mercoledì 8 febbraio 2012

L'intervento e la conferenza stampa di Mons. Scicluna nell'articolato commento di Salvatore Izzo

PEDOFILIA: PG S.SEDE, RICERCA VERITA' E' DOVERE MORALE E LEGALE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 18 feb.

"La ricerca della verita' nei casi di abuso sessuale: un dovere morale e legale".
E' questo il tema che il promotore di giustizia della Congregazione dela Dottrina della Fede, monsignor Charles Scicluna, ha voluto affrontare con il suo intervento al simposio "Verso la guarigione e il rinnovamento" che riunisce a Roma vescovi rappresentanti di 110 Conferenze Episcopali e i superiori di 30 ordini religiosi.
"Sono convinto - ha detto il prelato - che la nostra risposta al triste fenomeno dell'abuso sessuale dei minori debba sempre ispirarsi ad un'onesta ricerca di verita' e di giustizia. In effetti la Chiesa ha bisogno della verita' che e' giustizia e di quella giustizia che e' verita'".
Il primo principio da seguire, per il giudice vaticano, e' "l'amore per la verita' che non puo' non tradursi in amore per la giustizia".

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PEDOFILIA: PG S.SEDE, BASTA CON OMERTA' E CULTURA DEL SILENZIO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 8 feb.

Nella Chiesa Cattolica non c'e' piu' posto per la "mortale cultura del silenzio, la cultura dell'omerta'".
Lo ha affermato il promotore di giustizia della Congregazione della Dottrina della Fede, monsignor Charles Scicluna, intervenendo al simposio "Verso la guarigione e il rinnovamento" in corso a Roma. "La verita' e' alla base della giustizia" e su questo binomio deve ispirarsi la risposta della Chiesa al "triste" fenomeno della pedofilia nelle comunita' ecclesiali, ha ricordato ai vescovi e superiori religiosi riuniti alla Pontificia Universita' Gregoriana.
Per monsignor Scicluna "nemici della verita' sono la negazione volontaria di fatti noti e l'erronea preoccupazione secondo la quale al buon nome dell'istituzione debba in qualche modo essere garantita la massima priorita' a scapito della legittima denuncia di un crimine".
"Esiste ancora nella Chiesa - ha poi ripetuto monsignor Scicluna parlando con i giornalisti - una certa cultura del silenzio, ma dobbiamo uscirne. perche' chi inganna, chi non denuncia, e' nemico della giustizia e quindi della Chiesa".
Nella conferenza stampa, Scicluna ha ribadito inoltre il dovere della Chiesa di "ascoltare il dolore delle vittime, assisterle, trattarle con dignita" ed ha aggiunto che "si nota una riduzione del numero dei nuovi casi e si assiste a un andamento in discesa" di questi crimini.
"Il problema e la grande preoccupazione - ha rivelato - e' per l'Europa" dove sono emersi o stanno emergendo tanti casi, "anche relativamente vecchi, ma il fatto che siano vecchi non significa che non debbano avere una risposta, e' comunque altamente positivo che vengano denunciati e affrontati".

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PEDOFILIA: PG S.SEDE,SENZA PROCESSI NON C'E' GUARIGIONE POSSIBILE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 8 feb.

"L'ammissione e il riconoscimento della piena verita' dei fatti, ivi compresi gli effetti e le conseguenze dolorose e' la fonte della vera guarigione sia per la vittima, sia per il responsabile del crimine".
Lo ha riaffermato oggi il promotore di giustizia della Congregazione della Dottrina della Fede, monsignor Charles Scicluna, intervenuto questa mattina al simposio "Verso la guarigione e il rinnovamento" che riunisce a Roma vescovi rappresentanti di 110 Conferenze Episcopali e i superiori di 30 ordini religiosi. Dobbiamo essere consapevoli, ha detto loro il giudice vaticano, che "la mancanza di rispetto per la verita' genera sfiducia e sospetto".

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PEDOFILIA: PG S.SEDE, FEDELI DEBBONO SAPERE CHE APPLICHIAMO LEGGE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 8 feb.

Sono diventate via via piu' stringenti le disposizioni prese negli anni dalla Chiesa per affrontare e arginare il fenomeno degli abusi. Si tratta di applicarle con fermezza e senza infingimenti. Lo ha affermato il promotore di giustizia della Congregazione della Dottrina della Fede, monsignor Charles Scicluna, intervenendo al simposio "Verso la guarigione e il rinnovamento".
"La legge e' chiara ma - ha aggiunto - e' necessario che i fedeli siano convinti del fatto che la societa' ecclesiale rispetti il regime della legge. Per quanto la legge possa essere chiara, cio' non e' sufficiente per la pace e per l'ordine della comunita'".
Per monsignor Scicluna, e' di estrema importanza anche che le decisioni dei giudici ecclesiastici siano rese pubbliche. "Il nostro popolo - ha scandito - ha bisogno di sapere che la legge viene applicata".

