sabato 17 dicembre 2011

Pedofilia in Olanda. Si avvera la profezia di Papa Benedetto (Galeazzi)

Riceviamo e con grande piacere e gratitudine pubblichiamo:

IL RAPPORTO DELLA COMMISSIONE D’INCHIESTA SUGLI ANNI 1945-2010

Olanda, 1 bimbo su 5 molestato in oratorio

Quasi 1800 denunce. Sotto accusa la chiesa liberal

GIACOMO GALEAZZI

CITTÀ DEL VATICANO

Lo scandalo pedofilia affonda la Chiesa olandese che, con l’interpretazione progressista del Vaticano II, intendeva modernizzare la fede

Dopo la deriva d’Irlanda, nel «clero infedele» si apre il fronte olandese: «Decine di migliaia di minori hanno subito abusi». Sono stime (e non ancora dati certi) basate su 1.795 segnalazioni. Lo scandalo pedofilia affonda la Chiesa «liberal», il laboratorio che, con il suo «catechismo» ultramoderno e l’interpretazione progressista del Concilio Vaticano II, intendeva modernizzare la fede e portare aria nuova nei Sacri Palazzi. Dal 1945 al 2010 in Olanda decine di migliaia di bambini e ragazzi hanno subito abusi sessuali in istituti ecclesiastici e centri cattolici.
La commissione d’inchiesta indipendente presieduta dall’ex ministro Wim Deetman è arrivata a una conclusione-choc identificando 800 autori di abusi (preti e personale laico), di cui 150 viventi. Un minore su cinque tra quelli entrati in relazione con strutture della Chiesa olandese dal 1945 al 2010 è stato costretto a subire abusi.
Si avvera la «profezia» di Benedetto XVI.
Nella lettera ai cattolici d’Irlanda, il Papa aveva indicato tra le cause degli abusi i costumi rilassati del clero e l’accresciuta tolleranza «post-68» verso la libertà sessuale. Il disastro nella super-aperta Chiesa olandese gli dà ragione. La commissione stima che i minori che hanno subito violenze siano tra i 10 e i 20 mila; altre decine di migliaia sono stati vittime di comportamenti inappropriati.
Gli abusi sono per lo più palpeggiamenti, ma nel rapporto si parla di «diverse migliaia» di casi di stupro. Crimini consumati nelle istituzioni cattoliche che dovevano prendersi cura dei minori: convitti, seminari, orfanotrofi. «Gli ordini hanno avuto a che fare con questi casi. L’affermazione che la gente non sapesse e che gli amministratori non sapessero è insostenibile», denuncia la commissione. Di fronte a 800 molestatori, i vescovi olandesi e i capi degli ordini si dichiarano «scioccati» ed esprimono «vergogna e dispiacere».
Il dibattito sulle responsabilità dello scandalo è aspro all’interno della Chiesa dei Paesi Bassi. Secondo alcuni, tutto è nato dopo il Concilio, quando la Chiesa olandese spingeva per riformare in senso «liberal» il suo stesso Dna. Fu il cardinale Bernard Jan Alfrink, arcivescovo di Utrecht, a pubblicare con l’appoggio di diversi teologi (tra cui il domenicano Edward Schillebeeckx) un nuovo catechismo, portatore di grandi aperture sui temi dell’omosessualità, dell’aborto, delle pratiche anticoncezionali, del sacerdozio delle donne e del celibato dei preti. Per altri, invece, queste posizioni, seppure non condivisibili, sono il segnale di una Chiesa che non elude certi problemi.
Fino a pochi mesi fa il principale interprete di questa Chiesa in dialogo con il mondo era Adrianus Herman van Luyn, vescovo di Rotterdam, salesiano. Il 18 gennaio il Papa ha accettato le dimissioni per raggiunti limiti di età. Le gerarchie si impegnano adesso a «rendere giustizia alle vittime e ad aiutarli a guarire nella misura del possibile», ma le attuali procedure non bastano: «Può essere fatto ancora molto per aiutare le vittime e vogliamo contribuire personalmente a ciò».
Ratzinger si è impegnato più di chiunque altro contro gli abusi del clero. Gli insabbiamenti vengono puniti: nel mondo 40 vescovi sono stati rimossi.

© Copyright La Stampa, 17 dicembre 2011

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Copio dal Rapporto in PDF, pag. 20:
"The scale of sexual abuse of minors in the Roman Catholic Church in the period 1945 to 2010 is relatively small in percentage terms, but is a serious problem in absolute numbers."

Qui sarebbe importante vedere un grafico anno per anno, sia per quanto riguarda le % di "Roman Catholic Church" rispetto al altri, sia per vedere l'evolversi nel tempo del problema.
La prolematica pedofila della chiesa olandese, a mio avviso non e' *iniziata* ne dopo il VatII ne' dopo il 68: quello e' stato il momento dell'"outing", ma la situazione era presente da decenni prima.

Raffaella ha detto...

Si', ma nulla e' cambiato dal 1968 fino alle norme stringenti imposte dalla Santa Sede.
Lo stesso Rapporto, inoltre, afferma che spesso vescovi e superiori violavano l'obbligo di segnalazione al Vaticano.
R.

