

Relazione di Scicluna al Simposio

Chi vuole leggere puo' andare qui.
Io resto senza parole e confermo tutte le mie critiche. Mi sembra un atteggiamento piuttosto ingiusto nei confronti di Papa Benedetto XVI che meritava ben piu' di qualche sporadica citazione. Grazie a Dio ha parlato il Prefetto della Cdf, cardinale Levada, al quale siamo tutti profondamente grati. Constatiamo che manca la traduzione in italiano della sua prolusione.

13 commenti:

Anonimo ha detto...

P.s.: oltre a Levada dobbiamo anche ringraziare la Sig.ra Collins, Raffa. Per il coraggio della testinonianza e l'onestà che le ha permesso di riconoscere ciò che Papa Benedetto ha fatto.
Alessia

Raffaella ha detto...

Verissimo!
Mi aspettavo molto di piu' anche dal card. Ouellet ma la curia (ad eccezione dei cardinali Levada e Bertone) mi delude anche in questa occasione. Ormai non mi sorprendo piu' ma appunto mentalmente.
R.

Anonimo ha detto...

Anche io sono delusa, ma, se mi soffermo a pensarci e vado oltre la rabbia, mi viene da credere che tutta questa, come dire, prudenza (?) sia dovuta al nostro umile Benedetto. Lui ama il nascondimento, non l'esaltazione dei propri meriti. Questo però non impedisce a noi di celebrarlo come merita :-)
Alessia

Raffaella ha detto...

Esatto Alessia :-))))))
Peccato pero' che gli uomini di curia non la pensino come noi tranne il card. Levada.
R.

Anonimo ha detto...

Buongiorno Raffaella,

Scicluna sta' lavorando a stretto contatto con B16 riguardo alla storia della pedofilia e secondo me ha avuto la direttiva precisa di far vedere come gia' ai tempi di GP2 c'erano indicazioni *giuridiche* ben precise come riferimenti riguardanti *anche* questi casi. Quelle dal 2005 in poi sono ben conosciute da tanti, a parte dai giornalisti, proprio per il macello emerso in questi ultimi anni.
E' anche vero che da un discorso chiamato a dare il La su principi giuridici non ci si puo' aspettare troppo afflato pastorale, ma a mio avviso e' una "Introduzione" estremamente critica ed inguaiante i vari Castrillon, Rode ecc ecc che per vari motivi ancora sotto GP2 hanno continuato a coprire certe situazioni.

Anonimo ha detto...

Scicluna avrebbe dovuto quantomeno far pubblicare le note, anonimo. Mi spiego. Da quali discorsi o documenti firmati da GP sono tratti? Piazzati in questo modo non dicono nulla. Sono solo parole riferibili alla pedofilia come ad altro.
Alessia

Anonimo ha detto...

Alessia,
all'inizio della relazione c'e' scritto da dove sono tratte le citazioni:
W. H. Woestman, Papal Allocutions to the Roman Rota. 1939 – 2002 [Ottawa 2002] (nel prosieguo: W).

E' un modo di citare a cui non siamo abituati, ma i riferimenti W ci sono nel testo.

Raffaella ha detto...

Personalmente mi aspettavo piu' incisivita' e determinazione nel ripercorrere tutto il lavoro fatto da Papa Benedetto.
Capisco le ragioni ("politiche", pratiche, di opportunita') ma non giustifico il tentativo di sminuire quanto fatto da Ratzinger.
Non posso soprattutto dopo il 2010.
R.

Anonimo ha detto...

Ne convengo, anonimo :-)
Alessia

Anonimo ha detto...

Converrai anche tu, anonimo, che la nostra Raffa ha mille volte ragione ad essere seccata.
Alessia

Anonimo ha detto...

Alessia, e Rafaella,
posso concordare sulla "seccatura" per quanto abbiamo tutti sperimentato qui dentro in questi ultimi anni, ma a mio avviso l'intervento di Scicluna doveva solo dare una cornice giuridica preicisa; non a caso quasi tutto si basa sui discorsi alla Rota Romana, e poi su altra documentazione, sempre di ambito strettamente giuridico.

Che di interventi sul tema degli abusi ce ne siano stati a iosa in questi ultimi anni e' cosa nota, ma non molti sono interventi specificamente giuridici. Questo e' l'ambito su cui Scicluna e' stato chiamato a dare il suo contributo iniziale - non un ambito pastorale, morale, spirituale, psicologico: questi emergono dalle altre relazioni.
Torno a sottolineare il fatto molto critico che, nell'evidenziare certi elementi di verita' ecc *in ambito giuridico* gia' durante il periodo di GP2 si sarebbe potuto fare di piu'. Quel poco che e' stato fatto e' merito dell'allora CdF, e Dio solo sa quante volte hanno messo i proverbiali bastoncini tra le ruote all'allora Card. Joseph Ratzinger. Andando a rivedere l'archivio degli anni passati di riferimenti a questi bastoncini se ne trovano parecchi.

Sulle relazioni odierne c'e' quella di Valle che, nelle pagine da 1 a 7, da' un'analisi generale (non legata solo al discorso abusi) che e' estremamente interessante. Poi da 8 a 18 entra l'argomento specifico del convegno.

Anonimo ha detto...

Cosa ne pensi dell'intervista rilasciata a Rodari? Non mi pare si nuovesse in ambito strettamente giuridico.
Alessia

Anonimo ha detto...

Alessia,
se e' "Gli orchi e i vili", l'ho riletta adesso e si vede la stessa impostazione di fondo della relazione che ha fatto, specilamente nel penultimo paragrafo sulla ricerca della verita' e giustizia.

Posso per mettermi un appunto generale rivolto a tutti?
Non vorrei che si vedesse questo convegno come "l'esaltazione dell'operato di B16 contro la pedofilia". Non solo perche' il primo a restarci male sarebbe B16 stesso, ma perche' qui si sta' delineando qualcosa di molto piu' grande, in cui certamente B16 ha un *grosso* peso, ma non e' ne' l'unico ne' il solo:
si sta' delineando e veicolando una idea di Chiesa ben diversa dalle degenerazioni del passato, anche recente, in cui vanno a braccetto sia le zozzure degli abusi come le cordate di potere e tanto altro.
E' una cosa molto difficile, e che avra' bisogno di tempi lunghi per essere compresa ed attuata - vedi x es. l'articolo di Galeazzi sul problema Asia: ci sono dei fatto ri di mentalita' che sono duri da far evolvere perche' riflettono comportamenti di secoli.
Quello che, per esempio, l'Asia vive ora come un problema, per noi "latini" era un fattore di molti secoli fa (provate a vedere il Sallustio...); poi risolto, poi riemerso ecc ecc, ma sempre con una certa inquadratura di fondo ben precisa.
La cosa bella che sta' emergendo sempre piu' da questo convegno e' non solo il ruolo del "direttore d'orchestra" B16, come il vecchio Karajan, ma anche tutta quanta l'orchestra che dirige. I relatori sono dei Berliner Phil. di classe, e se andiamo a vedere le singole parti magari qualcuna puo' risultare aridetta o monotona (tipo il bassotuba), ma la sinfonia si ascolta in tutto l'insieme.

Certo, la Filarmonica Vaticana da questo punto di vista lascia *molto* a desiderare.... :-)