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PEDOFILIA: PG S.SEDE, COLLABORARE COMUNQUE CON I GIUDICI CIVILI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 8 feb.

"Per quanto i rapporti con le autorita' civili possano variare da paese a paese, e' tuttavia importante collaborare con esse nell'ambito delle rispettive competenze". Lo ha affermato il promotore di giustizia della Congregazione della Dottrina della Fede, monsignor Charles Scicluna, intervenendo al simposio "Verso la guiarigione e il rinnovamento". "L'abuso sessuale dei minori - ha ribadito monsignor Scicluna - non costituisce soltanto un delitto canonico o una violazione di un codice di condotta interno di un'istituzione, religiosa o altra, ma rappresenta anche un crimine perseguibile dal diritto civile".
"Se c'e' un crimine - ha poi ripetuto monsignor Scicluna parlando con i giornalisti - c'e' il dovere di cooperare con la giustizia civile: il Papa chiede piena cooperazione con le autorita' civili e con le leggi locali". In questo contesto, ha spiegato, le Conferenze Episcopali hanno nello stilare le linee guida contro gli abusi (che dovranno presentare alla Congregazione entro il 2012 in sostanza "un ruolo di coordinamento e sostengo ai vescovi".
"In Italia - ha ricordato diplomaticamente il giudice vaticano - c'e' un legislatore civile unico, una legislazione italiana, e nei rapporti con questa la Cei ha una esperienza a cui attingere per dare aiuto alle singole diocesi".

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PEDOFILIA: PG S.SEDE, RARAMENTE LE DENUNCE SONO INFONDATE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 8 feb.

Nei casi di denunce presentate ai vescovi per abusi sessuali subiti da minori da parte di ecclesiastici, "la percentuale di casi che si rivelano infondati e' minima". Lo ha detto ai giornalisti il promotore di giustizia della Santa Sede, monsignor Charles Scicluna.
"Processiamo - ha detto nella conferenza stampa tenuta a margine del simposio 'Verso la guarigione e il rinnovamento' - quasi tutto quello che ci arriva".

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PEDOFILIA: PG S.SEDE, CHIESA NON INTENDE SOTTRARSI A RISARCIMENTI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 8 feb.

Nella conferenza stampa tenuta a margine del simposio "Verso la guarigione e il rinnovamento", il promotore di giustiza dell'ex Sant'Uffizio, monsignor Charles Scicluna, ha risposto anche a una domanda sul problema del risarcimento dei danni alle vittime. Certo, ha ammesso, "la responsabilita' del crimine e' del prete che ha abusato, 'se ho rotto qualcosa devo pagare"' ma, ha aggiunto, "c'e' comunque una responsabilita' morale di solidarieta' con le vittime a cui la Chiesa" non puo' ne' ha intenzione di sottrarsi".

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2 commenti:

DANTE PASTORELLI ha detto...

Auguriamoci che questo pubblico grande e doveroso quanto sofferto "mea culpa" degli uomini di Chiesa sia davvero l'avvio di un processo purificazione individuale e collettiva, e di una rinascita di moralità e spiritualità, anche se sappiamo che il Maligno non dorme mai.
La formazione dei sacerdoti dev'esser molto più accurata. Soprattutto l'ammissione ai seminairi va vagliata secondo rigidi criteri, come indicato dalle norme via via dettate dalle Congregazioni competenti, inparticolare quelle emanate dalla Congregazione Per l'educazione Cattolica, approvate da Benedetto XVI e pubblicate il 4 novembre 2005.
La maturità affettiva nel suo percorso di crescita va attentamente seguita. Non devono pervenire agli ordini, neppure al suddiaoconato, lì dove ancora esista, candidati ambigui o frustrati.
Non solo le tendenze pedofile e efobili si devon debellare, ma anche quelle omosessuali. Inutile sottilizzar troppo tra tendenze radicate o meno radicate. Anche le più latenti prima o poi esploderanno, o comunque, se represse, mai consentiranno una sana e tranquilla vita interiore ed una normale vita di relazione.
Auguriamoci anche che questo forte segnale della Chiesa trovi eco in altre confessioni religiose ed associazioni di vario genere, le quali non mi sembra abbiano sino ad oggi fatto mai pubblica ammenda ed intrapreso il cammino di una proficua lotta moralizzatrice al loro interno.

Anonimo ha detto...

caro Dante,le altre associazioni religiose,di qualunque fede e le prestigiose istituzioni scolastiche di ogni livello neanche si sognano di farlo e ce ne sarebbero di abusi da denunciare,ma tutti tacciono,perchè l'unica colpevole è la chiesa cattolica,che porge sempre l'altra guancia:tentativi di denunce sono stati fatti per scuole prestigiose in paesi anglosassoni,per madrasse(scuole coraniche riservate a solo maschi),ma tutto è stato messo a tacere,perchè dietro ci sono lobbies potentissime,sicuramente molto più potenti di ciò che resta della chiesa cattolica,Ratzinger escluso,obviously.