Anonimo ha detto...

confronti con chi?
al momento solo la Chiesa Cattolica ha fatto un simile lavoro di indagine su casi che per la legge civile sono caduti in prescrizione.
Faccio un esempio: se si chiedesse ai cittadini olandesi che siano stati vittime di abusi sessuali nelle scuole pubbliche dal 1945 ad oggi di presentarsi a fare una denuncia che tipi di numeri avremmo?

Anonimo ha detto...

Caro Anonimo (primo) si la colpa non è del vaticano II ma in quell'assisse i prelati olandesi, come pure quelli francofoni e tedeschi, ebbero un ruolo chiave per far prendere al Concilio le derive progressite in materia di fede, di teologia, di lliturgia e pastorale, avendo come referenti nell'episcopato italiano due uomini molto autorevoli, l'amletico Montini ( poi grazie ai voti dei cardinali francofoni e tedeschi salito al soglio di pietro) e Lercaro. Già a quei tempi il clero olandese era molto , molto rilassato nei costumi e desideravano "ardentemente" togliere anche la preghiera del breviario quale obbligo dei preti.... dicendo che avevano poco tempo per quei tempi.
Insomma...papa Benedetto XVI, dovrebbe avere il coraggio che nel 50 anniversario che ricorda l'apertura di quell'assise dove lo Spirito Santo soffiò veramente, (ma Lucifero ebbe anche la sua parte)di raddrizzare la rotta e riportare la Chiesa rivolgendo lo sguardo al Crocifisso e non già alle mode del mondo.

Anonimo ha detto...

Non la sta già raddrizzando la rotta, anonimo delle 13,12?
Alessia

Anonimo ha detto...

cosa deve fare,camminare sulle acque? Se gli abusi risalgono al 1945,lui all'epoca aveva 18 anni ed era studente liceale,o gli vogliamo addossare anche questa colpa;gli abusi avvengono purtroppo in tutti gli ambiti,ma si insabbia volentieri ovunque(vogliamo parlare dei viaggi turistici in Asia?) con tanta,schifosa ipocrisia!

Raffaella ha detto...

Onestamente io non so che cosa il Santo Padre possa fare di piu'!
R.

Anonimo ha detto...

Una cosa potrebbe fare: una volta per tutte come auspicato da Gherardini riaprire le pagine critiche del Concilio vaticano II sopratutto finirla di parlare "lo spirito del Concilio" "lo spiritodi ASISSI": iN iTALIA PER ESEMPIO DOVREBBE STOPPARE LA PROSSIMA USCITA DEL MESSALE CON TUTTE LE FALLIMENTARI TRADUZIONI. e' UN BEL SEGNALE. sE NO QUA SI CONTINUA. iNSOMMA IL cORRIERE E rEPUBBLICA HANNO ANCORA ATTACCATO LA cHIESA PER L'ERRORE DI PAPPALARDO ARCIVESCOVO DI SR DI INVITARE PER IL PONTIFICALE DI SANTA LUCIA IL CAR LAW. POI ..SE NE SONO USCITI CHE L'ERRORE E' STATO COMMESSO IN BUONA FEDE. BENE L'ARC DI SR HA OTTENUTO : LA ROTTURA DEL CLERO IN PRO E CONTRO LA PRESENZA DI LAW, LA CRITICA INFEROCITA DEI MEDIA, LA CRITICA DEL POPOLO SIRACUSANO DIVISO ANCHE IN PRO E CONTRO E COME CILIEEGINA LA CONDANNA DI PADRE DI NOTO DELL'ASS METEOR CHE COMBATTE LA PEDOFILIA.

Raffaella ha detto...

Mah...
Ricordo che Benedetto XVI non ha alcuna responsabilita' ne' per la nomina di Law ne' per l'invito a Siracusa (autogol della curia siciliana).
Semmai ha il merito di avere nominato un altro arciprete alla prima occasione.
R.

Anonimo ha detto...

Mia cara Raffaella ma il papa un segnale forte , ripeto, lo deve dare..RIMUOVA dico RIMUOVA Pappalardo, facendo capire all'indisciplinato episcopato siciliano con in testa il card Romeo ( che mai per i palermitani avrebbe dovuto arrivare alla porpora)vher la musica è cambiata. Insomma proporre con i buoni e gli intelligenti...ma imporre con icattivi e gli ingenui ( in gerco siciliano : I uricci muoddi) Insomma quei vesoovi che preferisocono Mancuso al parpa, che prefeririscono far studiare i loro seminaristi sui libir di LUng, però pronti a baciare ( qualora lo facciano ancora) l'anello al papa. Nasta i cattolici siciliani di questi ambigui personaggi siamo stanchi ( cìè ne snon parecchi in giro della gestione SEGRETARIO WOJTILA *ROMEO*RE)

Raffaella ha detto...

Con me, caro Anonimo, sfondi una porta aperta ma credo che non sia possibile agire cosi' drasticamente.
In tutta onesta' credo che il Papa abbia gia' fatto l'impossibile.
R.

Anonimo ha detto...

se qualcuno avesse tempo potrebbe trovare tutte le notizie in cui i vari vescovi, cardinali olandesi si sono espressi contro Ratzinger cardinale prefetto e Papa..
giusto per far capire come andavano le cose da quelle parti.